Bonus caldaia in scadenza il 31 dicembre 2024: requisiti e come richiederlo

Economia
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Introduzione

L’installazione o la sostituzione della caldaia rientrano in una serie di bonus edilizi che danno diritto a detrazioni che partono dal 50% e arrivano al 70% (e che configurano il cosiddetto bonus caldaia). Molte di queste agevolazioni tuttavia scadranno il 31 dicembre 2024.

 

Da ricordare che le caldaie a gas non potranno essere usate ancora a lungo: il passaggio a impianti domestici con fonti di energie rinnovabili è previsto per il 2040, ma già dal 2025 le caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili (tra cui il gas) non potranno più essere coperte da benefici e agevolazioni

Quello che devi sapere

Come funzionano le agevolazioni

  • Le agevolazioni sulla caldaia variano in base al tipo di lavoro effettuato: se si tratta di un intervento di ristrutturazione la detrazione sarà pari al 50%, se si tratta di risparmio energetico la detrazione sale al 65%. Da un punto di vista energetico, infatti, cambiare la caldaia con una più recente è conveniente: quelle di nuova generazione, a condensazione, hanno una rendita maggiore rispetto alle tradizionali e consentono un risparmio in bolletta del 30% 

Per approfondire: Bonus caldaie, rischio stretta in Manovra. Ecco quali sono gli incentivi alternativi

Il pagamento deve essere tracciabile

  • Per usufruire di queste agevolazioni è necessario pagare in modo tracciabile, quindi tramite bonifico “parlante” o attraverso moneta elettronica. Va conservata la documentazione rilasciata dal tecnico che effettua l’intervento, e bisogna inviare entro 90 giorni dall’installazione la scheda informativa all’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile

Le tipologie di detrazione fiscali

L’Agenzia delle Entrate prevede diverse tipologie di detrazioni fiscali per chi acquista una caldaia a condensazione in classe energetica A o superiore:

  • l’ecobonus caldaia al 50% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A o superiore
  • l’ecobonus pari al 65% per le spese di sostituzione di impianti esistenti con nuove caldaie dotate di sistemi di termoregolazione o domotica evoluti; il Conto Termico permette di beneficiare di un bonus pari al 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con impianti a pompa di calore e per l’installazione di impianti solari a produzione di acqua calda sanitaria
  • è riconosciuto inoltre superbonus al 70% se la sostituzione della caldaia provoca un aumento di almeno due classi di efficienza energetica e viene eseguita contemporaneamente ai lavori ammessi al Superbonus (con detrazione al 70%)
  • c’è infine il bonus ristrutturazione casa, tramite il quale - sfruttando la detrazione al 50% - si può far rientrare la sostituzione della caldaia nella manutenzione straordinaria

I documenti da conservare

  • Come accennato, chi vuole presentare detrazione fiscale deve conservare alcuni documenti. Prima di tutto il certificato di asseverazione, che deve essere redatto da un professionista qualificato. In questo documento è specificato l’indice di riscaldamento energetico, che deve deve rispettare i limiti di legge. Nel documento devono essere indicati anche i livelli di trasmittanza termica precedenti e successivi all’intervento (per trasmittanza tecnica si intende la quantità di calore che passa da un ambiente riscaldato ad un ambiente freddo attraverso una data superficie). Deve anche essere conservata la certificazione dei produttori della caldaia e delle valvole termostatiche, oltre alle schede tecniche dei prodotti e l’eventuale documentazione supplementare

Cosa succede dopo il 31 dicembre 2024

  • Il 2025 si prospetta come un anno più scarno per quanto concerne le agevolazioni edilizie. In assenza di proroghe al riguardo, infatti, non si prospettano misure in questo senso. Dopo il 31 dicembre 2024, quindi, dovrebbero restare in vigore i bonus edilizi così come previsti dal Tuir, il Testo unico delle imposte sui redditi (articolo 16-bis) con aliquota di detrazione al 36%

I requisiti dell'immobile

L’Enea ha messo a disposizione una guida completa all’Ecobonus (e ad altre misure). È consultabile qui. Ecco i requisiti generali che deve avere l'immobile perché possa essere soggetto alla detrazione fiscale nel 2024:

  • alla data della richiesta di detrazione, deve essere “esistente”, cioè accatastato o con richiesta di accatastamento in corso;
  • deve essere in regola con il pagamento di eventuali tributi;
  • deve essere dotato di impianto di riscaldamento

Per approfondire: 

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