Vacanze 2024, dagli hotel alle case fantasma: i consigli per evitare truffe

Economia
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Introduzione

In estate fioccano offerte di tutti i tipi e con esse aumenta la probabilità di incappare in disavventure che rischiano di rovinare il viaggio.

 

Altroconsumo, organizzazione dei consumatori, ha stilato un elenco di buone pratiche per far valere i propri diritti in fase di prenotazione e all’arrivo presso strutture ricettive. Ecco cosa sapere

Quello che devi sapere

Truffe in vacanza

  • In estate cresce la voglia di vacanza e con essa il rischio di concludere troppo in fretta prenotazioni pur di partire. Ma attenzione, dietro a offerte che sembrano imperdibili si celano a volte case fantasma o alberghi che non rispecchiano le caratteristiche vantate. Altroconsumo ha stilato un elenco di consigli per far valere il proprio diritto a non farsi rovinare la vacanza. Ecco quali

 

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Truffe in vacanza

Esempi di inconvenienti

  • Una volta giunti nell’albergo prenotato, complice la stanchezza del viaggio, spesso passano in secondo piano difetti che invece meriterebbero immediata attenzione. Secondo l’organizzazione dei consumatori occorre denunciare una stanza che non corrisponde alle caratteristiche visualizzate sul catalogo o sul sito web, una pulizia insoddisfacente oppure servizi a pagamento che non erano stati menzionati in fase di prenotazione come la colazione o l’affitto di ombrelloni e sdraio in spiaggia

Le precauzioni nella prenotazione

  • Per limitare al massimo tali inconvenienti, è utile adottare alcune precauzioni sia durante la prenotazione sia all’arrivo, come confrontare più siti in diversi momenti per monitorare le variazioni di prezzo o contattare direttamente gli alberghi. In secondo luogo, risulta efficace verificare le caratteristiche della struttura e le condizioni dell’offerta, consultare le valutazioni dei viaggiatori ed evitare siti sconosciuti senza recapito in Italia o privi di garanzie sui pagamenti

Casa vacanza fantasma

  • Una seconda truffa dietro l’angolo è relativa alle case fantasma, immobili inesistenti che però catturano l’interesse (e i soldi) di vacanzieri tramite offerte mirate sul web. In questi casi, l’annuncio sospetto lascia dietro di sé alcune “spie” come l’indicazione di prezzi eccessivamente stracciati o il metodo di pagamento. La richiesta di una caparra con ricarica di una carta prepagata, un vaglia o attraverso agenzie di money transfer sono soluzioni da evitare. A dover far alzare più di un sopracciglio sono anche foto della casa vacanza troppo belle che non corrispondono alla realtà ma possono ingolosire specie chi non è mai stato in quel posto. Un proprietario irreperibile al telefono è un altro elemento da considerare

Il codice identificativo

  • Un ulteriore strumento anti-truffe arriva dal Codice Identificativo Nazionale (Cin) per le strutture turistiche. In vigore da settembre 2024, il codice assegnato dal ministero del Turismo certifica il rispetto dei requisiti e dovrà essere affisso in via obbligatoria all’esterno della struttura ed essere visibile sugli annunci web o direttamente sul sito

Cin e affitti brevi

  • Per gli affitti brevi, con il Cin gli appartamenti dotati di bollino sono in regola dal punto di vista urbanistico e catastale, e i proprietari provvedono a tutte le incombenze di legge, dall'identificazione dei clienti alla raccolta e al versamento al Comune dell'imposta di soggiorno. Gli appartamenti senza il bollino non potranno invece essere pubblicizzati e scatteranno i controlli dell'Agenzia delle entrate per chi li mette comunque sul mercato

Affitti brevi, cosa sapere

  • In attesa che il nuovo meccanismo sugli affitti brevi diventi operativo, Altroconsumo consiglia di gestire la trattativa rimanendo all’interno della piattaforma principale ed evitare di utilizzare canali privati. Risulta sempre utile poi consultare siti di annunci su cui si può anche prenotare e leggere le recensioni lasciate dagli altri ospiti

Il metodo di pagamento

  • Una volta contattato il proprietario della casa vacanza un modo per evitare truffe è chiedere un contratto di locazione firmato con tutti i suoi estremi, i dettagli della struttura, il prezzo e i servizi compresi. La corrispondenza via e-mail o sms deve rimanere in memoria per tutta la durata del soggiorno. Una volta scelta la casa, bisogna rifiutare chi propone il pagamento anticipato e concordare piuttosto una caparra non superiore al 25-30% del totale

Il tempismo nel reclamo

  • Nel caso di problemi sulla casa un elemento che gioca a favore dell’affittuario è il tempismo. Occorre contattare il prima possibile il proprietario o l’agenzia e documentare i difetti con foto e video. Nel reclamo “flash” si può chiedere una riduzione del canone d’affitto se, come detto sopra, resta da versare il saldo, o la risoluzione del contratto. Per i casi più gravi l’inquilino può chiedere il risarcimento dei danni subìti dal punto di vista economico come le spese sostenute o i giorni di vacanza persi. In secondo luogo, si possono chiedere danni biologici come lo stress psicofisico arrecato dalla vacanza rovinata

Cosa riportare nel contratto

  • Nei suoi consigli Altroconsumo suggerisce inoltre di riportare nel contratto da firmare l’eventuale cambio del canone e tutti i difetti riscontrati nell’immobile. In questo modo l’affittuario eviterà il rischio che, al termine della locazione, il proprietario chieda indietro il pagamento di danni che in realtà esistevano prima dell’arrivo

 

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