Vacanze in montagna, tra rincari e più turisti stranieri. Come sarà la stagione 2024/2025

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Introduzione

L’avvio della stagione sciistica è alle porte e tutto il “comparto montagna” si prepara a un altro anno con un giro d’affari straordinario. Nella scorsa stagione (2023/2024), del resto, è stato di 23,7 miliardi di euro, con una crescita dell’8% rispetto alla stagione precedente. Quali sono le attese? E quali le destinazioni e le attività più amate da praticare sulla neve?

Quello che devi sapere

I dati

  • Il giro d’affari della scorsa stagione (23,7 miliardi di euro) è la somma delle ricadute dirette, indirette, l’indotto e le ricadute sulla filiera delle imprese che forniscono altri servizi collaterali. Il capitolo più importante è quello dei benefici diretti, 11,2 miliardi, pari a una quota di quasi il 47% del totale, tra beni e servizi consumati dai turisti durante il loro soggiorno in montagna durante i mesi invernali. Altri 3,6 miliardi sono legati ai benefici indiretti, 3,1 da quelli indotti mentre la legacy di filiera vale 5,8 miliardi. I dati emergono dall’ultima edizione dell’Osservatorio italiano del turismo montano realizzato da Jfc, società di consulenza turistica

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Aumentano i turisti stranieri

  • Per la stagione 2024/2024, il cui inizio è previsto dal 5 dicembre in avanti (la data d’avvio precisa dipende dai vari comprensori, ndr), si prevede un giro d’affari vicino ai 11,7 miliardi di cui quasi 5,8 miliardi spesi in strutture alberghiere ed extra alberghiere, altri 4,5 miliardi tra noleggio attrezzature, lezioni di sci e skipass, 1,4 miliardi tra commercio, ristorazione e divertimenti. 
  • Si prevede però una flessione della clientela italiana del 4,2%. Una perdita, questa, che sarà contrastata dal +7,5% di clientela internazionale con un aumento degli arrivi da Cina, Usa, Canada, paesi scandinavi, Regno Unito, Polonia e Repubblica Ceca

Gli aumenti

  • L’Osservatorio italiano del turismo montano di Jfc ha analizzato anche i prezzi per la nuova stagione in confronto a quelle passate. Per quest’anno gli aumenti tra hotel, skipass, ristoranti e scuole di sci segnano rincari più o meno in linea con l’inflazione: in media il soggiorno in albergo vede un +5,1% sull’anno precedente, mentre la settimana bianca si ferma al +3,6%. Nei week end e in alta stagione la media sale al +8,4%. Aumenti del 6,9% per le scuole di sci, del 6,2% per gli skipass, dell’8,1% per bar, ristoranti, pub e pizzerie

I rincari negli ultimi anni

  • Cambiano le cifre se si guarda agli ultimi 3 anni. Nella stagione invernale 2024/2025 si pagherà il 34,1% in più per soggiornare un week end o durante l’alta stagione nelle strutture ricettive. Di poco inferiore (+31,5%) è l’aumento per i servizi di bar e ristorazione. L’incremento dei prezzi degli impianti di risalita è invece pari ad un +25,2%, simile all’aumento praticato nel triennio dalle strutture ricettive alberghiere sia per l’alloggio/servizi (24,9%) sia per la settimana bianca (22,3%). E le scuole sci? Le lezioni hanno subito un rincaro del +21,5%

Quanto costa una vacanza in montagna

  • Ma in pratica, quanto costa una vacanza in montagna? Una settimana bianca a un adulto costa in media 1.453 euro, a una coppia con un figlio 3.720 euro. Il week-end pesa invece in media 571 euro per un adulto e 1.630 euro per una famiglia

Le destinazioni più gettonate

  • Se si guarda alle destinazioni, la fanno da padrone le Dolomiti. Cortina d’Ampezzo guida la classifica generale dell’osservatorio sulle migliori 25 destinazioni montane, seguita da Madonna di Campiglio, Livigno, Cervinia, Ortisei e Courmayeur
  • Per quanto riguarda i top 20 comprensori sciistici, vince la Skiarea Campiglio-Dolomiti del Brenta che precede l’Alta Badia, poi Val Gardena, Val di Fassa, Livigno e Plan de Corones. 
  • Le piste preferite dagli italiani sono la Longia in Val Gardena e la Spinale Direttissima di Madonna di Campiglio. Molto amata anche la Dantercepies, sempre in Val Gardena

Lo sci è ancora la disciplina più popolare

  • Per le vacanze sulla neve, lo sci alpino resta la disciplina più popolare. Però l’osservatorio rileva che questa attività passa dalle quasi sei ore al giorno pre-pandemia alle quattro ore e 20 della prossima stagione. Crescono intanto le altre attività in montagna, come lo scialpinismo, che segna una crescita di praticanti del 68,7%

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