Influencer marketing, da gennaio 2025 arriva il codice Ateco. Cosa cambia

Economia
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Introduzione

Novità nel mondo degli influencer: parte la classificazione Ateco per le loro attività di marketing. L’iniziativa è nata in seno alle associazioni di riferimento per la categoria professionale, Assoinfluencer e Associazione Italiana Content & Digital Creators, che insieme a Confcommercio hanno presentato una proposta a Istat ed Eurostat, poi accolta. Nasce così il codice Ateco 73.11.03

Quello che devi sapere

Codice Ateco per influencer, al via da gennaio 2025

  • Il codice entrerà in vigore a partire dal 1°gennaio 2025, una volta predisposti tutti gli adempimenti burocratici necessari. Sarà dedicato in realtà a tutta la Creator Economy, che al suo interno comprende appunto le attività di influencer marketing.

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La soddisfazione delle associazioni

  • La nascita del codice, si legge in una nota delle categorie, rappresenta "un risultato di grande importanza per il settore, raggiunto congiuntamente da diversi attori quali il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con il Sottosegretario Massimo Bitonci, dall'Associazione Italiana Content & Digital Creators e da Assoinfluencer". Il percorso non è stato facilissimo: si sottolineano “le istanze plurime”, seppur “aventi comuni intenti”, presentate nell’ambito di un iter “avente portata comunitaria”. Il presidente di Assoinfluencer, Jacopo Ierussi, parla di "un lavoro durato tre anni"

Il giro d’affari dell’influencer marketing

  • Ne è passato di tempo da quando il settore dell’influencer marketing sembrava solo un fenomeno di tendenza. Secondo le stime della società di consulenza DeRev, nel 2024 il comparto potrebbe toccare un giro d’affari finale di 375 milioni di euro, in aumento dell’8% sul 2023. Lo scorso anno si erano mossi volumi per 348 milioni di euro, in crescita del 13% sul 2022, quando ci si era assestati a 308 milioni

Le difficoltà del settore e la necessità di regolamentazione

  • Da quando l’attività di influencer marketing ha iniziato a diffondersi, diventando una professione a tutti gli effetti, si è proseguito a lungo in una sorta di limbo non regolamentato. Di fatto venivano utilizzati i codici Ateco già esistenti per altre categorie a scopi di fatturazione, come quelli previsti per la creazione di campagne pubblicitarie (codice 73.11.01) e per la conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari (codice 73.11.02)

I profili previdenziali

  • A fini previdenziali, adesso i professionisti della Creator Economy entreranno a pieno titolo nella Gestione separata dell’Inps, a cui dovranno iscriversi obbligatoriamente

Come influisce il codice Ateco sulla tassazione sul reddito

  • Il codice Ateco va a influire anche sul reddito tassato, perché è legato al coefficiente di redditività che si collega al regime forfettario delle partite Iva, cioè quelle con reddito annuo che non supera gli 85mila euro lordi. Va in pratica a determinare qual è effettivamente la quota di reddito imponibile, su cui poi calcolare le imposte da versare all’Agenzia delle Entrate

Cosa sono i codici Ateco

  • I codici Ateco sono combinazioni alfanumeriche, utilizzate in Italia, che identificano l’attività economica svolta da imprese o professionisti, andando a individuarne il macro settore economico di appartenenza: l’acronimo Ateco significa proprio “Attività Economiche”. Servono a raccogliere e analizzare i dati economici legati a specifiche categorie professionali, a scopo statistico, oltre che a rendere più trasparenti gli adempimenti fiscali e amministrativi, anche per combattere l’evasione. Si tratta di uno strumento fondamentale, e necessario, per tutti i professionisti che devono aprire una partita Iva, utile anche per snellire le procedure di stipula dei contratti e l’accesso a bandi e gare con le pubbliche amministrazioni

Sezione, capitolo, divisione, gruppo e classe

  • Nello specifico, ogni codice Ateco è così composto: si inizia con la sezione (la parte in lettere) che individua un settore economico (dall’editoria all’agricoltura e dall’industria al mondo dei servizi), si continua con le due cifre che formano il capitolo (in cui ricadono le attività economiche simili), poi con le due cifre della divisione (che indica in modo più approfondito la specifica attività svolta) e infine con le cifre del gruppo e della classe.

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