Mercato immobiliare, perché Dubai piace sempre di più agli investitori italiani: i dati
EconomiaIntroduzione
Come evidenzia uno studio del gruppo Gabetti Middle East, nei primi otto mesi di quest’anno le unità abitative vendute a connazionali nella città emiratina sono cresciute del 30% rispetto al 2023. Secondo una classifica stilata dalla società Reelly, a livello globale il Bel Paese si colloca al terzo posto, dietro solo a India e Regno Unito.
A spingere le vendite sono in particolare i clienti più facoltosi interessati all’acquisto di una seconda casa in un contesto di lusso, ma anche i giovani imprenditori del tech. Da non sottovalutare poi altri fattori come la stabilità economica, le agevolazioni fiscali e l’evoluzione urbanistica della città nel segno dell’innovazione e del benessere
Quello che devi sapere
Case, il boom di Dubai
- All’ombra del Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, il mercato immobiliare di Dubai continua il suo momento di grazia e si conferma sempre più attrattivo anche per gli investitori italiani. Una classifica stilata dalla società Reelly colloca l’Italia sul podio dei clienti più attivi dietro solo a India e Regno Unito. Ecco perché il mattone emiratino "piace" sempre di più
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La rubrica di Carlo Cottarelli: Pil, cosa dice davvero la revisione dei conti pubblici dell'Istat
I dati
- Secondo un’analisi del gruppo Gabetti Middle East, nei primi otto mesi di quest’anno, ammontano a 230 le unità immobiliari acquistate da italiani nella metropoli degli Emirati Arabi Uniti, il 30% in più rispetto allo stesso periodo del 2023
Il valore medio
- Come riporta lo studio, il valore medio delle compravendite andate in porto si attesta intorno ai 300mila euro. Per Fabio Bardelli - Head of Sales di Gabetti Middle East - “Dubai è un hub globale per il business e il posizionamento al terzo posto nella classifica di Reelly conferma la solidità di questo interesse, in particolare nel segmento del lusso e delle seconde case”
Condizioni favorevoli
- A spingere gli investitori italiani verso la città del Golfo Persico sono soprattutto condizioni di mercato favorevoli dettate dalla stabilità economica e da investimenti pubblici messi in campo dall’Emirato con l'obiettivo di attrarre capitali stranieri
Sviluppo urbanistico
- In secondo luogo, Dubai prosegue la fase di espansione urbanistica iniziata alla fine del XX secolo. Lungo la costa e verso il deserto, sorgono quartieri residenziali moderni che puntano su innovazione e benessere
Rifugio sicuro da incertezza economica
- Nonostante la relativa vicinanza all'instabilità geopolitica del Medio Oriente, la metropoli continua a rappresentare un rifugio sicuro anche per investitori europei preoccupati dall’incertezza economica che aleggia sul Vecchio Continente
In cerca di esclusività
- Secondo gli esperti, la tendenza ad acquistare una casa nell’Emirato poggia inoltra sul desiderio di soluzioni abitative esclusive: resort di pregio, grattacieli di ultima generazione e complessi residenziali dotati di tutti i confort solleticano l’interesse di acquirenti attratti da un’esperienza di vita che guarda al lusso
Dubai capitale del tech?
- Oltre ai clienti in possesso di ingenti patrimoni, a convergere verso la metropoli sono sempre di più i giovani imprenditori. A marzo dal Dubai International Financial Centre (DFC) è stata approvata la prima legge al mondo sui Digital Asset, che ha alzato l’interesse per aziende e professionisti attivi nel mondo del tech. Dopo 20 anni, Dubai si è ormai affermata come principale piazza finanziaria del Medio Oriente con ricadute sul mercato immobiliare. Nel quartiere di One Zaabel, ad esempio, il prezzo al metro quadro supera i 1.000 dollari, al pari della City di Londra e il doppio rispetto a La Defense di Parigi
Paradiso fiscale
- Oltre al mattone, Dubai risulta appetibile per le agevolazioni fiscali. Secondo una ricerca di Henley & Partners entro fine anno gli Emirati Arabi Uniti attireranno 4.500 nuovi milionari. Nel 2023 la popolazione degli Uhnwi (ultra high net worth individual) ha sfiorato i 68mila individui, 14mila in più rispetto al 2021. Dubai risulta la meta preferita per i ricchi in arrivo da Regno Unito, Russia, Libano, Turchia, Sud Africa, Nigeria, Hong Kong, Pakistan, Cina e India
Le prospettive per il 2025
- Per l’economia emiratina, il mattone continua ad avere un impatto significativo, pari al 30% del Pil. Secondo un recente rapporto di S&P, quest’anno il real estate a Dubai è destinato a crescere tra il 5 e il 7%. Negli ultimi anni la città ha superato le 20 milioni di abitazioni a fronte di circa 3,5 milioni di residenti. Secondo le stime di Gabetti, dopo la crescita record di quest’anno, nel 2025 il mattone emiratino potrebbe continuare la sua corsa spinto da politiche fiscali favorevoli che strizzano l’occhio agli investitori stranieri
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