Assegno unico, come potrebbe cambiare in Manovra: le ipotesi allo studio del governo
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L'esecutivo lavora per garantire più sostegno alla famiglia. In quest’ottica si pensa di introdurre alcune modifiche al sistema dell'Assegno unico. Oggi la misura, secondo gli ultimi dati Inps, riguarda oltre 6 milioni di nuclei familiari per un totale di 9.54.9571 di figli raggiunti.
Si starebbe pensando sia di rimpinguare l'aiuto, sia di non farlo pesare nel calcolo Isee, almeno per le famiglie numerose. Una mossa che consentirebbe così a tutte le famiglie con molti figli di poter accedere anche ad altre agevolazioni che, invece, ora sono escluse perché richiedono un Isee più basso.
Un'altra strada è invece quella dell'introduzione di detrazioni per scaglioni di reddito. La soluzione, in ogni caso, dipenderà non solo dalla fattibilità tecnica, ma anche dalle risorse a disposizione per una Manovra che viene quotata tra i 23 e i 25 miliardi
Quello che devi sapere
Le ipotesi allo studio
- Il governo Meloni lavora alla predisposizione della Manovra 2025. E uno dei punti cardine sarà quello dedicato al sostegno alla famiglia. In quest’ottica si pensa di potenziare l’Assegno unico o di introdurre detrazioni specifiche per i figli, perché adesso, come ha ricordato il vice ministro all’Economia, Maurizio Leo, la detrazione c’è, ma dopo i 21 anni. Ecco le ipotesi allo studio
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Manovra, da detrazioni ad assegno unico: il governo al lavoro sugli aiuti per le famiglie
Le modifiche e le tempistiche
- Va ricordato che la misura è entrata nel mirino dell’Europa e a luglio l’Italia è stata deferita alla Corte Ue per i requisiti legati alla residenza. E, proprio per evitare che da qui a un anno arrivi una condanna europea, le modifiche su cui si sta ragionando potrebbero diventare realtà
Come funziona oggi l’Assegno unico
- Oggi l’Assegno unico è un sostegno economico universalistico per le famiglie con figli a carico che viene attribuito per ogni figlio fino a 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni), mentre è senza limiti di età per i figli disabili. Proprio perché è una misura “universale”, può essere richiesto anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di 45.574,96 euro. In tal caso, saranno corrisposti gli importi minimi previsti dalla normativa (si va da un minimo di 57 euro a un massimo di quasi 200 euro, ndr). Secondo gli ultimi dati Inps stanno beneficiando dell’Assegno unico oltre 6 milioni di nuclei familiari per un totale di 9.54.9571 di figli raggiunti
Il fattore Isee
- Ora si starebbe pensando sia di rimpinguare l'Assegno, sia di non farlo pesare nel calcolo Isee, almeno per le famiglie numerose. Una mossa che consentirebbe così a tutte le famiglie con molti figli di poter accedere anche ad altre agevolazioni che, invece, ora sono escluse perché richiedono un Isee più basso
Detrazioni per scaglioni di reddito
- Un'altra strada è invece quella dell'introduzione di detrazioni per scaglioni di reddito. La soluzione, in ogni caso, dipenderà non solo dalla fattibilità tecnica ma anche dalle risorse a disposizione per una Manovra che viene quotata tra i 23 e i 25 miliardi
Il nodo delle risorse
- Resta, dunque, il nodo delle risorse per la Manovra. Rientrano nell’ambito del capitolo famiglia da rifinanziare innanzitutto le due misure chiave della Manovra dello scorso anno: il taglio del cuneo fiscale e la rimodulazione di scaglioni e aliquote Irpef. Solo il primo intervento vale circa 11,7 miliardi l’anno, mentre per la seconda voce servono altri 4,3 miliardi. Ma Leo assicura che l’obiettivo è chiaro: "Venire incontro alla famiglia. Questo è un tema prioritario"
Il nodo delle risorse/2
- Il primo step per capire quanto la coperta potrà essere ampia sarà quello del Psb: il piano che indicherà riforme e investimenti della traiettoria settennale per l'aggiustamento del bilancio. Dovrebbe essere illustrato dal ministro Giancarlo Giorgetti nel Consiglio dei ministri di martedì prossimo anche se servirà ancora del tempo. Soprattutto servirà la revisione dei dati macro che l'Istat ha in programma per il 23 settembre, dopo di che verrà definitivamente ultimato per il varo in Cdm. Poi ci saranno una decina di giorni per l'esame parlamentare e verrà inviato a Bruxelles entro la prima decade di ottobre. "È davvero importante - ha ricordato il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe - che i piani siano credibili e completi per garantire che realizziamo i due obiettivi di consentire alle nostre economie di crescere e anche di garantire che abbiamo finanze pubbliche stabili, sicure e solide"
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