Fisco, l’attività sportiva dei figli rientra nel rimborso spese per i dipendenti?

Economia
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Introduzione

L'Agenzia delle Entrate, rispondendo a una specifica domanda, ha fatto sapere che sono escluse dalla tassazione solo le spese relative ai servizi di educazione e istruzione, quelli integrativi e di mensa e, infine, le ludoteche e i centri estivi invernali. Sono perciò escluse le spese riguardanti il trasporto scolastico; le gite didattiche; le visite d’istruzione; i servizi di babysitting e altre iniziative incluse nei piani di offerta formativa scolastica. In quest'ultima categoria possono rientrare i rimborsi per le spese sportive ma, nel caso in questione, le somme sono escluse dall’agevolazione e devono essere tassate secondo quanto previsto dall’articolo 51, comma 1, del TUIR.

Quello che devi sapere

Il quesito

  • Le spese per l’attività sportiva dei figli possono rientrare tra i rimborsi per i dipendenti, riconosciuti dal datore di lavoro nell’ambito di un piano di welfare aziendale? A chiarire ogni dubbio ci pensa l’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello numero 144 del 3 luglio

 

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La domanda

  • A chiedere lumi è una società sportiva che intende rimborsare le spese per attività sportive svolte dai figli di dipendenti all’interno di circoli sportivi o palestre o di istituti scolastici. L’istante specifica che i servizi sono erogati da associazioni sportive e chiede se le somme possono essere escluse dalla tassazione

La risposta dell’Agenzia delle Entrate

  • L’Agenzia delle Entrate fornisce le delucidazioni richieste, riepilogando il quadro normativo e di prassi. Il richiamo normativo dirimente è l’articolo 51, comma 2 lettera f-bis del TUIR, il Testo Unico delle Imposte sui Redditi, che prevede che non concorrano alla formazione del reddito di lavoro dipendente

Cosa dice l’articolo

  • A questo proposito l’articolo dice che “le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione, da parte dei familiari indicati nell’articolo 12, dei servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonché per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio a favore dei medesimi familiari”. La formulazione attualmente in vigore è frutto della modifica apportata dal comma 190 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208

L’esenzione

  • La norma ha esteso l’esenzione IRPEF alle somme, ai servizi e alle prestazioni per la fruizione da parte dei familiari dei:
  • Servizi di educazione e istruzione;
  • Servizi integrativi e di mensa, collegati ai primi anche se non inerenti alla frequenza degli asili nido;
  • Servizi di ludoteche e di centri estivi e invernali

Il riferimento

  • Chiarimenti su quali voci di spesa danno diritto ai rimborsi per i dipendenti sono forniti con la circolare numero 238 del 2000. Il documento di prassi ha specificato che rientrano nella lettera f-bis) dell’articolo 51, comma 2 del TUIR le somme corrisposte al dipendente per assegni, premi di merito e sussidi per fini di studio in favore dei familiari

Il chiarimento

  • L’Agenzia delle Entrate sottolinea che: “In tale nozione possono essere ricompresi i contributi versati dal datore di lavoro per rimborsare al lavoratore le spese sostenute per le rette scolastiche, tasse universitarie, libri di testo scolastici, nonché gli incentivi economici agli studenti che conseguono livelli di eccellenza nell’ambito scolastico”

Spese scolastiche escluse

  • Possono quindi essere escluse dalla tassazione le spese relative a:
  • Trasporto scolastico;
  • Gite didattiche;
  • Visite d’istruzione;
  • Altre iniziative incluse nei piani di offerta formativa scolastica;
  • Spese di servizi di babysitting

Conservare sempre la documentazione

  • In linea generale deve essere acquisita e conservata la documentazione che provi l’utilizzo delle somme da parte del dipendente, in linea con le finalità dell’agevolazione. La disposizione si riferisce a servizi di educazione e di istruzione, resi nell’ambito scolastico e formativo, compresi i servizi integrativi

Le spese sportive non rientrano

  • Ma quindi le spese sportive rientrano o no? Le spese rientrano nei rimborsi solo se le attività sportive sono svolte nell’ambito di iniziative incluse nei piani di offerta formativa scolastica. Nel caso in questione, quindi, le somme sono escluse dall’agevolazione e devono essere tassate secondo quanto previsto dall’articolo 51, comma 1, del TUIR

 

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