Università, la spesa per gli studenti fuorisede può arrivare a 19mila euro all'anno

Economia
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Introduzione

Come evidenzia un rapporto Unione degli Universitari - Federconsumatori, in due anni il costo della vita accademica per gli studenti fuori sede è cresciuto fino a 5mila euro. Secondo un’indagine del portale Skuola.net, l’affitto resta la voce di spesa più onerosa per chi frequenta un ateneo lontano dal proprio Comune di residenza. In un anno, i canoni delle stanze sono saliti del 7% e, in grandi città universitarie come Milano, Roma e Bologna il prezzo per una singola supera i 500-600 euro al mese. Nel conto totale vanno poi aggiunte altre spese quali tasse, cibo, trasporti, materiale didattico, salute e svago.

Quello che devi sapere

I costi della vita universitaria

Per la maggior parte degli studenti, l’università rappresenta la prima vera esperienza duratura lontano da casa ma il conto economico può risultare salato, fino a 19mila euro in un anno di corso. Lo evidenzia un’analisi di Skuola.net che ha preso in esame varie voci di spesa a carico di chi frequenta un ateneo. Ecco quali.

 

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I costi della vita universitaria

Il conto totale

  • Mettendo insieme l'elenco delle spese obbligatorie come le tasse, il materiale didattico e il cibo, un universitario arriva a spendere in media non meno di 9mila euro per ogni anno di corso. La cifra sale a 10mila euro per i pendolari che frequentano l’ateneo fuori dalla propria città e devono sostenere le spese di viaggio. Per chi invece opta per un trasferimento temporaneo in una città universitaria, il conto totale oscilla intorno ai 17mila euro, con punte di 19mila se l’ateneo ha sede nel Nord Italia

Spese universitarie in crescita

  • Secondo un rapporto realizzato dall’Unione degli Universitari (Udu) e Federconsumatori, in due anni la spesa universitaria è lievitata in alcuni casi di 5mila euro a studente

L’affitto

  • A pesare maggiormente sulle spalle degli studenti fuorisede e, per chi non ha un reddito proprio, delle famiglie sono le uscite per l’affitto di casa. Nell’ultimo anno la corsa dei canoni ha fatto registrare incrementi medi pari al 7% a livello nazionale. Per dormire in una stanza singola bisogna quest’anno mettere in conto una spesa mensile di 461 euro mentre per una “doppia” il canone medio è salito a 266 euro

Canone e bollette

  • Come evidenzia un altro rapporto Udu realizzato insieme a Cgil e sindacato degli inquilini (Sunia) al canone mensile di 360 euro bisogna mettere in conto almeno altri 80 euro tra spese condominiali e bollette

I prezzi delle stanze/1

  • Esistono tuttavia differenze sensibili di prezzo in base alla città dove ha sede l’ateneo. I rincari più consistenti si registrano nelle metropoli che ospitano una (o più) università. A Milano il prezzo di una stanza singola supera in media i 600 euro. Seguono Roma e Bologna che superano di poco i 500 euro. Tra le città più care per una stanza singola spunta anche Firenze dove il mercato degli affitti universitari risente della concorrenza di bed and breakfast e alloggi brevi a scopo turistico

I prezzi delle stanze/2

  • Come evidenziano i dati di Immobiliare.it, le grandi città a vocazione universitaria guidano la classifica dei prezzi anche per le stanze doppie. Milano è sempre prima con soluzioni condivise in media a 353 euro al mese davanti a Roma (283 euro), Napoli (271 euro) e Bologna (264 euro). Tra le città medie con le doppie più care spicca Siena

Tasse universitarie

  • Un’altra voce di spesa universitaria riguarda le tasse di studio. L’analisi Udu mette in guardia dalla sostenibilità economica per la fascia di studenti non coperti da “no tax area”. Escludendo gli iscritti che riescono ad ottenere l’esenzione dal pagamento delle quote di corso, nel 2022 l’importo medio pro capite delle tasse ammontava a 1.463 euro. Anche in questo caso studiare in un ateneo del Nord Italia risulta in media più oneroso rispetto al Mezzogiorno 

Vitto, svago e salute

  • Sul fronte dell’alimentazione, l’analisi pubblicata su Skuola.net stima per gli studenti fuorisede una spesa mensile di 412 euro tra supermercati, mense universitarie e ristoranti. A livello annuo, il costo medio ammonta a quasi 5mila euro. A questo vanno poi aggiunti i costi per attività culturali, sportive e ricreative che sommate superano i 150 euro al mese. Per quanto riguarda la spesa per salute, Federconsumatori stima che solo 4 città universitarie su 18 prevedono l'esenzione al medico di base per gli studenti fuorisede. Per gli altri la spesa annua varia dai 403 ai 540 euro. La spesa lievita ulteriormente se nel conto subentrano le sedute settimanali di psicoterapia: il conto balza a 1.700 euro

Trasporti

  • Gli studenti trovano un parziale giovamento dalla batteria di agevolazioni sul trasporto pubblico applicate nella maggior parte delle città universitarie. Mentre la spesa risulta più onerosa per pendolari e fuorisede. Secondo il rapporto Udu i primi arrivano a spendere circa 600 euro all’anno, cifra analoga agli studenti che decidono di far visita alla famiglia almeno 5 volte all'anno

Materiale didattico

  • Sul fronte delle spese per l’acquisto del materiale di studio, il prezzo medio tocca i 1.600 euro, pari a 133 euro al mese. Esistono però differenze in base alla facoltà scelta: a Medicina il solo costo dei libri di testo tocca i 1.930 euro annui mentre a Matematica la spesa non supera i 289 euro

Borse di studio insufficienti

  • Davanti al totale delle spese, secondo il report le borse di studio riuscirebbero a colmare il fabbisogno solo degli studenti che usufruiscono del posto letto in uno studentato vicino all'ateneo. In questo caso l'importo massimo di 7.675 euro sarebbe sufficiente. A copertura delle spese risulterebbero invece insufficienti le borse di studio assegnate a studenti pendolari e fuorisede, con importi massimi rispettivamente di 3.086 e 4.474 euro.

 

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