Introduzione
Spiega la nota diffusa dalla Sogei: "Al fine di rendere più immediata la comprensione della norma e i suoi vantaggi l'Agenzia delle Entrate e Sogei hanno predisposto un'apposita integrazione della Scheda di sintesi, già messa a disposizione nel Cassetto Fiscale dei contribuenti, con una tabella contenente gli elementi informativi utili del contribuente nonché il calcolo dell'imposta sostitutiva da versare per l'eventuale adesione all'opzione di ravvedimento". In questo modo sarà possibile la valutazione dei costi dell'adesione al ravvedimento collegato al Concordato Preventivo Biennale
Quello che devi sapere
L’annuncio di Sogei
- La Sogei, la Società Generale d'Informatica, ha annunciato di aver predisposto un apposito strumento di calcolo che sarà attivo da lunedì nel cosiddetto 'cassetto fiscale' dei contribuenti con partita Iva che sono sottoposti agli Isa, gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale. In questo modo sarà possibile la valutazione dei costi dell'adesione al ravvedimento collegato al Concordato Preventivo Biennale
Per approfondire:
Partite Iva, arriva il concordato (senza sanzioni) sui redditi 2018-2022: cosa sapere
L’integrazione della scheda di sintesi
- Spiega la nota diffusa dalla Sogei: "Al fine di rendere più immediata la comprensione della norma e i suoi vantaggi l'Agenzia delle Entrate e Sogei hanno predisposto un'apposita integrazione della Scheda di sintesi, già messa a disposizione nel Cassetto Fiscale dei contribuenti, con una tabella contenente gli elementi informativi utili del contribuente nonché il calcolo dell'imposta sostitutiva da versare per l'eventuale adesione all'opzione di ravvedimento"
I dati in formato elaborabile
- All'interno del Cassetto Fiscale questi dati verranno resi disponibili in formato elaborabile (.csv) in modo che il contribuente (o il suo intermediario abilitato) possa scaricarli anche nel suo PC per utilizzarli. La Scheda di sintesi aggiornata e il file .csv saranno accompagnati da una Guida per la lettura e saranno disponibili ai contribuenti a partire dal lunedì 14 ottobre
Leo: “Proroga non possibile”
- Intanto, il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha spiegato che non sarà possibile la proroga dei termini per il concordato preventivo: "Si deve approvare la legge di bilancio e occorre avere tutti dati certi e chiari entro il 31 ottobre, questo è il motivo per cui tecnicamente la proroga non si può fare”, ha spiegato Leo. "Tutto è legato ai tempi della presentazione al Cdm della legge di bilancio e all'approvazione - spiega - poi nelle fasi parlamentari questo è il motivo per cui quella data purtroppo deve rimanere ferma. Il ministero, l'Agenzia delle entrate e Sogei - aggiunge - hanno fatto un'operazione molto importante perché il giorno 14 verrà messa a disposizione di tutti i contribuenti, nella loro cassetta fiscale, la ricostruzione di tutti i redditi, di tutto quello che dovrebbero loro pagare"
Cos’è il ravvedimento speciale
- I contribuenti che aderiscono al concordato preventivo biennale potranno accedere a un "ravvedimento speciale" per gli anni 2018-2022, che permette di pagare un'imposta sostitutiva parametrata al punteggio di affidabilità fiscale. Si punta così a sanare le somme evase negli anni citati. Questa sanatoria, appunto, è inserita nel concordato preventivo biennale 2024-2025. Si tratta sostanzialmente di un accordo tra il Fisco e le partite Iva
Gli strumenti
- I contribuenti che intendono usare il ravvedimento devono aderire al concordato entro il 31 ottobre. In questo modo potranno pagare aliquote ridotte - dal 3% al 15% - sui maggiori redditi dichiarati nel 2024 e nel 2025, e potranno usufruire della sanatoria per gli anni 2018-2022, senza essere colpiti da eventuali sanzioni. Il contribuente deve dichiarare una minima parte della somma evasa: dal 5% per i contribuenti più "affidabili" (con indice Isa uguale a 10) al 50% per quelli con l'indice sotto il 3. Questo sistema si basa sulla stima del ministero dell’Economia secondo cui l’Irpef da parte dei lavoratori autonomi è evasa per circa il 70%
L'imposta sostitutiva
- Si pagherà poi un'imposta sostitutiva differente a seconda dell'Isa: 10% se è pari ad almeno 8, 12% se va da 6 a 8 e il 15% per valori sotto al 6. Infine viene messo a punto un regime speciale per gli anni della pandemia (2020-2021): l'imposta sostitutiva è diminuita del 30%. Il tutto si potrà pagare in un'unica soluzione entro il 31 marzo 2025 (entro il 30 novembre 2024 relativamente all'anno 2018) oppure in 24 rate mensili. Sanabile anche l'Irap, l'imposta regionale, con un'aliquota un'aliquota unica del 3,9%
Per approfondire:
Concordato preventivo, cos’è e quali sono gli effetti sui conti dello Stato