Mercato immobiliare, ecco quali sono le case che restano invendute per più tempo

Economia
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Introduzione

Vendere un immobile non è sempre facile, visto che a volte l’offerta non incontra le esigenze della domanda oppure una congiuntura socioeconomica rende il mercato immobiliare poco performante. Ma ci sono alcune caratteristiche comuni a tutte le case che restano a lungo sul mercato: ecco quali sono

Quello che devi sapere

La ricerca

  • Secondo l’ultima analisi di Immobiliare.it Insights, proptech company del gruppo di Immobiliare.it, specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare, in gran parte delle città esaminate l’identikit della casa che fatica di più a uscire dal mercato è quello di un trilocale, ubicato ai piani più bassi – pian terreno o primo piano - e in classe energetica G, la meno performante tra quelle disponibili

 

Per approfondire: 

Mercato immobiliare, come stanno cambiando i prezzi delle case. Salgono le compravendite

Le caratteristiche delle case meno vendute

  • Le principali caratteristiche dell’invenduto sono condivise da 6 grandi città italiane: si tratta di tre centri del Meridione, ovvero Bari, Napoli e Catania, ai quali si aggiungono le due “big” per eccellenza della nostra Penisola, Milano e Roma, insieme a Genova

La situazione a Firenze, Venezia, Verona e Palermo

  • Ci sono però alcune città in cui l’invenduto ha peculiarità differenti rispetto alla tendenza generale italiana. A Firenze e Venezia, per esempio, gli immobili che mediamente trovano acquirenti con più difficoltà, pur appartenendo ancora una volta alla classe G ed essendo situati ai piani più bassi, hanno più di cinque locali. Anche a Verona e Palermo non è il trilocale, bensì il quadrilocale, la tipologia di abitazione più ardua da far uscire dal mercato

Le eccezioni rappresentate da Torino e Bologna

  • Torino è invece l’unico tra i grandi centri presi in esame dove sono i bilocali in classe E gli immobili che hanno il tempo di permanenza sul mercato più elevato. Anche Bologna, infine, rappresenta un unicum nel panorama immobiliare del Paese: qui, infatti, gli immobili meno vendibili sono sempre trilocali al primo piano, ma sono nuovi o in costruzione e dunque appartenenti alla classe A o superiori, le meno energivore

Il primato di Venezia

  • Guardando ai vari Time on market, cioè l’età media dell’invenduto, Venezia, tra le città analizzate, è quella che attualmente mostra i tempi medi di uscita dal mercato degli immobili più lunghi, pari a 7,3 mesi. Alle spalle del capoluogo veneto, si trovano tre grandi centri del Meridione: a Palermo, il Time on market ammonta a 6,9 mesi di media, a Bari a 6,8 mesi e a Catania a 6,7 mesi

Il Time on Market negli altri centri

  • A Roma gli immobili più difficili da vendere rimangono sul mercato mediamente poco oltre i 6 mesi e mezzo (6,6), mentre a Genova 6,4 mesi. Sia a Napoli che a Verona le tempistiche dell’invenduto si attestano mediamente poco sopra i 6 mesi (6,2), mentre i dati evidenziano 6 mesi esatti tanto a Firenze quanto a Torino. Solo in due città il Time on market si mantiene al di sotto dei 6 mesi: si tratta di Bologna (5,8 mesi medi) e Milano, che è dunque la città dove i tempi dell’invenduto sono più brevi, con immobili che rimangono sul mercato mediamente non oltre i 5,6 mesi

I fattori comuni

  • “Tra tutti questi dati ce ne sono due che più di tutti devono richiamare la nostra attenzione. Il primo è che gli immobili che rimangono più a lungo sul mercato sono quasi ovunque quelli nelle classi energetiche più basse, pur essendo anche quelli meno costosi. Questo perché oggi l’utente medio è sempre più selettivo, e considera la classe energetica come una caratteristica sempre più importante quando è alla ricerca di una nuova casa. Il secondo aspetto che risalta è il dinamismo di Milano, che si conferma una volta di più la città italiana in cui la domanda incontra più facilmente l’offerta”, ha dichiarato Antonio Intini, Chief Business Development Officer di Immobiliare.it

Differenza di prezzo più alta tra invenduto e prezzo medio della città

  • Quasi ovunque, i prezzi dell’invenduto sono più alti rispetto ai prezzi medi degli immobili della relativa città. Venezia mostra la differenza più rilevante, di oltre 600 euro/mq, seguita da Torino e Bologna, dove la discrepanza è in entrambi i casi, di media, di 275 euro/mq. A Firenze gli immobili che rimangono più a lungo in offerta costano circa 180 euro/mq in più della media cittadina, mentre si rimane attorno ai 150 euro/mq a Napoli, Verona e Bari. Palermo invece, presenta una differenza poco superiore ai 100 euro/mq

Prezzi uguali a Genova, Roma e Catania

  • In tre grandi centri il costo delle case che trovano meno facilità a uscire dal mercato è molto simile a quello medio della città: è il caso di Genova (33 euro/mq di differenza), Roma (14 euro/mq tra le due tipologie) e Catania, dove la distanza è appena di 7 euro/mq

L’eccezione di Milano

  • Un caso a sé stante è rappresentato da Milano. Il capoluogo meneghino è infatti l’unico tra i grandi centri dove i prezzi dell’invenduto sono più bassi rispetto a quelli medi della città: la differenza risulta essere di 385 euro/mq

 

Per approfondire: 

Mercato immobiliare, crescita nel secondo trimestre ma crollo a Milano: i dati nelle città