Liti fiscali, è online la prima banca dati di merito pubblica: cos'è e come funziona

Economia
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Introduzione

Parte in via sperimentale il progetto per rendere più trasparenti e accessibili anche ai contribuenti - e non solo all'Agenzia delle Entrate - i contenuti delle sentenze della giurisprudenza tributaria attraverso la consultazione online, pubblica e gratuita.

 

Al momento sono state pubblicate già 329.316 sentenze: si tratta delle cosiddette native digitali, pseudoanonimizzate, depositate dal 2021 al 2023, per ora solamente di primo e secondo grado. Già in corso l'implementazione per permettere la ricerca delle ordinanze emesse dagli organi della giustizia tributaria di rinvio alle Corti superiori: Corte costituzionale, Corte di Cassazione e Corte di giustizia dell’Unione Europea

 

Quello che devi sapere

Liti fiscali, attiva la banca dati della giurisprudenza tributaria

  • È partito il servizio per la ricerca e la consultazione della Banca dati della giurisprudenza tributaria di merito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, gestito dal Dipartimento della Giustizia Tributaria. Al momento si tratta di una fase sperimentale: permette di consultare le cosiddette sentenze native digitali, pseudoanonimizzate, depositate dal 2021 al 2023. Man mano verrà aggiornato sia con le sentenze native digitali pubblicate dal 2024 che con quelle analogiche depositate dal 2021. In tutto sono state pubblicate già 329.316 sentenze. Ecco cos’è e come funziona

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Le sentenze tributarie di primo e secondo grado

  • La Banca dati permette ai cittadini di conoscere i precedenti giurisprudenziali con facilità. Il sito ufficiale spiega: “Si basa su una piattaforma digitale innovativa che offre un accesso semplificato e intuitivo” e riguarda le “sentenze tributarie di primo e secondo grado”. L’iniziativa è stata in parte finanziata con fondi europei nell’ambito di un progetto a cui ha partecipato anche il Consiglio di Presidenza della giustizia 

Verso l’implementazione con le sentenze delle Corti Superiori

  • Sono intanto già in corso implementazioni del sistema finalizzate non solo a consentire la ricerca delle ordinanze emesse dagli organi della giustizia tributaria di rinvio alle Corti superiori – quindi si parla di Corte costituzionale, Corte di Cassazione e Corte di giustizia dell’Unione Europea - ma anche alla possibilità, quando ci sarà un accordo con la Suprema Corte di Cassazione, di verificare l’eventuale presenza del ricorso di legittimità e della relativa decisione con riguardo alla sentenza di merito oggetto di consultazione

Come funziona la Banca dati

  • Per accedere al servizio bisogna andare sul sito https://bancadatigiurisprudenza.giustiziatributaria.gov.it/ e poi cliccare su “Consulta La Banca Dati”. A quel punto si apre una pagina con in cui si può partire con la ricerca sulla base di:
  1. Parole specifiche
  2. Il numero e l’anno della sentenza
  3. Il grado dell’autorità emittente (CGT primo grado provinciale, CGT secondo grado regionale oppure intera Regione)
  4. La data di deposito
  5. Il valore della controversia (fino a 5mila euro, da 5.000,01 a 20mila euro, da 20.000,01 a un milione di euro, oltre un milione di euro)
  6. Il tipo di giudizio (monocratico o collegiale)
  7. L’esito del giudizio (conciliazione, condono o altri esiti, esito non definito su pronunciamento non definitorio, favorevole al contribuente, favorevole all’ufficio, giudizio intermedio e reclamo respinto)
  8. La materia
  9. Le spese di giudizio (compensare, a carico del contribuente o a carico dell’ufficio)

Le materie

  • Guardando alle materie, nel dettaglio si tratta di:
  1. Accertamento imposte
  2. Accise ammortizzate - Alcole
  3. Accise ammortizzate - Prodotti energetici ed elettricità
  4. Accise non ammortizzate
  5. Agevolazioni
  6. Bollo
  7. Catasto
  8. Concessioni governative
  9. Condono
  10. Contenzioso
  11. Cosap
  12. Demanio
  13. Diritti e tributi indiretti vari
  14. Dogane
  15. Iciap
  16. Ilor
  17. Imposta erariale di trascrizione
  18. Imposta sulle assicurazioni
  19. Imu ex Ici
  20. Intrattenimenti
  21. Invim
  22. Ipotecarie e catastali
  23. Irap
  24. Ires (ex Irpeg)
  25. Irpef
  26. Iva
  27. Pubblicità e pubbliche affissioni
  28. Pubblicità immobiliari
  29. Radiodiffusioni
  30. Rapporti con l'AF
  31. Registro
  32. Rimborsi
  33. Riscossione
  34. Servizi estimativi (OMI)
  35. Successioni e donazioni
  36. Tarsu
  37. Tassa sui contratti di borsa
  38. Tasse automobilistiche
  39. Tosap
  40. Tributi locali vari
  41. Violazioni e sanzioni

Il PRODIGIT

  • Il sistema utilizzato è il PRODIGIT ed è ritenuto funzionale agli obiettivi fissati nell'ambito del Pnrr. Le sue attività comprendono la digitalizzazione delle attività e del sito web del Dipartimento di Giustizia Tributaria, l’adozione di strumenti innovativi per le attività dei giudici tributari, la sperimentazione di un modello di prevedibilità della decisione con il supporto di strumenti di intelligenza artificiale, l’implementazione della banca dati nazionale di giurisprudenza tributaria, contenente le sentenze di merito integrali oscurate

La parità tra le parti del processo fiscale

  • Da tempo i professionisti del Fisco chiedevano alle autorità un sistema più trasparente che favorisse la parità tra tutte le parti del processo fiscale (il contribuente e il Fisco). In molti hanno a lungo sottolineato infatti come l'Agenzia delle Entrate potesse accedere ai contenuti delle sentenze tributarie in maniera più semplice e immediata rispetto ai contribuenti, che a loro disposizione avevano solamente le pronunce pubblicate sulle riviste e le raccolte di settori (attraverso la mediazione del loro legale). Anche per questo la Banca dati è gratuita e liberamente accessibile

 

Verso una giustizia digitalizzata

  • Tutto è finalizzato al più ampio progetto di modernizzazione e digitalizzazione della giurisdizione (non solo di quella tributaria)

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