Case, prezzi in salita nelle località turistiche di montagna. Nelle Dolomiti punte del 38%

Economia
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Introduzione

Nell’analisi su 40 mete italiane campione tra mare e montagna, Scenari Immobiliari rileva come negli ultimi dieci anni il costo al metro quadro delle seconde case sia cresciuto in media più delle grandi città: +26,8%, oltre un punto rispetto a Milano.

 

A spingere il mercato immobiliare "ad alta quota" concorrono più fattori, dal fenomeno dell’overtourism all'opzione del lavoro da remoto. Da non sottovalutare poi l’impatto del cambiamento climatico con la crescente necessità di “sfuggire” da estati sempre più torride in città e infine la popolarità del Bel Paese come meta vip.

Quello che devi sapere

Boom prezzi delle case di montagna

  • La montagna piace sempre di più e i prezzi delle case ad alta quota scalano la classifica delle località turistiche dove il mattone negli ultimi anni risulta più caro. Nell’analisi condotta da Scenari Immobiliari su 40 mete campione di mare e montagna sparse nella Penisola, quest'ultime occupano le prime 6 posizioni.

 

Per approfondire: Vacanze in montagna, ecco le località più apprezzate: da Cortina a Pinzolo. LA CLASSIFICA

Boom prezzi delle case di montagna

La classifica/1

  • Considerando uno spettro temporale di dieci anni, Cortina D’Ampezzo ha visto aumentare il costo degli immobili del 38%. A spingere il prezzo delle case è anche la popolarità della località che nel 2026 ospiterà insieme a Milano le Olimpiadi invernali

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  • Dietro a Cortina svettano altre località di montagna come Madonna di Campiglio, Ortisei, San Martino di Castrozza e Brunico, con rialzi compresi tra il 32 e il 34% in un decennio. Per vedere la prima località turistica di mare bisogna scendere in settima posizione: Porto Rotondo (Sardegna) segna un incremento del 31%

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Gli affitti brevi

  • A spingere in alto il prezzo al metro quadro delle case nelle mete di viaggio concorrono diversi fattori, primo tra tutti il rendimento degli affitti brevi a scopo turistico. Dopo il Covid, la domanda e lo sviluppo dei portali dedicati come Airbnb e Booking, insieme ad un’attenzione crescente anche dal punto di vista normativo del settore, ha spinto la prospettiva dei ricavi rispetto all’affitto tradizionale. La locazione breve rende in media dal 4 al 5%, nelle località turistiche il rendimento oscilla tra il 3 e il 3,5%

I canoni settimanali

  • Come evidenzia l’ultimo rapporto della Federazione agenti immobiliari professionali (Fiaip), l’affitto settimanale di un appartamento con 4 posti letto a Madonna di Campiglio varia dai 1.400 ai 2.500 euro, a Ortisei e Selva Val Gardena dai 1.500 e i 2.000, tra 1.000 e 2.000 a Courmayeur e Sestriere e tra 1.000 e 1.500 a Canazei

Seconde case per gli affitti brevi

  • Gli affitti brevi costituiscono sempre più una voce di guadagno per i proprietari che hanno ereditato una seconda casa da genitori o nonni. Secondo l’Istat oltre 600mila italiani hanno messo a reddito l’abitazione per locazioni inferiori ai 30 giorni. Oltre un terzo delle seconde case totali invece risulta ancora inutilizzata

Gli ostacoli

  • A frenare la conversione della seconda casa in affitto breve è il costo di gestione in un mercato sempre più competitivo. Come afferma Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, intervistato da Il Sole 24 Ore “l’affitto breve richiede appartamenti ristrutturati, ben arredati e la gestione può essere faticosa se non ci si affida a un operatore al quale vanno pagati la quota di marketing, da sommare alle tasse. Bisogna capire quante settimane è affittabile”

Il fattore smart working

  • Tornando alle cause dell'incremento dei prezzi nelle abitazioni di montagna, le seconde case fanno gola a chi vuole concedersi un periodo di vacanza ma anche a chi ha la possibilità di svolgere il lavoro da remoto. La prospettiva di allungare ponti o festività lontano dall’ufficio interessa una buona fetta di classe media italiana ma anche estera, in particolare l’Asia. Turisti e lavoratori “nomadi digitali” arrivano inoltre dagli Stati Uniti dove rimane favorevole il rapporto tra dollaro ed euro ed è consistente la quota di italoamericani legati alle proprie radici che visitano il Bel Paese

Il cambiamento climatico

  • Tra i motivi che spiegano la scalata dei prezzi delle case di montagna negli ultimi dieci anni spicca il cambiamento climatico. Di fronte ad estati sempre più torride e a lunghe ondate di caldo nelle città, cresce la quota di turisti animati dal desiderio di trovare un qualche refregerio ad alta quota

Italia crocevia del turismo

  • La tonicità del mercato immobiliare nelle località turistiche dipende inoltre dall'appetibilità del Bel Paese, meta vip per eccellenza, set naturale di film e serie televisive e ricca di località da cartolina che si prestano alla condivisione sui social. La posizione strategica rende la Penisola più attraente agli occhi dei turisti rispetto ad altri Paesi del Mediterraneo funestati da instabilità geopolitica e crisi economica

Overtourism

  • A causare l’incremento dei prezzi delle case è anche la scelta dei turisti che optano per un numero limitato di destinazioni disponibili (10%). Di conseguenza le località risultano sovraffollate (overtourism) e anche l'offerta di immobili affittabili non riesce a soddisfare la domanda. Nelle scorse settimane i residenti di Barcellona così come delle isole Canarie sono scesi in piazza per manifestare contro il turismo di massa.

 

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