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Crisi Benetton, contratti solidarietà dipendenti: +30% di incentivi per esodo volontario

Economia
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Gia chiusi 500 negozi in tutto il mondo. Issindacati: "Preoccupati per ricadute del piano industriale"

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Aumenti fino al 30% agli incentivi all'uscita volontaria concordati nei mesi scorsi, percorsi di ricollocazione a carico dell'azienda ed eventuali impieghi di un anno con un'agenzia di lavoro interinale: è l'essenza degli accordi sottoscritti tra Benetton Group e le organizzazioni sindacali, riportati ieri nelle assemblee dei lavoratori. Fino al 28 febbraio prossimo, inoltre, sarà confermato il limite massimo di solidarietà individuale al 40%, cioè non più di due giorni la settimana. 

I sindacati: "Già chiusi 500 negozi"

"La nostra preoccupazione - rilevano i sindacati - resta rivolta ai lavoratori che rimarranno e che dovranno essere adeguatamente formati e ricollocati all'interno del nuovo progetto aziendale in cui sono previsti importanti tagli ai costi. Fino ad oggi sono stati chiusi nel mondo 500 negozi che hanno generato crediti inesigibili per circa 160 milioni di euro". "Il progetto - evidenziano Cgil, Cisl e Uil - include anche un'analisi relativa alla possibilità di proseguire o meno con lo sviluppo del prodotto industrializzato nelle fabbriche di proprietà europee o del Mediterraneo e un progressivo spostamento della produzione verso il segmento commercializzato dal Sud-est asiatico".

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