"Siamo riusciti a trovare una soluzione per i dipendenti dei siti Volkswagen che garantisce i posti di lavoro, salvaguarda i prodotti e allo stesso tempo consente importanti investimenti futuri", ha fatto sapere il sindacato in una nota dopo lunghe ore di trattative
Il sindacato tedesco IG Metall ha raggiunto un accordo con Volkswagen su un piano di riduzione dei costi che eviterà i licenziamenti forzati nei siti produttivi della più grande casa automobilistica europea in Germania. "Siamo riusciti a trovare una soluzione per i dipendenti dei siti Volkswagen che garantisce i posti di lavoro, salvaguarda i prodotti negli stabilimenti e allo stesso tempo consente importanti investimenti futuri", ha dichiarato il negoziatore sindacale Thorsten Groeger in un comunicato.
I dati
In Germania, Volkswagen conta dieci stabilimenti di produzione di automobili e circa 300mila dipendenti, di cui 120mila proprio del marchio di Wolfsburg, il più colpito dal piano di risparmio. Fiore all'occhiello dell'industria automobilistica tedesca, la Volkswagen soffre, secondo gli esperti, per il rallentamento del mercato dei veicoli nuovi, per la concorrenza cinese, i modelli di batterie non sufficientemente attraenti e il costo del lavoro più elevato rispetto ai concorrenti. Sul tema si è espresso anche il nuovo Alto rappresentante degli Affari esteri dell’Unione europea, il portoghese Antonio Costa. "Sarà necessario concedere aiuti di Stato alla Volkswagen, che non è solo in Germania, ma anche in Portogallo, per esempio. Non è impossibile subordinare l'autorizzazione degli aiuti di Stato, o la concessione di finanziamenti europei, a condizione che questo investimento sviluppi catene del valore che rafforzino la coesione in tutti gli Stati membri".