Chiara Ferragni, la sua Fenice Srl cancellata dalle startup innovative. Cosa succede ora
EconomiaIntroduzione
È passato oltre un anno dal “Pandoro Gate” che ha travolto Chiara Ferragni. E ora, a ridosso di Natale, la Fenice Srl, una delle società-chiave della galassia dell'influencer, è stata cancellata d’ufficio dalla sezione speciale delle Pmi innovative “per mancato deposito della dichiarazione di mantenimento del possesso dei requisiti”, come riporta Il Sole 24 Ore e come si legge in una determina della Camera di Commercio di Milano.
L’azienda di Chiara Ferragni, è bene precisarlo, resta attiva e iscritta nella sezione ordinaria del registro delle imprese, ma non più nell’elenco speciale dedicato a quelle innovative. Cosa è successo? E quali risvolti ci saranno ora?
Quello che devi sapere
Le regole in vigore
- Le regole prevedono che entro 30 giorni dall'approvazione del bilancio, e comunque entro sette mesi dalla chiusura di ciascun esercizio, il rappresentante legale di startup come Fenice Srl debba attestare il mantenimento del possesso di determinati requisiti previsti dalla legge. Il mancato deposito della dichiarazione, com’è accaduto alla Fenice Srl, fa scattare la cancellazione dalla sezione speciale
Per approfondire:
Cosa succederà adesso
- La Camera di Commercio milanese, sul proprio sito web, spiega come le Pmi innovative, che devono rispondere a determinati requisiti, abbiano in cambio una serie di vantaggi e agevolazioni, tra cui “flessibilità nella gestione societaria”, “piani di incentivazione in equity”, “facilitazioni nel ripianamento delle perdite, nell'accesso al credito bancario" e "incentivi fiscali per gli investimenti”. Ma “condizione fondamentale per poter beneficiare di tali vantaggi è che le imprese vengano iscritte nell'apposita sezione speciale” del registro. Quindi ora resta da capire come, e se, tutto questo possa eventualmente influire sul percorso di risanamento avviato dalla società di Ferragni
Il tentativo di risanamento
- Nell'ultimo periodo, a quanto si apprende, è stato intrapreso proprio un percorso di risanamento dalla società di Ferragni che, per il rilancio della sua Fenice Srl, si è di recente affidata al manager Claudio Calabi. È lui il nuovo Amministratore Unico, da ottobre.
- Manager con grande esperienza nella ristrutturazione e nei rilanci aziendali, Calabi è stato Amministratore Delegato di grandi aziende italiane tra cui Rcs Editori, Camuzzi, I Viaggi del Ventaglio, Il Sole 24 Ore, Risanamento Spa. Precedentemente è stato membro del Consiglio di Amministrazione e Presidente del Comitato esecutivo di Banca Carige, membro del Consiglio di Amministrazione del San Raffaele e Presidente con deleghe di Capital Dev. Ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Torino
A un anno dal "Pandoro Gate"
- A un anno dal “Pandoro Gate”, e dalla sanzione inflitta dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per la controversa vicenda legata al Pandoro Balocco, l'impatto sull'immagine e sul coinvolgimento social di Chiara Ferragni - e dell’ex marito Fedez - è evidente. I due hanno perso molti follower, e hanno registrato anche un calo delle interazioni suo social. L'iniziativa commerciale, che fece credere ai consumatori che l'acquisto del pandoro avrebbe contribuito a una donazione benefica all'Ospedale Regina Margherita di Torino, si è rivelata un boomerang. La donazione era stata in realtà effettuata da Balocco mesi prima, mentre le società riconducibili a Ferragni hanno beneficiato di oltre un milione di euro. Le conseguenze? Chiara Ferragni ha perso 1 milione di follower su Instagram. E anche Fedez ne ha risentito: il suo profilo registra un calo di 850 mila seguaci. La situazione non è migliore su TikTok, dove Chiara Ferragni ha perso 100 mila follower in un anno, mentre l'account di Fedez si è fermato a zero nuove acquisizioni, secondo Arcadia, società di comunicazione specializzata in un monitoraggio attento delle dinamiche online.
Attesa per le decisioni della procura
- Va inoltre ricordato che l'8 gennaio 2024 Chiara Ferragni veniva indagata per truffa aggravata proprio nel caso del “Pandoro Balocco - Pink Christmas” insieme ad Alessandra Balocco, presidente e ad dell'azienda dolciaria. Ora, a un anno di distanza, a gennaio 2025 la Procura di Milano farà sapere se chiederà o meno l’archiviazione nell’inchiesta. Le indagini erano state chiuse lo scorso ottobre e nei giorni scorsi il pubblico ministero Cristian Barilli e il procuratore aggiunto Eugenio Fusco si sono confrontati con gli avvocati che difendono tutti gli indagati.
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