Manovra 2025, riduzioni in vista per docenti e personale scolastico: le cifre

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Riduzioni in vista nel mondo della scuola: nella prossima Legge di Bilancio il blocco parziale del turn over per gli Statali porterà anche meno insegnanti e personale Ata per l’anno scolastico 2025/2026. Il ministro dell’Istruzione Valditara ha tranquillizzato tutti sostenendo la temporaneità della misura, ma i sindacati sono sul piede di guerra. “Abbiamo, invano, atteso il testo della manovra, ma l’istruzione resta la cenerentola d’Italia”, ha dichiarato Dirigentiscuola. “Il taglio di 5.660 docenti su potenziamento e 2.184 Ata è insostenibile. Durante il Covid il personale scolastico era aumentato di 80mila unità, ora non soltanto non sono finanziate le proroghe dei contratti scaduti ma si dispone un nuovo taglio dell’organico", ha dichiarato il presidente dell'Anief Marcello Pacifico.

 

Nel testo della Manovra presente anche l'estensione della Carta docente agli insegnanti precari e l'assunzione di un numero maggiore di docenti di sostegno, come dichiarato dal ministro dell'Istruzione. Infine, arriva un fondo fino al 2027 destinato alla valorizzazione del sistema scolastico e uno di 150 milioni per la continuazione dei progetti universitari dopo il Pnrr.

Quello che devi sapere

La legge di Bilancio per i docenti

  • La spending review ha toccato anche il mondo della scuola, con un freno al turnover e un taglio del 25% alle assunzioni. Ai sensi dell’articolo 110 della Manovra, infatti, si dichiara come “per l’anno scolastico 2025/2026 la dotazione organica complessiva del corpo docente è ridotta di 5.660 posti

 

Per approfondire: Manovra 2025, in arrivo un taglio delle assunzioni per la Pa: come funzionerà

La Legge di Bilancio per il personale Ata

  • Il taglio dei docenti non è l'unico: nel testo, infatti, “si procede alla revisione dei criteri e dei parametri previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola”, gli Ata, in modo da conseguire, "a decorrere dall'anno scolastico 2025/2026 una riduzione nel numero dei posti pari a 2.174 unità"

Le tempistiche

  • Nel testo vengono scandite anche le tempistiche: si dice infatti che il tutto andrà definito entro massimo marzo, in modo tale da poter partire per settembre. A questo proposito il ministro Valditara ha dichiarato che si tratta di “una misura transitoria di riduzione del turnover che non intacca l’organico della scuola”, una specificità che verrà ulteriormente ribadita in Parlamento

Una scelta in controtendenza

  • La scelta è in decisa controtendenza rispetto agli ultimi anni: è dai tempi della riforma Gelmini, infatti, che il numero di insegnanti non veniva ridotto. Secondo le stime, dal 2015 a oggi il numero degli insegnanti è aumentato da 800 mila a 889 mila, crescendo più del 10 per cento nonostante non siano aumentati gli studenti. Per loro, infatti, c’è stato un crollo di 700 mila unità nello stesso periodo di tempo, con il passaggio da 7,8 a 7,1 milioni, a causa di un calo demografico ormai consolidato

Carta del docente anche ai precari

  • Non c'è solo questo in Manovra: il testo infatti prevede anche l'inclusione della Carta del docente in via strutturale anche agli insegnanti con contratto di supplenza annuale ma se quest'anno il valore rimane di 500 euro, non è detto che lo sia anche nei prossimi anni. Il contributo presente sulla carta diventa infatti flessibile, con la presenza delle parole “fino ad euro”. A evidenziarlo, ancora una volta, il testo della Manovra: “Con decreto del ministero dell'Istruzione, di concerto con il ministero dell'Economia e delle finanze, sono definiti i criteri e le modalità di assegnazione della Carta nonché annualmente l'importo nominale della stessa sulla base del numero dei docenti di cui al primo periodo e delle risorse”

Valorizzazione del sistema scolastico

  • Nella Manovra è presente a favore del ministero dell'Istruzione e del Merito anche un fondo per la valorizzazione del sistema scolastico, con una dotazione di 122 milioni di euro per l'anno 2025, 189 milioni di euro per l'anno 2026 e 75 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2027

Università, 150 milioni per le attività post Pnrr

  • Inoltre, come si legge nella Manovra, è stato istituito un fondo presso il ministero dell'Università, con una dotazione di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2027 e 2028, per sostenere le attività dei centri nazionali e dei partenariati estesi, nonché le iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale del Piano Nazionale Complementare (Pnc), in modo da consentirne il consolidamento nel tempo e la sostenibilità economico finanziaria al termine del periodo di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)

I docenti di sostegno

  • Non mancano anche gli aiuti ai docenti di sostegno, come ribadito dal ministro Valditara. "La mia richiesta al Governo, al ministro Giorgetti in particolare, di investire sull'assunzione di insegnanti di sostegno è stata accolta e quindi nella legge di bilancio si prevedono risorse per l'assunzione di quei docenti precari che noi per la prima volta andiamo a specializzare", ha dichiarato il titolare del dicastero dell'Istruzione

L’opinione di Dirigentiscuola

  • “Abbiamo, invano, atteso il testo della manovra per vedere quanto interesse e quante risorse fossero riservate alla scuola. Prendiamo atto che, nonostante promesse e rassicurazioni, il governo non ha alcuna intenzione di investire nell’istruzione e che rimane la cenerentola d’Italia. Rimanendo così la situazione non ci resterà nel caso che proclamare lo stato di agitazione della categoria”, ha dichiarato in una nota l'associazione Dirigentiscuola

Le parole dell’Anief

  • A ilfattoquotidiano.it, il presidente il presidente dell’Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori) Marcello Pacifico ha dichiarato: “Il taglio di 5.660 docenti su potenziamento e 2.184 Ata è insostenibile. Durante il Covid il personale scolastico era aumentato di 80mila unità, ora non soltanto non sono finanziate le proroghe dei contratti dei 6.500 amministrativi scaduti a giugno e dei 1.500 Ata scaduti nel dicembre scorso come organico Pnrr e Agenda Sud ma si dispone un nuovo taglio dell’organico assegnato alle scuole autonome dalla Buona scuola e si procede a una riduzione del personale Ata dopo il taglio operato dalla legge 133/2008 del 25% dell’organico”

 

Per approfondire: Scuola, sciopero il 31 ottobre: si fermano insegnanti e personale Ata