Pensioni, torna la pace contributiva Inps: come riscattare fino a 5 anni senza contributi

Economia
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Introduzione

Come previsto dall'ultima Legge di bilancio, fino al 31 dicembre 2025 i lavoratori che operano nel sistema contributivo puro (dal 1° gennaio 1996) avranno la possibilità di colmare periodi fino a 5 anni, anche non consecutivi, non coperti da contribuzione.

 

Come requisito è necessaria l'iscrizione all'Assicurazione generale obbligatoria, alla Gestione separata o ad altri fondi speciali. L'iniziativa è aperta anche ai contribuenti che avevano già usufruito della misura nel biennio 2019-21 con la differenza che non sarà possibile detrarre al 50% la spesa sostenuta sugli oneri da riscatto

 

Il versamento, calcolato con il metodo "a percentuale", può essere corrisposto in un'unica soluzione o in alternativa in un massimo di 120 rate non inferiori a 30 euro

Quello che devi sapere

Pace contributiva Inps 2024

  • Dal 1° gennaio di quest'anno è attiva la pace contributiva, strumento previdenziale rivolto ai lavoratori che desiderano riscattare periodi non coperti da contribuzione. La misura, attiva per il biennio 2024-25 era già stata prevista per il triennio 2019-21. Ecco come richiederla

 

Per approfondire: Fisco, pace contributiva Inps: come riscattare fino a 5 anni per la pensione

Pace contributiva Inps 2024

A chi si rivolge

  • L'Inps, nella circolare n.69 del 29 maggio 2024, ha recepito quanto previsto dalla Manovra, incluso il limite massimo di 5 anni, anche non consecutivi, che il singolo contribuente può riscattare. L'iniziativa è rivolta ai "contributivi puri", cioè ai lavoratori che non hanno maturato contributi prima dell'entrata in vigore della riforma Dini, il 1° gennaio 1996, con il passaggio dal sistema retributivo

I periodi coperti

  • La soglia di riscatto dei 5 anni, anche non continuativi, deve collocarsi successivamente al 31 dicembre 1995 e prima del 1° gennaio 2024. La misura è aperta anche a chi ha già usufruito della pace contributiva tra il 2019 e il 2021

Chi può fare richiesta

  • Nel dettaglio, la pace contributiva è destinata a coloro che sono iscritti all'Assicurazione generale obbligatoria (Ago), alle sue forme sostitutive ed esclusive, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, commercianti e artigiani o alla Gestione separata dell'Inps

Quando decade

  • Il riscatto non è valido nel caso in cui il contribuente abbia periodi già coperti in altri fondi previdenziali oltre che nella cassa specifica. In secondo luogo, non è possibile attivare la pace contributiva per i periodi precedenti alla prima occupazione. Nel caso di anzianità assicurativa maturata prima del 1° gennaio 1996, come per esempio l'accredito del servizio militare o la maternità al di fuori del rapporto di lavoro, il riscatto verrà annullato d’ufficio con successiva restituzione dei contributi

Chi presenta la domanda

  • L'Istituto di previdenza precisa inoltre che per conto del lavoratore richiedente può inoltrare la richiesta anche un erede, un parente fino al secondo grado e, limitatamente alle gestioni private, anche il datore di lavoro. In quest'ultimo caso l'istanza dovrà essere presentata utilizzando il modulo AP135

I limiti temporali

  • Le domande per la pace contributiva 2024-25 sono aperte fino al 31 dicembre 2025

Come viene calcolato il riscatto

  • L'idoneità al riscatto sarà considerata ai fini sia dell'acquisizione del diritto alla pensione sia al calcolo dell'assegno pensionistico. Come previsto dalla Legge di bilancio l'onere di riscatto viene calcolato "a percentuale", in vigore per il sistema contributivo. Sull'imponibile degli ultimi 12 mesi precedenti l'invio della richiesta, l'Inps applicherà l'aliquota contributiva di finanziamento per invalidità, vecchiaia, superstiti (Ivs) nella gestione assicurativa presso la quale si presenta la domanda

Come presentare la domanda

La richiesta per aderire alla pace contributiva può essere inoltrata nei seguenti modi:

  • Accedendo al portale web dell'Inps, alla pagina "Portale dei servizi per la gestione della posizione assicurativa" nella sezione "Riscatti";
  • Telefonando il contact center multicanale dell’istituto da fisso il numero verde gratuito 803 164 o da cellulare il numero 06 164164, a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico;
  • Rivolgendosi presso sedi di patronati e intermediari

Stop a detrazione 50% spesa

  • Rispetto alla sperimentazione del triennio 2019-21, la pace contributiva in vigore da quest'anno non conta sulla detrazione al 50% dalla spesa sostenuta. Di conseguenza, per le domande presentate fino al 31 dicembre 2025 il contributo è fiscalmente deducibile dal reddito complessivo

Il versamento

  • L'onere di riscatto può essere corrisposto in un'unica soluzione oppure tramite rateizzazione. Le rate, fino a un massimo di 120, devono avere un importo minimo di 30 euro e non sono gravate dall'applicazione di interessi. Come riporta la circolare dell'Istituto la rateizzazione "non può essere concessa se i contributi da riscatto devono essere utilizzati per l'immediata liquidazione di una pensione diretta o indiretta, o se sono determinanti per l’accoglimento di una domanda di autorizzazione ai versamenti volontari". In questi casi la somma dovuta dovrà essere versata in un'unica soluzione

 

Per approfondire: Tasse, costi e pensione, come funziona la previdenza complementare