Bonus casa, da impianti green a sgravi per i meno abbienti: la mappa dei nuovi incentivi

Economia
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Introduzione

In vista della manovra 2025, il governo si appresta a rivedere le agevolazioni fiscali sulle opere edilizie. Come ribadito dalla premier Giorgia Meloni al Forum di Cernobbio, l’obiettivo è porre fine ai "bonus a pioggia". Secondo il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec) all’orizzonte si profila una “riforma generale delle detrazioni fiscali che superi l’attuale frammentazione verso un approccio integrato”.

 

Sullo sfondo restano gli obiettivi indicati dalla direttiva europea sulle Case Green, che prevede di tagliare entro il 2030 il 16% dei consumi degli edifici residenziali. Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin: “Investimenti per l’efficientamento energetico siano fuori dal Patto di Stabilità”. E rilancia il Ddl sul nucleare entro l'anno

 

Quello che devi sapere

Il pacchetto casa in Manovra 2025

  • Mentre slittano a dopo la metà di settembre i tempi per l’invio a Bruxelles del piano strutturale di bilancio richiesto dalle regole Ue, il governo studia una revisione delle detrazioni per l’efficientamento energetico degli edifici. Ecco come cambierà la mappa degli incentivi per le opere edilizie

Per approfondire: Manovra 2025, maggioranza al lavoro: ipotesi stretta su detrazioni, bonus e garanzie

Il pacchetto casa in Manovra 2025

Obiettivo

  • Dopo l’addio al Superbonus, i tecnici del ministero dell’Economia e dell’Ambiente sono al lavoro per definire la lista delle nuove agevolazioni edilizie. Sgravi che dovrebbero concentrarsi solo sugli interventi che premiano l’efficientamento energetico. Come ribadito nei giorni scorsi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Forum di Cernobbio, l'obiettivo è di abbandonare gli incentivi “a pioggia”

I dati

  • Come evidenziano i dati contenuti nel Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec), le abitazioni sono responsabili per quasi la metà (44%) dei consumi energetici finali. Circa un quarto degli inquinanti viene prodotto dagli edifici residenziali: il 26%

La nuova strategia

  • Nella road map che dovrebbe prendere corpo nella prossima manovra di bilancio, l’erogazione degli incentivi fiscali sarà collegata alla strategia del Pniec e al rispetto degli obiettivi previsti dalla direttiva europea sulle Case Green

Un piano ambizioso

  • Secondo la direttiva Ue, entro il 2030 gli Stati membri dovranno tagliare del 16% i consumi energetici delle abitazioni, percentuale che salirà al 22% entro il 2035. Da tempo il governo chiede “correttivi” al piano come ribadito nei giorni scorsi dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. “Servono risorse, perché i costi della transizione per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione sono altissimi. Per esempio sulla case green l'idea è quella di chiedere all'Europa di poter escludere dal patto di stabilità gli investimenti per l'efficienza energetica delle abitazioni oppure di creare un apposito fondo Ue”, ha affermato in un’intervista a Il Messaggero

Razionalizzazione degli sgravi

  • In attesa di eventuali correttivi al piano Ue sulle Case Green, nell’immediato il governo è pronto a varare una programmazione triennale degli incentivi edilizi contando sul fatto che i target della direttiva saranno più incisivi nel lungo termine. Come si legge nel Pniec, “un approccio integrato consentirebbe di ottimizzare le tempistiche e i costi di riqualificazione di un edificio, favorendo gli interventi di riqualificazione profonda in un’ottica di sostenibilità che interessi vari ambiti”

I costi

  • Secondo le stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio, le detrazioni per l’efficientamento energetico pesano circa 2 miliardi all’anno. Cifra che l’esecutivo sarebbe pronto a confermare in vista di un potenziamento nei prossimi anni con l’avvicinarsi della scadenza comunitaria

Infissi

  • Tra gli sgravi che potrebbero subire modifiche sostanziali in manovra c’è quello sugli infissi. Ad oggi il credito d’imposta per le famiglie varia tra il 50 e il 65% a seconda che sia richiesto usufruendo dell’Ecobonus o del bonus mobili ma in futuro l’agevolazione potrebbe essere unica

La mappa dei nuovi incentivi

  • Secondo altre ipotesi, gli incentivi potenziati pari al 65% verrebbero previsti unicamente per i lavori che garantiscono l’aumento della classe energetica dell'edificio. Tra questi rientrano i cappotti sulle facciate, il fotovoltaico, le pompe di calore collegate a riscaldamenti a pavimento e la ventilazione meccanica controllata (Vmc)

Sgravi a nuclei meno abbienti

  • Oltre alla tipologia di interventi, il pacchetto casa potrebbe prevedere sovvenzioni mirate per consentire ai soggetti meno abbienti di eseguire gli interventi nelle proprie abitazioni e beneficiare degli incentivi. Per avere più contezza su aliquote e importi massimi è necessario attendere la disponibilità del Mef ma anche la rilevazione del Mase sul numero totali di edifici che necessitano di interventi di riqualificazione

“Verso Ddl Nucleare”

  • A fronte di costi elevati per la decarbonizzazione, si riaffaccia intanto il rilancio del nucleare. Nei giorni scorsi il ministro dell’Ambiente ha annunciato un “disegno di legge entro fine anno che includerà la normativa primaria e istituirà i soggetti regolari”. Edison e Ansaldo Nucleare calcolano che entro il 2050 il nucleare di ultima generazione potrà abilitare un mercato potenziale fino a 46 milardi più 14,8 miliardi di valore aggiunto

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