Statali, aumenti fino a 224 euro e smartworking: cosa potrebbe esserci nel nuovo contratto
EconomiaIntroduzione
L’Aran, l’Agenzia che tratta i rinnovi di contratto per gli Statali a nome dei sindacati, ha presentato una bozza per il contratto 2022-2024 che prevede aumenti di retribuzione e smartworking per i neoassunti, per cercare di frenare la “fuga” dei giovani del Sud che vengono assunti al Nord, ma rinunciano al posto a causa dei costi del trasferimento. Gli aumenti, invece, sarebbero quelli previsti dalle tabelle del contratto per le Funzioni centrali e ammonterebbero a 31 euro per 13 mensilità, andando da un minimo di 141 euro per gli operatori a 224 euro per le elevate professionalità.
A essere interessati sarebbero tutti gli Statali in senso stretto, cioè i dipendenti dei ministeri, quelli delle Agenzie fiscali, dell’Inps e anche dell’Inail. Resta da vedere se tutti i sindacati aderiranno a questa bozza: infatti Cgil e Uil sembrano orientate per il momento a non firmare, al contrario di Cisl, Confsal-Unsa, Flp, e Confintesa. A sbloccare l’impasse potrebbe essere anche la possibilità di aprire quasi immediatamente le discussioni sul prossimo contratto, relativo al periodo 2025-2027
Quello che devi sapere
Le novità
- Smartworking per i neoassunti e aumenti di stipendio. Queste sono alcune delle novità che potrebbero essere presenti nel nuovo contratto degli statali: sono infatti incluse nella bozza presentata dall’Aran, l’Agenzia che tratta con i sindacati a nome del governo
Per approfondire:
Statali, verso aumento dello stipendio fino al 6% e più smart working: le ultime novità
Chi riguarderebbe
- I soggetti inclusi sarebbero tutti gli statali in senso stretto, dai dipendenti dei ministeri a quelli delle Agenzie fiscali, dell’Inps e dell’Inail
Gli aumenti
- Nella bozza dell’Aran si sostiene che “a seguito della rivalutazione dei tabellari residuano in media su tutto il comparto 31 euro al mese per 13 mensilità, di cui il tavolo negoziale dovrà decidere l’utilizzo”. Ma cosa sono i tabellari? Significa che gli aumenti che spettano alle Funzioni centrali sono previsti secondo le tabelle del contratto e possono andare da 110 a 193 euro al mese a seconda dell’area di appartenenza
Le cifre per settore
- Se, come sostiene l’Aran, gli aumenti di 31 euro fossero destinati al tabellare, questo vorrebbe dire che si registrerebbero immediatamente aumenti da un minimo di 141 euro per gli operatori a 224 euro per le elevate professionalità, categoria di super-funzionari introdotta con l’ultimo contratto. Per un funzionario l’aumento medio mensile, invece, sarebbe di 172 euro
Lo smartworking per i neoassunti
- Presente poi anche un’altra novità: come recita la bozza dell’Aran è possibile adottare “strumenti volti a favorire l’inserimento del personale neoassunto quali, ad esempio, politiche di welfare e di accesso al lavoro a distanza”
La ragione
- L’idea alla base della proposta di smartworking per i neoassunti nasce dalle difficoltà di tanti giovani del Sud che vincono concorsi pubblici con posti nel Nord, ma che poi rinunciano all’assunzione per i costi del trasferimento. In questo modo si vuole dare la possibilità di rendere il passaggio meno “traumatico”
Le politiche di age management
- Non solo i neoassunti: lo smartworking viene rafforzato eliminando per le amministrazioni il vincolo della prevalenza della presenza in ufficio. Inoltre, vengono confermate le politiche di “age management”, una serie di misure per sostenere i dipendenti più vicini alla pensione
La posizione dei sindacati
- Sebbene questa proposta arrivi dall’Aran, non è da escludere che i sindacati possano dividersi: difficilmente firmeranno in questa fase sia la Cgil, che ha proclamato uno stato di agitazione che potrà arrivare fino allo sciopero generale, e la Uil. Perciò il negoziato potrebbe concludersi anche con la sola adesione della Cisl e di alcuni sindacati autonomi, come Confsal-Unsa, Flp, e Confintesa
Il contratto passato e il contratto futuro
- La bozza presentata dall’Aran riguarda il contratto 2022-2024, che quindi sta per concludersi. Ad aiutare potrebbe arrivare anche la prospettiva di aprire quasi immediatamente la discussione sul periodo 2025-2027
I fondi
- Ma quali sono i fondi di cui dispone il governo? Il Piano strutturale di Bilancio destina ai rinnovi contrattuali risorse per aumenti di circa il 2% l’anno che, per un triennio, rappresentano un nuovo incremento a regime del 6%. In questo modo si cercherebbe di dare quella continuità nei rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici auspicata più volte dal ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo e che sembra essere stata accolta dal governo nel Piano strutturale di Bilancio
Per approfondire:
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