Stellantis, un altro stop alla produzione in Italia. Elkann: "Basta con le polemiche"
EconomiaCrollano le vendite, meno 36% in Nord America e meno 17% nell'Europa allargata. Annunciato sciopero del settore auto per venerdì 18 ottobre, richiami all'azienda da parte del ministro Adolfo Urso e dalla portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ma il presidente del gruppo tira dritto: "Le aziende che sopravvivono sono quelle che sanno adattarsi ai cambiamenti"
Stellantis ha annunciato nuovi stop alle produzioni di alcuni stabilimenti italiani per il mese di novembre, in particolare quelli di Pomigliano D'Arco, Termoli e Pratola Serra.
"Misure necessarie - ha spiegato l'azienda -, per adeguare la produzione alle attuali condizioni di mercato e per garantire una gestione efficiente delle risorse".
Difatti, nel terzo trimestre, le vendite di autoveicoli sono scese del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023. Dove va peggio è in Nord America, con un calo del 36% delle consegne, meno nell'Europa, primo mercato del gruppo, dove la flessione si attesta al 17%.
Venerdì 18 ottobre sciopero settore auto
Davanti allo stop delle produzioni i sindacati non potevano che indispettirsi, perciò è stato subito proclamato uno sciopero per questo venerdì.
"C'è una piena convergenza del sistema Paese nel chiedere a questa multinazionale di investire laddove è nata e quindi di rafforzare il sistema produttivo - è intervenuto il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso -. Ci devono presentare un piano altrimenti diamo senza avere certezza che quel che diamo serve al rilancio industriale e alla salvaguardia occupazionale. Il Parlamento ha dato una chiara indicazione nei confronti di Stellantis e nei confronti dell'Europa. È ora di cambiare, subito. Stellantis investa in Italia, l'Europa preservi l'industria".
Ma Urso non è stato l'unico a richiamare Stellantis, lo stesso l'ha fatto Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca: "Rispetti gli impegni con il sindacato e le comunità locali".
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Elkann risponde: "Con polemiche e rancori non si costruisce nulla"
Una risposta doveva arrivare e John Elkann, presidente di Stellantis, non ha mancato di darne una proprio al 50esimo anniversario del Gruppo Dirigenti Fiat.
"C'è chi in questi mesi, in questi giorni, sembra poco disposto a riconoscere i meriti di tutti coloro, dipendenti, collaboratori e anche voi, dirigenti, che hanno contribuito, sempre, a superare le sfide e a raggiungere straordinari risultati nei 125 anni di storia del nostro gruppo - ha detto -. Ma noi conosciamo, e voi più di tutti, quale è la realtà: con le polemiche strumentali, i rancori, i protagonismi non si risolve niente. Non si costruisce nulla. Diversi studi indicano che meno dell'1% delle aziende fondate all'inizio del Novecento risultano ancora in vita. Sopravvivono quelle che si sanno adattare meglio ai cambiamenti delle tecnologie, dei mercati, della domanda. Noi apparteniamo a questo 1% che ha superato 125 anni di cambiamenti".