Sport come farmaco, proposta bipartisan in Senato per esercizio fisico detraibile nel 730

Economia
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Introduzione

Un disegno di legge presentato da Daniela Sbrollini (Iv) e sottoscritto da tutti i partiti mira ad includere l’attività sportiva nella ricetta medica soggetta ad agevolazione fiscale. La vicepresidente della Commissione Affari Sociali: “In Italia l’inattività costerà 1,3 miliardi nei prossimi 30 anni, lo sport è uno strumento per investire nel Paese”.

 

In attesa dell'eventuale approvazione del provvedimento, nella Dichiarazione dei Redditi 2024 è già attiva la possibilità per i genitori con figli, tra i 5 e i 18 anni, di ottenere uno sconto Irpef del 19% sulle spese sostenute per l’iscrizione a piscine, palestre o impianti che offrono attività sportiva dilettantistica

Quello che devi sapere

Detrazioni per lo sport in dichiarazione dei redditi

  • Lo sport, si sa, fa bene alla salute e dal prossimo anno potrebbe comparire come prescrizione medica. È quanto prevede una proposta di legge al vaglio del Senato che mira ad incentivare l'esercizio fisico rendendolo detraibile dal 730. Ecco cosa prevede

 

Per approfondire: 

Spese sportive per i figli, quali sono quelle detraibili nel modello 730/2024

Detrazioni per lo sport in dichiarazione dei redditi

Sport equiparato ad un farmaco

  • Obiettivo del provvedimento, proposto da Daniela Sbrollini (Italia Viva) e sottoscritto da partiti di maggioranza e di opposizione, è consentire alle famiglie di recuperare, almeno in parte, l'investimento sostenuto per praticare l'attività sportiva equiparando l'esercizio fisico a un farmaco da ricetta

Incentivo all'attività

  • Come previsto dal provvedimento, pediatri, medici di medicina generale e specialisti avranno la possibilità di inserire lo sport nella ricetta in quanto "farmaco che non ha controindicazioni e fa bene a tutte le età". Il successivo sconto sulla spesa sostenuta ottenibile dalla dichiarazione dei redditi intende incentivare le persone a dedicare più tempo ed energie all'attività fisica

I dati di Eurobarometro

  • Secondo i dati di Eurobarometro su sport e attività fisica, nel 2022 il 45% degli europei risultava inattivo. In Italia le persone che dichiarano di svolgere esercizio fisico regolarmente sono il 3%, la metà della media europea. Mentre oltre un intervistato su due (56%)  ammette di non praticare attività sportiva, 11 punti in più rispetto alla media del Vecchio Continente

I danni dell'inattività sulla salute

  • L'incremento dell'attività sportiva, individuale o collettiva, aiuta a scongiurare il rischio di insorgenza di malattie. Secondo il rapporto congiunto dell’Oms e dell’Ocse “Step up! Affrontare il peso dell’insufficiente attività fisica in Europa” basterebbero 150 minuti a settimana in più di sport per evitare 11,5 milioni di casi di patologie non trasmissibili

Malattie da inattività

  • Il rapporto Ocse calcola che nei prossimi 25 anni lo sport potrebbe impedire in Europa l'insorgenza di 3,8 milioni di casi di malattie cardiovascolari, 1 milione di casi di diabete di tipo 2 e oltre 400mila casi di tumori

I costi economici

  • Oltre alla salute, l'inattività fa sentire i suoi effetti negativi anche dal punto di vista economico. Come evidenzia la proponente della pdl Sbrollini, "l'Italia rischia di dover pagare 1,3 miliardi di euro fino al 2050"

Il valore dello sport

  • Per Sbrollini, presidente dell’intergruppo parlamentare su obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, "è importante portare avanti un lavoro comune che consenta il riconoscimento del valore formativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva, ponendo la cura e la prevenzione delle malattie croniche al centro dell’agenda politica e dell’azione legislativa"

730/2024, la detrazione sullo sport

  • In attesa dell'eventuale approvazione del provvedimento, per i genitori con figli tra i 5 e i 18 anni è già possibile ottenere la detrazione Irpef al 19% sulle attività sportive. L'agevolazione scatta per l'attività svolta presso associazioni o impianti come palestre o piscine

Come richiederla

  • Ci sono però alcuni limiti, a partire dall’importo massimo detraibile: 210 euro per ciascun figlio da ripartire tra i genitori. Sul fronte dei requisiti, la detrazione spetta per intero ai titolari di un reddito complessivo fino a 120mila euro, per poi decrescere fino ad azzerarsi in caso di reddito complessivo di 240mila euro. Dall'agevolazione sono esclusi gli enti che non rientrano nella definizione di "associazione sportiva dilettantistica", riconosciuta dal Coni o dalle rispettive Federazioni nazionali. In secondo luogo, non è possibile scontare l'attività presso società di capitali dove viene esercitato lo sport professionistico o le associazioni non sportive che organizzano corsi di attività motoria fuori dalle palestre

Fringe benefit, sport figli escluso

  • Le spese per l’attività sportiva dei figli possono poi rientrare tra i rimborsi per i dipendenti, riconosciuti dal datore di lavoro nell’ambito di un piano di welfare aziendale. L'Agenzia delle Entrate, rispondendo a una specifica domanda, ha però fatto sapere che sono escluse dalla tassazione solo le spese relative ai servizi di educazione e istruzione, i servizi integrativi e di mensa e, infine, le spese per le ludoteche e i centri estivi invernali. Sono perciò escluse le spese riguardanti il trasporto scolastico; le gite didattiche; le visite d’istruzione; i servizi di babysitting e altre iniziative incluse nei piani di offerta formativa scolastica. Per quanto riguarda l'attività sportiva i rimborsi rientrano solo se è svolta nell’ambito di iniziative incluse nei piani di offerta formativa scolastica. Fuori dai cancelli di scuola invece le somme sono escluse dall’agevolazione e devono essere tassate secondo quanto previsto dall’articolo 51, comma 1, del Tuir

 

 

Per approfondire: Fisco, l’attività sportiva dei figli rientra nel rimborso spese per i dipendenti?