Contenziosi finanziari, come chiedere aiuto alle Authority e proteggere i propri risparmi

Economia
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Introduzione

Se si hanno problemi con le banche o con intermediari finanziari per questioni riguardanti i risparmi o gli investimenti, una soluzione può essere rivolgersi alle Authority competenti, che hanno a disposizione l’enforcement, cioè l’insieme di azioni e sanzioni che possono adottare in caso di violazione delle norme. Se Bankitalia e Consob cercano di tutelare prodotti, servizi bancari e il pubblico risparmio da eventuali comportamenti fraudolenti, Ivass e Covip, invece, si occupano rispettivamente di frodi in ambito assicurativo e previdenziale.

 

È importante raccogliere le prove dei raggiri e rivolgersi a chi di dovere, ma soprattutto cautelarsi da soli: secondo gli ultimi dati, l’educazione finanziaria mostra qualche timido segnale di crescita nel Paese, ma è ancora una materia sconosciuta a tanti.

Quello che devi sapere

L’aiuto delle authority

  • Forse non tutti sanno che per chiudere eventuali contenziosi finanziari si può chiedere un aiuto speciale, quello dell’Authority, dalla Banca d’Italia alla Consob, senza spendere cifre esorbitanti e spesso evitando anche di andare davanti a un giudice.

 

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L’enforcement

  • Le authority di vigilanza sono tante e non tutte hanno un ufficio di arbitri che si occupa di queste problematiche. Tutte però hanno un potere che si chiama enforcement ovvero l’insieme di azioni e sanzioni che possono adottare in caso di violazione delle norme

Avere sempre le prove

  • Quando si avanza un esposto, però, è importante avere le prove. Come testimoniano le statistiche, degli oltre 15 mila ricorsi presentati all’Arbitro bancario e finanziario di Bankitalia, la struttura di più vecchia istituzione, soltanto il 48% è stato accolto. La cifra riconosciuta ai clienti vittoriosi, però, è notevole: ben 17 milioni complessivi nel 2023. Meno ricorsi, un migliaio, per l’arbitro della Consob ma una più alta percentuale (57%) di quelli accolti

Truffatori spesso elusivi

  • Raccogliere però le prove contro i truffatori non è sempre facile, come ammette anche la stessa Consob. “Gli abusivismi finanziari risultano spesso caratterizzati, sotto il profilo soggettivo, da tratti di evanescenza tali da non consentire la concreta individuazione dei soggetti e delle entità giuridiche cui ricondurre i relativi schemi operativi, soprattutto quelli posti in essere online mediante siti web. Tale circostanza rende problematico intervenire, a seconda dei casi, con sanzioni penali o amministrative”

L’educazione finanziaria

  • Nell’indagine sull’alfabetizzazione finanziaria degli adulti italiani realizzata da Bankitalia dal 2017 con cadenza triennale, è emerso che, nel 2023, “il punteggio complessivo di alfabetizzazione finanziaria è lievemente aumentato”; da 0 a 20, gli adulti italiani si posizionavano a 10,7 nel 2023 contro il 10,2 del 2020

Le iniziative delle authority

  • “Il miglioramento è riconducibile alle componenti di comportamento (da 4,2 a 4,7) e atteggiamento (da 2,0 a 2,3)”, viene rilevato nell’indagine. Segno che qualcosa è stato assorbito dalle precedenti cocenti esperienze. “Al contrario, la componente delle conoscenze è lievemente diminuita (da 3,9 a 3,7)”. A questo proposito va segnalato come le authority abbiano supportato il comitato di educazione finanziaria, avviando diverse iniziative. Resta però importante il fai-da-te del risparmiatore: lui deve essere il primo a proteggersi

Come funzionano gli esposti in Banca d’Italia

  • La Banca d'Italia è competente a trattare gli esposti che riguardano prodotti e servizi bancari, consentendo specifiche tutele nei confronti dei clienti. Ma come funzionano gli esposti? Banca d’Italia interessa di norma l'intermediario, trasmettendo copia dell'esposto; lo invita a prendere in esame quanto segnalato e a rispondere al cliente, agevolando così il dialogo tra le parti. Risponde direttamente a chi ha presentato l'esposto, favorendo la corretta comprensione delle problematiche sollevate. Trae informazioni utili per l'esercizio delle sue funzioni normative, di controllo e di educazione finanziaria e, più in generale, di tutela dei clienti. In alcuni casi, per esposti su materie che non la riguardano, informa l'Autorità competente (Ivass, Consob, Covip, Agcm) dà notizia al cliente. Va ricordato come la Banca d'Italia non interviene con una propria decisione nel merito dei rapporti contrattuali tra intermediario e cliente, come, ad esempio può fare l'ABF, né nelle valutazioni che riguardano l'autonomia imprenditoriale dei singoli intermediari, come ad esempio la concessione o meno di un finanziamento

Come funzionano gli esposti alla Consob

  • La Consob è destinataria di esposti con i quali soggetti appartenenti a varie categorie (risparmiatori, associazioni e comitati a tutela dei risparmiatori, operatori di mercato) segnalano fatti o denunciano disfunzioni o scorrettezze nei rapporti con i soggetti vigilati. Gli esposti sono per la Consob una fonte d'informazione utile per lo svolgimento della sua attività di vigilanza. L'esposto non comporta di per sé l'apertura di un procedimento amministrativo, né l'instaurazione di un contradditorio tra la Consob e l'esponente. Dell'eventuale apertura di un procedimento e degli accertamenti di vigilanza in corso la Consob non può dare informativa all'esponente in quanto attività coperta dal segreto d'ufficio.
  • Va ricordato come la Consob non dà immediata e diretta tutela ai diritti, patrimoniali e non, del singolo esponente, che per questo deve rivolgersi all'Autorità Giudiziaria, e che i suoi accertamenti mirano a verificare eventuali comportamenti irregolari o scorretti e a sanzionarli, nel più generale interesse della tutela del pubblico risparmio

Come funzionano gli esposti all'Ivass

  • Se si è insoddisfatti del comportamento di un'impresa di assicurazione, la prima cosa da fare è inviare un reclamo all’ufficio reclami dell’impresa, che deve rispondere entro 45 giorni. Se non si riceve risposta entro tale termine oppure non si è soddisfatti della risposta ci si può rivolgere all'Ivass, cioè l’Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni, che vigila sul trattamento che le compagnie riservano ai loro clienti. I reclami riflettono soprattutto le criticità nei due principali processi assicurativi, cioè quello assuntivo e quello liquidativo

Come funzionano gli esposti alla Covip

  • Si occupa invece di previdenza la Covip (Commissione Vigilanza fondi Pensione). Gli esposti alla Covip consistono in comunicazioni scritte, con le quali si intendono segnalare irregolarità, criticità o anomalie relative alla gestione di un fondo pensione. Gli esposti sono per la Covip una fonte d’informazione utile per lo svolgimento della sua attività di vigilanza e possono contribuire ad accertare e correggere comportamenti e pratiche irregolari. L’esposto non dà luogo all’apertura di un procedimento amministrativo, né all’istaurazione di un contraddittorio tra la Covip e l’esponente ed è inoltre coperto da segreto d’ufficio.
  • La Covip non ha il potere di dirimere liti tra i fondi e i singoli iscritti o beneficiari né tra questi e i datori di lavoro tenuti al versamento dei contributi (per questi casi è necessario rivolgersi all’Autorità giudiziaria) e non verifica l’applicazione della disciplina fiscale, che è demandata all’Agenzia delle Entrate.

 

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