Overtourism, il 49% degli italiani dice sì alle misure di controllo: ecco quali sono

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Secondo una ricerca Jfc, che l’agenzia Ansa ha visionato in anteprima, il 38,4% si dice invece contrario e si oppone a interventi che intervengano sui flussi turistici di modo da evitare situazioni che residenti e territori non sono in grado di sostenere. Infine c'è una quota del 12,3% che, pur affermando la propria neutralità, segnala queste come misure "non in grado di produrre benefici reali".

 

Fra le restrizioni presenti nel nostro Paese ci sono: semafori anti-ingorgo per selfie e foto al panorama, accessi a strade e lidi da prenotare online, presenze a tempo oppure sensori che registrino i passaggi degli escursionisti. 

Quello che devi sapere

Gli effetti dell’overtourism

  • L’overtourism ogni anno provoca lunghe file, attese, confusione, difficoltà a trovare parcheggi, servizi disponibili, ristoranti liberi. L’affluenza eccezionale di turisti finisce infatti spesso per saturare le capacità fisiche, ecologiche e sociali di un territorio. Per tamponare queste problematiche vengono messe in atto diverse strategie, secondo una ricerca di Jfc che l’Ansa ha pubblicato in anteprima. Si tratta di misure che incontrano il favore di molti italiani

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Cosa pensano gli italiani/1

  • Il 49,3% degli italiani è d'accordo con l'introduzione di misure che limitino e/o controllino i flussi turistici nelle destinazioni. Il 38,4%, invece, si dice contrario e si oppone a tali interventi. C'è poi una quota del 12,3% che, pur affermando la propria neutralità, segnala queste come misure "non in grado di produrre benefici reali". Guardando alle motivazioni specifiche, uno su cinque considera "non corrette" le limitazioni agli ingressi nelle destinazioni turistiche, in quanto "si tratta di luoghi pubblici". Nello specifico, questa affermazione è condivisa dal 21,5% degli italiani. Il 19,2% afferma che tali misure sono "ideali per la sostenibilità dei residenti", come pure un'ulteriore quota del 17,2% si dichiara anch'essa favorevole in quanto ritiene che la limitazione agli ingressi sia una politica "corretta per non far entrare troppa gente"

Cosa pensano gli italiani/2

  • Sempre per quanto riguarda le motivazioni, c'è poi una quota del 16,9% che si dichiara contraria e ritiene tali misure "non utili perché limitano la libertà delle persone". A seguire, un 12,9% che considera tali limitazioni come "giuste per far stare meglio i turisti presenti", mentre infine per una restante quota del 12,3% l'introduzione di tali misure "non porta ad alcun cambiamento"

Gli esempi

  • Dal Trentino alle Cinque Terre, fino a Capri e alla Sardegna, nel nostro Paese i luoghi che stanno cercando di mettere in atto alcune forme di contenimento sono tanti. Alcuni esempi: semafori anti-ingorgo per selfie e foto al panorama, accessi a strade e lidi da prenotare online, presenze a tempo oppure sensori che registrino i passaggi degli escursionisti

Il caso dell’aeroporto di Bologna

  • L’overtourism, oltre a località di mare e montagna e a città d’arte come Roma, non ha risparmiato alcuni aeroporti di media grandezza come quello di Bologna: qui l'aumento significativo dei passeggeri abbinato ai cantieri per ampliare lo scalo ha creato code lunghissime ai controlli, con viaggiatori costretti ad arrivare con diverse ore di anticipo e passeggeri che aspettano l'imbarco seduti a terra

In Trentino

  • A seconda dei territori e delle situazioni sono state messe in campo, soprattutto in estate con l'aumentare del flusso dei visitatori, svariate iniziative, spesso con il supporto della tecnologia e di internet. In alcune località del Trentino, come la val di Fassa, speciali sensori registrano i passaggi degli escursionisti. Sui Passi dolomitici la strategia è già tracciata, con regolamentazione del traffico e digitalizzazione di aree di parcheggio di interscambio

I selfie

  • A causa dei selfie dei villeggianti c'è invece il senso unico alternato sull'Alta via del Sale, tra la strada bianca che collega Limone Piemonte (Cuneo) fino all'entroterra ligure, un percorso tortuoso e che offre una vista che attrae molti turisti. L'obiettivo è evitare ingorghi nei punti panoramici: il semaforo resta verde per dieci minuti e rosso al massimo cinquanta minuti in entrambe le direzioni alternandosi. Il tempo massimo di percorrenza tra i due semafori è di venti minuti, permettendo così ai visitatori di fermarsi ad ammirare il paesaggio e scattare foto ricordo

In Alto Adige

  • A Braies in Alto Adige, località in cui sorge l'omonimo e visitatissimo lago, attorno al quale è stata girata la serie televisiva Un passo dal cielo che ha attirato migliaia di turisti del selfie, è partito un piano che prevede la prenotazione digitale per l'accesso dei veicoli motorizzati alla strada che porta al lago

In spiaggia/1

  • Le app supportano i lidi pugliesi: le piattaforme online restituiscono il quadro reale di quello che accade, attraverso la mappa delle spiagge. Si può sapere per esempio quali e quante sono le postazioni in maniera precisa. Spiagge a numero chiuso - come l'accesso limitato a 1.500 bagnanti in quella di Stintino - e ticket di ingresso sono le misure per limitare la pressione sugli ecosistemi in Sardegna: dal nord al sud della regione sono state predisposte le prenotazioni anticipate tramite i siti dei Comuni e le app

In spiaggia/2

  • Alle Cinque Terre, in Liguria, quest'anno a causa di nuove regole e dell'incremento dei prezzi dei biglietti dei treni non si può parlare di sovraffollamento turistico. Qui la riapertura della Via dell'Amore, il tratto del Sentiero azzurro che collega Riomaggiore e Manarola conosciuto in tutto il mondo, è stato regolamentato per una fruizione sostenibile. L'ingresso è diventato su prenotazione e l'accesso contingentato: 400 persone all'ora, 100 persone ogni 15 minuti

In spiaggia/3

  • Tassa di sbarco raddoppiata a Capri, circolazione a targhe alterne in costiera amalfitana, numero chiuso e accesso su prenotazione in alcune spiagge libere a Napoli sono invece le principali misure attuate in Campania, non solo a Ferragosto ma per periodi più o meno lunghi della stagione estiva. Nelle Marche le misure prese sono rappresentate da una zona di accesso controllato, in via sperimentale per 52 giorni critici, lungo la stradina che porta alla Baia di Portonovo ad Ancona; accesso a numero chiuso, dal primo agosto al 15 settembre, alla spiaggia delle Due Sorelle di Sirolo

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