Introduzione
Secondo i dati Istat, i soggiorni generano 37 miliardi di euro, una quota significativa sul comparto turistico che da solo rappresenta il 13% del Pil nazionale. Dall'arrivo di Airbnb in poi, anche in Italia si è sviluppato un indotto rappresentato dalle società di property management, aziende che si occupano di gestire l'immobile affittato per conto del proprietario. Ecco come operano e quanto pesano dal punto di vista fiscale
Quello che devi sapere
Affitti brevi, il mercato decolla
- Il mercato degli affitti brevi ha spiccato il volo e oggi incide sempre di più sul settore turistico. Come evidenziano i dati Istat, in Italia i soggiorni generano nel complesso 37 miliardi di euro. Una quota significativa dei 215 miliardi dell'intero comparto che da solo rappresenta il 13% del Pil nazionale. Nel frattempo si è sviluppato un indotto con aziende specializzate che operano nel settore al posto dei proprietari. Ecco come
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Airbnb
- Tra le realtà che per prime si sono affacciate nel mercato c'è Airbnb. Nata nel 2007, la piattaforma di "home sharing" ha debuttato in Europa quattro anni più tardi. La maggior parte dei titolari di immobili paga il 3% di commissioni, calcolate sul totale di ogni prenotazione, escluse le spese di servizio dell'ospite e le tasse
La locazione "fai da te"
- Circa il 60-70% degli alloggi locati per scopo turistico viene gestito direttamente dal proprietario con un risparmio sulle spese di gestione ma di contro un impegno sempre più assorbente nell'obiettivo di generare reddito: accoglienza degli ospiti, uso della piattaforma e mantenimento dell'immobile sono solo alcune delle attività richieste. Non sempre i proprietari abitano a ridosso delle strutture messe a disposizione dei vacanzieri e spesso si affidano all'appoggio di parenti o amici
Le società di property management
- La vitalità del mercato in un Paese altamente turistico come l'Italia ha generato un indotto intorno a società di property management. Aziende che si occupano di gestire per i proprietari gli immobili destinati agli affitti brevi, dalla pubblicazione dell'annuncio al rapporto con i potenziali clienti, dall'accoglienza degli ospiti a pulizie e manutenzione della casa
Il peso delle commissioni
- Per i servizi di gestione dell'immobile, la società di property management trattiene circa il 30% dall'incasso. "Una volta che chiudiamo un contratto, il proprietario si può dimenticare di avere l’appartamento e riceve i soldi dell’affitto direttamente sul conto", spiega al Corriere della Sera Francesco Zorgno, fondatore di Cleanbnb, che prospetta il 2024 come l'anno della "maturità" per le locazioni turistiche
La valutazione degli immobili
- Per un proprietario la prospettiva di generare reddito non è sempre valida se è vero che non tutti gli immobili si prestano alla locazione turistica. Come afferma Zorgno al quotidiano milanese la valutazione deve tenere conto di diversi fattori: l'arredamento, il potenziale volume turistico della zona, le dimensioni della casa e la presenza di elettrodomestici
Il modello di Breakfast.it
- Un'alternativa ai proprietari che operano nel mercato degli affitti brevi è rappresentata dalla commissione fissa annuale. È il caso ad esempio del modello lanciato dal portale Bed-and-breakfast.it. A differenza delle Online travel agencies (Ota), che prendono commissioni del 20-30% su ogni prenotazione, il sito chiede una quota fissa di 155 euro e nessuna commissione
Il rapporto Inapp
- Secondo un rapporto dell'Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche (Inapp) il portale Bed-and-breakfast.it è riuscito ad integrarsi efficacemente nell'attività dei siti leader di mercato grazie alla sua offerta specialistica che rende le strutture più convenienti e si traduce in un guadagno equo e sostenibile sia per i viaggiatori sia per i gestori delle attività ricettive
Cos'è il proptech
- La possibilità di ottenere guadagni da una locazione turistica guarda anche agli sviluppi tecnologici. Il neologismo proptech, fusione dei termini "property" e "tecnologia" esplora soluzioni digitali per innovare prodotti del mercato immobiliare. Servizi di compravendita, pianificazione delle operazioni, risk analysis e gestione sono solo alcuni degli aspetti dove il digitale può intervenire per alleviare "il peso del mattone" dalle spalle dei proprietari
Affitti brevi, il Cin obbligatorio
- Il mercato degli affitti brevi attende novità anche dal punto di vista normativo. Dopo la fase sperimentale nelle Regioni, da settembre diventerà operativo il Codice identificativo unico obbligatorio per gli chi gestisce locazioni inferiori ai 30 giorni. La piattaforma nazionale mira a contrastare il sommerso su questo tipo di locazioni e a facilitare i controlli da parte di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. Oltre alle sanzioni pecuniarie, le piattaforme di turismo online si sono impegnate ad oscurare gli annunci di immobili irregolari
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