Manovra 2025, in arrivo un taglio delle assunzioni per la Pa: come funzionerà

Economia
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Introduzione

Inversione di tendenza per gli statali: arriva infatti il blocco del turn over per la Pubblica Amministrazione. Nonostante i recenti concorsi, che hanno portato all’assunzione di centinaia di migliaia di dipendenti, il governo ha incluso nella Manovra l’articolo 110, che impone un turn over dei dipendenti al 75%. Saranno esclusi da questi blocchi settori già in sofferenza, come i Comuni con meno di 20 dipendenti e la Sanità.

 

“Se fossimo in un mondo ideale io direi che non sono contento del taglio del turn over, ma facendo parte del governo noi dobbiamo avere il senso di responsabilità. La misura che stiamo scrivendo in queste ore non incide in maniera significativa sul processo di ricambio generazionale e di gestione del turn over, visto che riguarda solo il 2025 ed è molto contenuta e circoscritta”, ha dichiarato il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo.

Quello che devi sapere

Un passo indietro

  • La decisione del governo Meloni va decisamente controcorrente rispetto a quanto fatto negli ultimi anni. Infatti, alla vigilia del Pnrr, che avrebbe caricato sulla macchina statale quasi 200 miliardi di euro, l’allora ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta aveva firmato un Patto con i sindacati che si proponeva di rinnovare i contratti e sbloccare le assunzioni, dopo oltre dieci anni di ingressi ridotti nei ranghi del pubblico impiego

 

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La situazione della sanità

  • Ovviamente da questo blocco è stata esclusa la Sanità: in questo settore, affetto da anni dalla cronica mancanza di camici bianchi, sono state promesse nuove assunzioni. Si parla, infatti di assumere fino a 30 mila nuovi infermieri nel corso dei prossimi anni

La situazione dei Comuni

  • Lo stesso vale per i piccoli Comuni, che già ora vivono una situazione difficile. Se nel 2007 alle dipendenze dei sindaci c’erano 479 mila persone, nel 2022 il numero è sceso di 140 mila unità, fino a 342 mila. Un calo incredibile, che sembra destinato a continuare: l’Ifel ha stimato che nei prossimi dieci anni andrà rimpiazzato ancora un terzo dei dipendenti, cioè diecimila persone per ciascun anno. Questo significa che potranno esserne assunte soltanto 7.500 

La situazione nella Giustizia e nelle carceri

  • Ma se i Comuni soffrono, la situazione non è migliore nei tribunali o all’Agenzia delle entrate. Nella Giustizia, per esempio, mancano 14 mila dipendenti, mentre nelle carceri si fatica a trovare personale: per questo il capo del Dap aveva chiesto di valutare un innalzamento dell’età pensionabile, su base volontaria, da 60 a 62 anni

L’opera di svecchiamento continua

  • La richiesta sarà presente in Manovra per tutti i dipendenti pubblici, che potranno rimanere al loro posto, una volta maturati i requisiti per la pensione, per altri due anni fruendo di un bonus contributivo che alzerà lo stipendio mensile. In questo modo si spera di non sfoltire troppo gli organici e di proseguire l’opera di svecchiamento: il ministro Zangrillo aveva rassicurato che sarebbe stato introdotto un tetto massimo alle richieste di proroga del 20 per cento del personale, in modo tale da proseguire quanto fatto negli ultimi anni

Le parole di Zangrillo

  • Lo stesso ministro Zangrillo ha evidenziato come il lavoro degli ultimi anni abbia portato a un grande turn over tra i ranghi della Pubblica Amministrazione. “Gli anni 2023 e 2024 sono stati importanti dal punto di vista della gestione del turn over. Abbiamo inserito, nel 2023, 170mila persone, nei primi 8 mesi di quest'anno abbia bandito 13200 concorsi, abbiamo ricevuto 2 milioni e 100mila candidati. Stiamo facendo uno sforzo straordinario. Combatto dalla prima ora l'idea di una pubblica amministrazione fondata solo sull'idea del posto fisso. I giovani di oggi, se vogliamo attrarre le nuove generazioni, non si accontentano della stabilità del posto di lavoro, vogliono sia coniugata in un modo diverso rispetto al racconto di qualche anno fa. Chiedono sia sinonimo di esperienza, competenza e vissuto, qualcosa che mi renda riconoscibile sul mercato del lavoro, anche con la possibilità di crescere in termini retributivi”, ha dichiarato il titolare del dicastero della PA nel corso della giornata conclusiva del Festival delle Regioni

Le parole di Calderone

  • Anche la ministra del Lavoro Elvira Calderone ci ha tenuto a rassicurare sul blocco del turn over. “Non c'è un taglio del turn over ma una possibilità, soprattutto in ruoli di difficile sostituzione, di proseguire in quello che è il percorso lavorativo. Ma questo non vuol dire chiudersi a nuove risorse. Il ministero del Lavoro bandirà presto altre procedure di assunzione, siamo impegnati nel reclutamento di nuovi ispettori del lavoro, dell'Inps e dell'Inail, per potenziare la vigilanza ed essere ancora più incisivi in tutte le azioni sul territorio", ha dichiarato

L’allargamento del cuneo fiscale

  • La riduzione del turn over è importante per rispettare il nuovo parametro europeo di controllo della spesa primaria corrente. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, non ha voluto parlare della misura ma ha sottolineato come l’allargamento del cuneo fiscale fino a 40 mila euro di reddito coinvolgerà altri 1,3 milioni di lavoratori nella misura di sgravio 

Le novità della prossima Manovra

  • Tra le novità della prossima legge di bilancio ci sarà anche l'aumento dei fringe benefits per i nuovi assunti che accettano di traferire la loro residenza oltre i 100 chilometri e far aumentare la mobilità del lavoro. Per loro, fa sapere Giorgetti, il bonus fiscale sarà fino a 5mila euro. Per le pensioni minime, intanto, dovrebbe essere confermato l'incremento del 2,7% oltre all'inflazione. Dovrebbero quindi arrivare a 620,92 euro crescendo di sei euro rispetto ai 614,77 attuali

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