Titoli di Stato, CCT: come funzionano e quanto rendono i Certificati di Credito del Tesoro

Economia
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Introduzione

Vengono emessi con cadenza mensile dal ministero dell’Economia e delle Finanze, hanno una scadenza di 7 anni, sono a tasso variabile. Le loro cedole sono a cadenza semestrale, indicizzate all’Euribor (lo stesso indice dei mutui a tasso variabile). Vengono considerati piuttosto affidabili perché, nonostante siano nettamente inferiori a Btp e BOT in termini di volumi, in loro è racchiusa una parte non indifferente del debito pubblico italiano. Ma investire nei Certificati è conviente?

Quello che devi sapere

Titoli di Stato, non solo BOT e Btp: cosa sono i CCT

  • Non solo Btp e BOT. Sono diverse le possibilità di investimento per i risparmiatori italiani, alcune meno note dei tradizionali Buoni del Tesoro Pluriennali e dei Buoni Ordinari del Tesoro. Tra queste ci sono i CCT, i Certificati di Credito del Tesoro, titoli di Stato a tasso variabile che vengono emessi con cadenza mensile dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Su questi potrebbe puntare chi, avendo a disposizione una buona somma da investire, intendesse diversificare il proprio portafoglio

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I Certificati di Credito del Tesoro

  • I Certificati di Credito del Tesoro sono titoli di Stato a tasso variabile con una scadenza che va nel medio-lungo termine, fissata a 7 anni (prima del marzo 1991 venivano invece emessi con scadenze che andavano dai 2-3 ai 10 anni). Le loro cedole sono a cadenza semestrale, indicizzate all’Euribor - lo stesso indice dei mutui a tasso variabile. Vengono considerati piuttosto affidabili perché, nonostante siano nettamente inferiori a Btp e BOT in termini di volumi, in loro è racchiusa una parte non indifferente del debito pubblico italiano

Il collocamento e l’acquisto dei CCT

  • Ogni anno vengono emssi nuovi CCT, mentre ogni mese si tiene un’asta marginale gestista dalla Banca d’Italia con cui vengono collocati sul mercato i CCT dello stesso tipo, aperta agli intermediari istituzionali (un piccolo risparmiatore deve quindi rivolgersi a un intermediario, come una banca, per poter partecipare). Va tenuto a mente che i CCT vanno però prenotati entro la giornata anteriore all’asta vera e propria. Il taglio minimo di acquisto è fissato a mille euro. I Certificati possono poi essere acquistati anche in un secondo momento sul MOT, il che significa che il primo acquirente non è tenuto in alcun modo a mantenere i CCT nel suo portafoglio fino alla scadenza naturale

Come funziona l’investimento in CCT

  • L’acquirente di un Certificato si vedrà rimborsare quanto investito al momento della scadenza. Questo non vuol dire che prima di allora non riceverà nulla: bisogna infatti contare che ogni sei mesi riceve la cedola a tasso variabile, dal valore legato a quello dell’Euribor

Il metodo di indicizzazione degli interessi

  • Ma come funziona il metodo di indicizzazione degli interessi? Lo spiega il sito di Borsa Italiana: si prende il secondo giorno lavorativo antecedente la prima data di godimento della cedola, si rileva l’Euribor a 6 mesi nel giorno indicato sopra (alle ore 11:00) e lo si arrotonda al terzo decimale. Questo tasso di interesse (quindi l’Euribor a 6 mesi) viene considerato come riferimento annuale per le cedole e dunque va poi convertito sui base semestrale contando i giorni effettivi del semestre sulla base dell’anno commerciale (360 giorni). A questo tasso viene sommato un margine o spread definito al momento di ciascuna emissione. Il risultato è il tasso d’interesse cedolare che viene calcolato sul valore nominale. Difficile quindi capire a priori quanto può rendere un CCT

La tassazione agevolata al 12,50%

  • Tra i punti fissi c’è che, come per gli altri titoli di Stato, anche sui Certificati di Credito del Tesoro si applica l’aliquota a tassazione agevolata del 12,50%, con l’imposta che viene applicata, sotto forma di ritenuta alla fonte, sul valore delle cedole e, al momento del rimborso, sullo scarto di emissione

Investire in CCT è conveniente?

  • Tenuto conto della loro natura variabile legata all’Euribor, è difficile dire se investire in CCT sia conveniente oppure no. Molto dipende dalle singole esigenze di ciascun acquirente. Quello che è certo è che, essendo comunque titoli di Stato, rispetto ad altre obbligazioni restano sempre uno strumento caratterizzato da un buon livello di affidabilità

I pro e i contro dei CCT

  • Ricapitolando, quali sono i punti a favore degli investimenti in CCT? Gli esperti sottolineano la loro flessibilità: a cadenza semestrale, mal che vada, si riceve comunque una cedola. Si può scegliere di liberarsene in ogni momento, rivenendoli sul mercato secondario, e gli intermediari per il cui tramite si partecipa all’asta non possono aggiungere commissioni per il loro guadagno. L’altra faccia della medaglia è che sono per loro natura agganciati ai tassi d’interesse, che in alcuni momenti potrebbero rivelarsi molto favorevoli all’investitore e in altri portarlo invece in negativo. Sono poi sempre titoli di Stato italiani e la situazione del nostro debito è nota a tutti

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