Bonus Campi Flegrei, contributi fino a 900 euro: i requisiti

Economia
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Introduzione

Il recente decreto Infrastrutture ha introdotto il bonus Campi Flegrei, una somma che varia da 400 a 900 euro per quei cittadini che hanno dovuto lasciare la propria abitazione a causa degli eventi sismici dovuti al bradisismo.

Il fenomeno, com'è noto, coinvolge la zona ovest di Napoli e consiste in un lento abbassamento e innalzamento del suolo. L'area, infatti, è vulcanica e da sempre è interessata da eventi sismici, che vengono costantemente monitorati dalle autorità.

La domanda per ricevere il contributo va consegnata al proprio Comune tramite un modulo apposito, unito alla dichiarazione di inagibilità dell'abitazione e a un documento di identità valido.

Quello che devi sapere

Cos'è il bonus Campi Flegrei

  • Il bonus Campi Flegrei è una misura introdotta dal decreto Infrastrutture per aiutare i residenti delle aree colpite dal bradisismo nei Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli. Il contributo è mensile, varia dai 400 ai 900 euro ed è destinato a quei cittadini che sono stati costretti a lasciare la propria abitazione per questioni di sicurezza. Per poter beneficiare del bonus, l'abitazione deve essere stata dichiarata inagibile dopo gli eventi sismici. Non vale per le cosiddette "seconde case" e nemmeno per le case abusive

Per approfondire:
Cos'è il bradisismo e quali sono stati gli eventi sismici più importanti

Come presentare domanda /1

  • La procedura per richiedere il bonus è semplice. Anzitutto, come già accennato, la propria abitazione deve essere dichiarata inagibile dalle autorità competente. Poi si deve presentare la domanda presso il proprio Comune di residenza, mediante dei moduli scaricabili dal sito dell'amministrazione o ritirabili presso gli uffici comunali

Come presentare domanda /2

  • Quali sono i documenti da allegare alla domanda? Serve ovviamente la dichiarazione di inagibilità, unitamente a un documento di identità valido. Il Comune può anche chiedere ulteriori documenti per verificare la situazione abitativa e personale. Le scadenze per la presentazione della domanda sono consultabili sui siti dei Comuni

Gli importi caso per caso

  • A gestire il bonus è un commissario straordinario, che deve garantire una distribuzione efficiente e tempestiva dei fondi. Ma quali sono gli importi specifici? Tutto dipende dalla composizione del nucleo familiare: 400 euro mensili per un nucleo monofamiliare, 500 euro mensili per 2 persone, 700 euro mensili per 3 persone, 800 euro mensili per 4 persone, 900 euro mensili per 5 o più persone. Ma non finisce qui: ci sono 200 euro aggiuntivi per ogni componente over 65 o con disabilità riconosciuta superiore al 67%

Cosa sono i Campi Flegrei

  • I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica che è balzata di nuovo agli onori della cronaca. Come spiega l'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), la zona è situata a ovest di Napoli, e include i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania e parte dello stesso capoluogo di regione. Il nome "Campi Flegrei", che significa letteralmente "campi ardenti" in greco, presenta numerose fumarole e acque termali, ben note e sfruttate nell'antichità

Il bradisismo

  • I Campi Flegrei sono storicamente caratterizzati dal fenomeno del "bradisismo", che letteralmente significa "movimento lento del suolo". Si tratta di una deformazione che comporta fasi di lento abbassamento del suolo (subsidenza), alternate a fasi di sollevamento più rapido. Queste ultime sono accompagnate generalmente da terremoti superficiali e di bassa magnitudo

Gli ultimi eventi sismici

  • Il fenomeno è noto anche in altre caldere vulcaniche nel mondo, con il nome di "risorgenza calderica". Nel 2005 è iniziata una nuova fase di sollevamento della caldera, ancora in atto. Come spiega la Protezione civile, "dal 2023 si è registrato un graduale incremento nella frequenza dei terremoti. Nello stesso anno, gli eventi più forti si sono verificati il 27 settembre e il 2 ottobre, e hanno avuto rispettivamente magnitudo 4.2 e 4.0. Nel 2024 l'evento maggiore è quello registrato il 20 maggio con una magnitudo di 4.4"

Il Serapeo

  • La ricostruzione dell'andamento del bradisismo ai Campi Flegrei, a partire dal IV secolo d.C. fino ai tempi moderni, è stata possibile grazie a osservazioni sulle rovine di una costruzione di epoca romana, situata nei pressi del porto di Pozzuoli: il Serapeo. Grazie alla datazione di alcuni fori prodotti da molluschi marini, sono state ricostruite le oscillazioni del livello del mare nel tempo dovute al sollevamento o abbassamento del suolo a Pozzuoli

Il monitoraggio costante

  • In tempi moderni, ossia dal 1905, le tecniche di livellazione geodetica e poi le misure tramite Gps, nonché i dati interferometrici, permettono di valutare in tempo reale le variazioni del suolo e quindi monitorare il fenomeno del bradisismo

Dagli anni Settanta a oggi

  • Negli anni Settanta e Ottanta l'area flegrea e in particolare l'abitato di Pozzuoli sono stati interessati da un rapido sollevamento del suolo, che ha portato quest’ultimo a un livello complessivamente più alto di circa 3 metri e mezzo, accompagnato da numerosi terremoti con gravi danni agli edifici. In seguito, la caldera dei Campi Flegrei è stata caratterizzata per circa vent'anni da generale subsidenza fino alla fine del 2005, anno in cui è iniziato un periodo di sollevamento, ancora in atto

La crisi del 1982-84

  • Una delle crisi bradisismiche recenti più importanti è quella avvenuta tra il 1982 e il 1984, che ha portato a un sollevamento di circa 185 centimetri, che unito a quello di 170 centimetri del periodo 1970-72 è diventato di tre metri e mezzo. Il fenomeno fu accompagnato da terremoti e intensi sciami sismici: nel corso dell’intero periodo di crisi, furono registrati oltre 16mila eventi. Gli edifici di Pozzuoli furono sottoposti a continue sollecitazioni sismiche sia con eventi di piccola energia ma molto frequenti, sia con eventi più isolati di energia più elevata

Lo sgombero di 20mila persone

  • A seguito dei danni subiti da molti edifici di Pozzuoli per effetto delle continue sollecitazioni, fu deciso l'allontanamento di parte della popolazione che, dopo un primo periodo passato nei villaggi turistici del litorale Domizio, venne ospitata nel nuovo quartiere dell'area Monteruscello. Fu emanato un ordine di sgombero per 20mila persone, molte delle quali non sarebbero mai più rientrate in casa. Durante gli ultimi mesi del 1984, il fenomeno diminuì di intensità e la crisi sismica si chiuse con l'evento dell'8 dicembre di magnitudo 3.8

Per approfondire:
Il terremoto vissuto dal carcere di Pozzuoli