Fisco, da proroga rata rottamazione a concordato soft per start-up: le ultime novità
EconomiaIntroduzione
Venerdì scorso il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente il decreto attuativo della delega fiscale. Diverse le modifiche introdotte, dal concordato alle tasse scontate. Flat tax del 10%, 12% e 15% per le partite Iva che aderiranno. Riduzione anche per i contribuenti nel regime forfettario. Slitta al 15 settembre la rata del 31 luglio sulla rottamazione quater delle cartelle.
Quello che devi sapere
Come si muove il governo
- Proroga della quinta rata della rottamazione “quater” e conferma, anche per il 2025, del taglio al cuneo fiscale. Mentre si attendono i dati di fine luglio sulle entrate fiscali che fanno ben sperare, il governo ha definito altre due misure in tema fiscale dopo aver archiviato definitivamente il redditometro e corretto il concordato preventivo. Le intenzioni dell'esecutivo, come ha annunciato più volte in queste settimane (e ripetuto anche a margine del G20 in Brasile) il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti, sono quelle di non varare una "manovra lacrime e sangue" dopo l'estate quando partirà il cantiere della legge di bilancio ma nemmeno di ricorrere a nuovo deficit. Anche perché con il nuovo patto Ue, dopo la sospensione per la pandemia, il deficit deve rientrare al 3%.
Per approfondire: Fisco, è partito il concordato preventivo per Partite Iva forfettarie: come aderire
Lo scenario
- I mercati sono tranquilli sul nostro Paese. Si registra il buon andamento dei servizi, specie il turismo che sta segnando nuovi record e la tenuta del Pil che secondo le sue stime dovrebbe salire dell'1% quest'anno. Aiuterà anche il probabile taglio dei tassi da parte della Bce a settembre anche se la riduzione nei prossimi mesi sarà meno veloce del previsto. Il tema fisco e la riduzione del carico complessivo su famiglie e imprese è centrale per sostenere la crescita anche tramite i consumi che con il calo dell'inflazione sono in ripresa. Con l'autoliquidazione di fine luglio si sapranno i dati sulle entrate che, secondo il sottosegretario al Mef Federico Freni, "stanno registrando un trend superiore alle attese". Anche dal decreto correttivo sulle scadenze fiscali e il concordato preventivo si conta di incassare altre fondi da usare per la manovra. Freni ha annunciato che nella manovra 2025 ci sarà la proroga del taglio al cuneo fiscale con l'obiettivo di rendere la misura stabile nel medio termine
La rottamazione quater
- L'esecutivo ha accolto le indicazioni della Commissione bilancio del Senato e ha prorogato al 15 settembre 2024 il versamento della quinta rata della rottamazione-quater. Per mantenere i benefici era necessario effettuare il versamento della quinta rata entro il 31 luglio 2024. Il pagamento si considerava tempestivo se effettuato entro il 5 agosto 2024. Con la proroga prevista dal Decreto correttivo, i contribuenti avranno tempo fino al 15 settembre 2024, ma, grazie ai 5 giorni di tolleranza, il versamento viene considerato tempestivo se effettuato entro il 20 settembre 2024
Le novità del Cdm
- Venerdì scorso il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente il decreto attuativo della delega fiscale e accelera sulla strada della tassazione scontata per spingere le adesioni al concordato preventivo non solo delle partite Iva soggette alle pagelle fiscali ma anche di quelle in regime forfettario (con aliquote del 10% o del 3%). Ulteriore limatura al ribasso per la percentuale dovuta nell’acconto di novembre
Cosa contiene il decreto
- Il decreto attuativo contiene nuove scadenze per le dichiarazioni e qualche nuovo aggiustamento al concordato preventivo, il meccanismo con cui il governo conta di incassare risorse da usare per la manovra. In particolare, slitta dal 30 settembre al 31 ottobre la scadenza per l'invio delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi e all'Irap. Viene inoltre ampliato da 30 a 60 giorni il termine per il pagamento degli avvisi bonari ricevuti a seguito del controllo automatizzato e formale delle dichiarazioni. Per favorire l'adesione al concordato, invece, arriva la flat tax incrementale sul maggior reddito concordato, con aliquote variabili dal 10 al 15% in base al punteggio Isa (che indica l'affidabilità fiscale). Vengono anche rivisti gli acconti, con una minore maggiorazione. E diventa più flessibile la soglia (dal 50% al 30%) che consente l’uscita in caso di eventi straordinari
Come funzionerà
- La flat tax del concordato sarà applicabile sulla differenza tra il reddito oggetto dell’accordo con il fisco e quello dichiarato per il 2023. Le aliquote saranno differenziate in base al voto ottenuto nelle pagelle fiscali: 10% se il voto è superiore a otto, 12% se il voto è compreso tra sei e otto e 15% se il voto è inferiore alla sufficienza. In questo modo Questo dovrebbe diminuire il conto dovuto con il concordato. I forfettari, che però non sono soggetti a pagelle fiscali, aderiranno all’accordo annuale con aliquota ridotta del 10% o del 3% se sono start-up. L’imposta sostitutiva dovrà essere versata a saldo quindi entro il 30 giugno 2025. C’è più tempo per aderire al concordato con la scadenza del 15 ottobre che slitta al 31 ottobre
Le reazioni
- Soddisfatte le categorie produttive per le novità del decreto correttivo. Confartigianato e Cna apprezzano l’importanza del “riconoscimento delle perdite su crediti fra i componenti straordinari che possono essere considerati a riduzione del reddito concordato”. I commercialisti, che proprio nelle audizioni presso le commissioni parlamentari si erano fatti portavoce delle proposte di introduzione della flat tax, A favore delle modifiche anche i commercialisti. Critica invece la Cgil, contraria al concordato.
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