Supermercati e negozi di alimentari, sono "sotto casa" solo per il 39% degli italiani
EconomiaIntroduzione
Secondo l’indice del progetto Urban Pulse 15 del Centro studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne in collaborazione col progetto "Qualità della vita" de Il Sole 24 Ore, sul fronte dei negozi alimentari l’idea della "città a 15 minuti", teorizzata dallo scienziato franco-colombiano Carlos Moreno, prende piede in particolare nel Mezzogiorno. Tra le metropoli Torino risulta la città con la quota maggiore di residenti serviti da almeno un negozio vicino della grande distribuzione organizzata o del piccolo commercio al dettaglio. Cagliari prevale per quanto riguarda l’hinterland. Nei piccoli Comuni cresce la difficoltà ad accedere a servizi primari come i presidi ospedalieri o le caserme di Polizia e Carabinieri.
Quello che devi sapere
La vicinanza dei supermercati
- Per oltre la metà degli italiani il supermercato o il negozio di alimentari sotto casa resta un miraggio. Solo il 39% riesce a raggiungere un punto vendita alimentare in pochi minuti, senza doversi mettere in macchina. Il dato sui negozi a chilometro zero non è però omogeneo: nel Mezzogiorno la quota di chi trova facilmente un negozio nei pressi della propria abitazione sale fino al 60%.
Per approfondire: Qualità della vita, Trento al primo posto in Italia e in Europa: la classifica delle città
Lo studio
- L'indice, realizzato dal progetto Urban Pulse 15 del Centro studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tritacarne in collaborazione con Il Sole 24 Ore per il piano della "Qualità della Vita", ha analizzato l'accessibilità fisica ai servizi nelle città. Tramite tecniche di geo-analytics, lo studio ha calcolato la quota di popolazione in grado di raggiungere in 15 minuti a piedi da casa un esercizio della grande distribuzione o del piccolo commercio al dettaglio
La città dei 15 minuti
- Teorizzato dallo scienziato franco-colombiano Carlos Moreno, il concetto di "città dei 15 minuti" è stato fatto proprio da numerosi sindaci italiani ed europei come obiettivo per migliorare la qualità di vita dei cittadini abbattendo i tempi di viaggio, l'uso dell'auto privata e di conseguenza il traffico
La classifica/1
- Per quanto riguarda la capillarità della grande distribuzione organizzata (Gdo) come ipermercati, supermercati, discount e minimarket o di negozi al dettaglio (panifici, macellerie, pescherie, fruttivendoli), tra le province al primo posto spicca Barletta-Andria-Trani. Sul podio anche Bari e Cagliari, seguite da Napoli, Foggia e Taranto: in tutti i casi il 60% dei cittadini riesce a raggiungere il negozio di alimentari in pochi minuti
La classifica/2
- Dall'indice emerge una "geografia capovolta" con le province meno servite da supermercati sotto casa concentrate al Centro-Nord. Agli ultimi posti della lista si trovano Belluno, Rieti, Treviso e Udine. La capillarità dei negozi non rispetta il dato sui consumi e la spesa alimentare complessiva considerando che le quattro città più popolose d'Italia (Roma, Milano, Napoli e Torino) totalizzano un quarto dei consumi ma si collocano in posizioni inferiori
Accessibilità in città
- Per quanto concerne l'accessibilità nei supermercati all'interno di ciascun capoluogo di provincia, Torino risulta la città con la quota maggiore di residenti (80%) servita da almeno un supermercato entro 15 minuti. Seguono Milano, Pescara e Livorno con quote tra il 71 e il 76%
Accessibilità nell'hinterland
- Uscendo dal centro, l'area extraurbana di Cagliari risulta l'hinterland con la migliore accessibilità di un punto della Gdo: 62,5%. Al contrario le periferie di Torino e Milano scivolano in basso rispettivamente con il 52% e il 41% degli abitanti serviti
Gli ospedali
- Il supermercato non è però l'unico servizio che definisce la qualità di vita di un territorio. Secondo l'indagine "Aspetti della vita quotidiana" di Istat cresce il numero di famiglie in difficoltà a raggiungere il pronto soccorso. Rispetto al 2023, la mancata prossimità del servizio sanitario d’emergenza risulta in aumento di 1,6 punti percentuali. A differenza del dato sui supermercati, qui emerge la discrepanza tra Nord e Sud: nel Mezzogiorno e sulle Isole si concentrano le percentuali più elevate
Piccoli Comuni in difficoltà
- L'accessibilità a negozi e servizi di prima necessità dipende inoltre dalla grandezza del Comune. Nelle città metropolitane la quota di cittadini che lamenta difficoltà si attesta al 43% mentre nei Comuni al sotto dei 2mila abitanti sale fino 68,6%
L'accessibilità ad altri servizi
- Come evidenzia l'indagine Istat, oltre 3 famiglie su 10 faticano a raggiungere le caserme di Polizia e Carabinieri, con un picco in Campania (41%). Rispetto al 2022, aumenta inoltre la quota di chi dichiara difficoltà a rivolgersi agli uffici comunali con una tendenza maggiore a Roma e nel resto del Lazio. La capillarità emerge al contrario per quanto concerne le farmacie con un incremento sensibile dei presidi, in particolare nei centri metropolitani. In media solo il 13% degli italiani evidenzia ostacoli a trovare un punto di croce verde con un dato leggermente superiore in Valle d'Aosta, Campania e Calabria.
Per approfondire: Classifica qualità vita, Sondrio top per bimbi. Gorizia per giovani, Trento per anziani