Superbonus, detrazione in 10 anni anche parziale. I chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate
EconomiaIntroduzione
L’Agenzia delle Entrate ha diffuso un chiarimento sul Superbonus. Nello specifico, ha spiegato che la detrazione fiscale per le spese sostenute nel 2022, che il contribuente può scegliere di distribuire in dieci quote annuali dello stesso importo a partire dal periodo d’imposta 2023, è esercitabile anche solo per una parte delle spese sostenute nel 2022. Non è infatti previsto che questa opzione debba riguardare tutte le spese sostenute nell’anno citato.
Quello che devi sapere
Il chiarimento dell’Agenzia
- L’Agenzia lo ha chiarito con la risposta numero 252 del 9 dicembre. Ha poi ricordato che questa opzione, irrevocabile, va esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta 2023, a condizione che la rata di detrazione riguardante il periodo d'imposta 2022 - per la quale, secondo le regole ordinarie, il contribuente avrebbe dovuto fruire della prima di quattro quote di detrazione di pari importo (come previsto dall’articolo 119 del Dl n. 34/2020) - non sia stata indicata nella relativa dichiarazione dei redditi.
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Cosa prevede il comma
- Per capire meglio la materia bisogna ricorda cosa è previsto dalla legge n. 38/2023: nell’articolo 119 ha introdotto il comma 8quinquies, secondo il quale la detrazione può essere ripartita - su opzione del contribuente - in dieci quote annuali di pari importo, a partire dal periodo d'imposta 2023. Questa ripartizione, come chiarito con la circolare n. 13/E del 13 giugno 2023, ha la finalità di agevolare la fruizione della detrazione, evitando possibili situazioni di ''incapienza fiscale'' (nelle quali l'imposta lorda è inferiore all'ammontare della detrazione in questione)
La richiesta da parte di una contribuente
- La risposta dell’Agenzia fa seguito alla richiesta di una contribuente. Quest’ultima, unica proprietaria di un edificio unifamiliare, ha sostenuto nel 2022 spese relative alla realizzazione di alcuni interventi (''trainanti'' e ''trainati'') di risparmio energetico ammesse al Superbonus, che non sono state indicate nella dichiarazione dei redditi relativa a tale anno. Ha perciò chiesto all’Agenzia se per una parte di queste spese (cioè quelle relative alla sostituzione dell'impianto di climatizzazione invernale, alla sostituzione degli infissi e all'installazione dell'impianto fotovoltaico) possa avvalersi della ripartizione della detrazione in dieci quote annuali prevista dal comma 8quinquies aggiunto all’articolo 119, mentre per le altre spese sostenute sempre nel 2022 (per l'intervento di isolamento termico delle superfici opache) possa usufruire della detrazione in quattro anni, in base al comma 1 sempre dell’articolo 119
Modello redditi e ripartizione in dieci quote annuali
- Nel caso in esame, quindi, la contribuente potrà da un lato presentare il Modello Redditi persone fisiche integrativo del modello 730/2023, indicando le spese sostenute nel 2022 da ripartire in quattro quote annuali di pari importo; dall’altro potrà optare (nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta 2023), per la ripartizione in dieci quote annuali di pari importo della detrazione spettante con riferimento alle altre spese sostenute nel 2022, come previsto dal comma 8quinquies dell'articolo 119 del decreto Rilancio
La frenata agli investimenti
- Intanto, secondo quanto evidenziato dall’Istat, la fine delle agevolazioni fiscali sull’edilizia – Superbonus in testa – ha determinato diversi effetti sugli investimenti: i fissi lordi risultano in debole crescita quest'anno, con una netta frenata rispetto al 2023 (+0,4% da +8,7%). L'Istat stima che l'effetto della fine degli stimoli fiscali sia ancora più ampio nel 2025 quando, nonostante la spinta positiva derivante dall'attuazione delle misure previste dal Pnrr e dalla riduzione dei tassi di interesse, il tasso di crescita degli investimenti risulterebbe pari a zero
I numeri del Superbonus
- L’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile, ha reso noto che le detrazioni maturate per i lavori conclusi con il Superbonus al 110% sono arrivate a 123,238 miliardi di euro. Il totale degli investimenti è stato di 119,841 miliardi: quelli ammessi a detrazione sono stati 115,563 miliardi, quelli per lavori conclusi ammessi a detrazione 112,756 miliardi. I lavori hanno interessato complessivamente 496.588 edifici
Gentiloni: “Impatto più negativo che positivo”
- Secondo il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, per il debito" pubblico italiano "non c'è dubbio che dopo una riduzione negli anni successivi alla pandemia ci sia una stabilizzazione" anche con l'attesa di un lieve aumento. “È in parte consistente" ma è anche "dovuto al protrarsi dell'impatto del Superbonus. Quindi credo sia abbastanza assodato che nell'insieme questa misura che pure aveva delle ragioni comprensibili è uscita un po' fuori dal controllo e ha avuto un impatto più negativo che positivo".
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