Bonus sociali per luce, acqua e gas: requisiti, importi e come fare domanda. La guida
EconomiaIntroduzione
I bonus sociali su luce, gas e acqua (che verranno rinnovati anche per il 2025) sono dei contributi economici che aiutano a ridurre l'impatto delle spese per l'energia da parte di famiglie in difficoltà. Nel caso in cui vengano rispettati determinati requisiti Isee, lo sconto verrà applicato direttamente in bolletta.
Il bonus luce prevede una compensazione base differenziata a seconda del numero di componenti del nucleo; il bonus gas è diverso a seconda della stagione in cui viene riconosciuto, dell'utilizzo che viene fatto dello stesso gas e della zona climatica in cui ci si trova; il bonus idrico cambia in base all'area geografica della fornitura.
Quello che devi sapere
Rinnovo nel 2025
- I cosiddetti bonus sociali su luce, gas e acqua, applicati direttamente sulle bollette, sono una misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica, di gas naturale e idrica dai nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico. Ricapitoliamo nel dettaglio i requisiti per accedere a questi aiuti in vista del loro rinnovo previsto per il 2025
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Disagio economico o fisico
- I bonus si dividono in due categorie: i bonus sociali per disagio economico e il bonus per gravi condizioni di salute (disagio fisico). Partiamo dai primi: si tratta di uno sconto applicato in modo automatico sulle bollette elettriche, gas e idriche ai nuclei familiari che hanno un’attestazione Isee sottosoglia. Ne hanno diritto anche le famiglie che abitano in un condominio. Ogni bonus viene generalmente calcolato in base al consumo medio e alla composizione del nucleo familiare
Il tetto Isee
- Il cittadino o il nucleo familiare ha diritto al bonus se l’Isee non è superiore a 9.530 euro per famiglie con massimo 3 figli a carico e non è superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico. Possono beneficiarne all'80% anche i nuclei con Isee 2023 con reddito tra 9.530 e 15.000 euro, come comunicato da Arera, ossia l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente che svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell'energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore
Per le forniture dirette
- Si può accedere al bonus se, in caso di fornitura diretta, il contratto elettrico/gas/idrico è intestato a uno dei componenti il nucleo Isee. Se il contratto è intestato a un altro soggetto (come ad esempio il proprietario di casa, se l’abitazione è in affitto) il bonus non viene riconosciuto. La fornitura deve avere una tariffa per uso domestico (per il servizio idrico deve essere uso domestico residente) e deve essere attiva (cioè il servizio è in corso di erogazione) o momentaneamente sospesa per morosità
Per le forniture centralizzate
- In caso di fornitura centralizzata, si può accedere al bonus se tale fornitura di gas o acqua è utilizzata in locali abitativi ed è attiva (cioè il servizio deve essere in corso di erogazione). Per il servizio idrico, altro requisito necessario per ottenere il bonus è che il nucleo deve essere intestatario di una fornitura elettrica attiva e domestica
Come fare domanda
- Il bonus viene concesso per 12 mesi. Ogni nucleo familiare ha diritto a un bonus per disagio economico per la fornitura elettrica, a uno per la fornitura gas e uno per la fornitura idrica, se sono rispettati i requisiti di ammissibilità. Il primo passaggio per ottenere il bonus è quello di presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e ottenere un’attestazione Isee sottosoglia. Se il valore dell’Isee è sotto la soglia prevista dalla normativa e le forniture del nucleo familiare hanno i requisiti di ammissibilità che vengono verificati dal Sii (Sistema Informativo Integrato, cioè la banca dati che contiene le informazioni relative alle forniture elettriche e gas e i dati dei clienti a cui è intestato il contratto di fornitura, quali il codice fiscale) o dal gestore idrico, il bonus viene riconosciuto, come detto, per la durata di un anno
Il bonus elettrico
- Il bonus elettrico viene applicato direttamente in bolletta e prevede una compensazione base differenziata a seconda del numero di componenti della famiglia. Lo sconto applicato è uguale ogni mese (per i 12 mesi in cui se ne ha diritto). Il cliente, insomma, trova in ogni bolletta lo stesso sconto: ad esempio, se la fattura è emessa ogni due mesi e lo sconto mensile è pari a 15 euro, in ogni bolletta troverà 30 euro di riduzione per bonus sociale. I valori (espressi in euro per punto di prelievo) per il periodo compreso tra aprile e dicembre del 2024 sono i seguenti: per le famiglie con 1-2 componenti, 142,74 euro annui; per le famiglie con 3-4 componenti, 183 euro annui; per le famiglie con oltre quattro componenti, 201,30 euro annui
Il bonus gas
- Il bonus gas è sempre quantificato dall’Autorità e non è uguale ogni mese: lo sconto che le famiglie trovano in bolletta è diverso a seconda della stagione in cui viene riconosciuto. Ogni tre mesi, infatti, il valore del bonus gas cambia, ed è più alto nel periodo invernale in cui si consuma più gas e più basso nei mesi estivi in cui il consumo è minore. In questo modo le fatture invernali diventano più "leggere". Il valore del bonus sociale gas dipende dal numero di componenti del nucleo familiare, dall'uso che si fa del gas (acqua calda sanitaria e/o cottura cibi, uso riscaldamento, oppure entrambi i tipi di utilizzo) e dalla zona climatica in cui è localizzata la fornitura
A quanto ammonta
- Per quanto riguarda il periodo ottobre-dicembre 2024, per le famiglie fino a 4 componenti, per l’utilizzo di acqua calda sanitaria e/o per la cottura, il bonus è di 11,04 euro/trimestre per punto di riconsegna; quando si include il riscaldamento, l’importo sale fino a 53,36 euro per le zone climatiche più fredde. E per il consumo di gas che include sia l'acqua calda sanitaria e/o la cottura sia il riscaldamento, l'importo massimo arriva a 67,16 euro per le zone più fredde. Per le famiglie con più di 4 componenti, per l’acqua calda sanitaria e/o la cottura, il bonus diventa di 15,64 euro/trimestre per punto di riconsegna. Se il gas viene usato anche per il riscaldamento, l’importo tocca i 59,8 euro per le zone più fredde. Per chi usa il gas per acqua calda sanitaria, cottura e riscaldamento e abita in zone con clima rigido, la cifra arriva a 64,4 euro
Il bonus idrico
- Il bonus idrico garantisce uno sconto pari a 50 litri/abitante/giorno, che è la quantità considerata necessaria per assicurare il soddisfacimento dei bisogni fondamentali della persona. Questo significa che per una famiglia di quattro persone sono scontati 200 litri ogni giorno. Il bonus, a differenza di quello del bonus elettrico e gas, non è uguale per tutti gli utenti (in quanto le tariffe idriche non sono uniche a livello nazionale), ma cambia in base all'area geografica in cui si trova la fornitura agevolata. Quindi, per sapere quale sia il valore dell'agevolazione, gli utenti dovranno consultare il sito del proprio gestore idrico (di norma il soggetto che invia la fattura), verificare quali siano le tariffe applicate per il servizio idrico e calcolare l'importo del bonus cui hanno diritto (moltiplicando 50 litri al giorno per il numero di componenti della famiglia anagrafica)
Bonus per disagio fisico
- Oltre ai bonus per disagio economico, esiste il bonus elettrico per disagio fisico, che è misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica dai nuclei familiari in cui è presente un componente che si trova in condizioni di disagio fisico. Possono ottenere il bonus tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o i clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, che richiede l'utilizzo di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita. Per accedere a questo contributo, è necessario presentare una certificazione medica che attesti la necessità di tali apparecchiature. La richiesta può essere effettuata presso il Comune o tramite i Caf. Il bonus per disagio fisico non deve essere rinnovato, ma viene erogato fino al cessato uso delle apparecchiature elettromedicali
I criteri considerati
- Il valore del bonus elettrico per disagio fisico è determinato da Arera in base ai criteri previsti dalla normativa e dipende dalla potenza contrattuale, dalla tipologia delle apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate dal beneficiario del bonus e dal tempo giornaliero di utilizzo. Sulla base di queste informazioni, il valore del bonus viene calcolato dal sistema informatico che gestisce le agevolazioni (SGAte) tenuto conto di quanto certificato dalla Asl competente. Nel caso in cui la Asl non barri le caselle relative ai macchinari utilizzati e alle ore di utilizzo, il sistema assegna la fascia minima. Per conoscere e fare una stima del valore di bonus a cui il malato ha diritto è possibile effettuare una simulazione sul portale SGAte. L'importo del bonus viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica, non in un'unica soluzione, ma suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda
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