Fastweb accende il primo supercomputer Nvidia in Italia per l'intelligenza artificiale

Economia
Lorenzo Borga

Lorenzo Borga

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La compagnia tlc sta sviluppando un nuovo chatbot nativo in italiano che metterà a disposizione di aziende e pubbliche amministrazioni

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È stato acceso a Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo, il primo supercomputer Nvidia per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale attivo in Italia. Dopo essere stata venduta in centinaia di migliaia di pezzi ai giganti americani come OpenAl, Microsoft e Meta, la macchina che sta rivoluzionando la tecnologia è arrivata anche in Italia. Ad accaparrarsela è stata Fastweb, che ha messo subito al lavoro il supercomputer per sviluppare un modello di intelligenza artificiale generativa nativo in italiano.

"La via italiana all'intelligenza artificiale"

"L'idea - dice l'amministratore delegato Walter Renna a Sky TG24 - è sviluppare servizi verticali di intelligenza artificiale generativa. Pensiamo ai chatbot, immaginate quanto potranno rivelarsi utili per avere un contatto diretto con i servizi sanitari, o per accedere ai servizi bancari". Un GPT istruito attraverso i dati di qualità forniti da alcuni editori italiani, come Mondadori e Bignami, e attraverso fonti istituzionali quali Istat e la Gazzetta Ufficiale, per l'equivalente di 11 milione di libri. Le 248 schede grafiche contenute nei 31 nodi Dgx-H100 sono capaci di elaborare un miliardo di miliardi di operazioni al secondo, e hanno allenato un chatbot in pochi mesi, chiamato Miia. Un modello linguistico che Fastweb metterà a disposizione delle imprese e delle pubbliche amministrazioni italiane che maneggiano dati preziosi e sensibili che non intendono trasferire ai giganti tecnologici americani (come accade quando si utilizzano i principali servizi di intelligenza artificiale generativa). A Ponte San Pietro Fastweb promette la massima tutela dei dati, che rimangono di proprietà dei clienti, mentre non sono in programma servizi aperti alla clientela retail.

Italia indietro sull'intelligenza artificiale

L'importo dell'investimento non è stato divulgato, ma supera certamente i 10 milioni di euro, in gran parte per l'acquisto dei costosissimi moduli Nvidia H100 che rimangono quasi introvabile sul mercato se non attendendo diversi mesi per la consegna. È la gallina dalle uova d'oro che ha permesso a Nvidia di diventare in pochi mesi una delle società più ricche al mondo. Il supercomputer di Fastweb sarà attivo da fine anno, e potrà contribuire alla rincorsa tecnologica dell'Italia dove a oggi solo il 5% delle imprese medio-grandi utilizza servizi di intelligenza artificiale.

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