Alta manifattura, da moda a motori, mancano i lavoratori: in 5 anni ne serviranno 276mila

Economia
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Introduzione

Le imprese dell'alto di gamma della manifattura italiana valgono un fatturato di 144 miliardi di euro, il 7,5% del Pil del nostro Paese, con 2 milioni di persone occupate. Secondo una ricerca di Altagamma e Unioncamere, tra il 2024 e il 2028 saranno 276mila i professionisti ricercati nei settori Motori, Alimentare, Ospitalità, Moda e Design: eppure circa la metà della domanda non sarà soddisfatta in modo adeguato, nonostante una disoccupazione giovanile che si attesta intorno al 20%

Quello che devi sapere

CARENZA DI LAVORATORI

  • Secondo una ricerca di Altagamma e Unioncamere, saranno 276mila i professionisti che saranno ricercati dai settori del lusso, dell’alta gamma e dell’alta manifattura italiana tra il 2024 e il 2028. Circa la metà della domanda, però, non sarà soddisfatta in modo adeguato. Il fatturato che esprimono le imprese dell'alto di gamma della manifattura italiana è di 144 miliardi di euro, il 7,5% del Pil del nostro Paese, con 2 milioni di persone occupate

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QUANTI LAVORATORI SERVONO NEI VARI SETTORI

  • Nel dettaglio serviranno 80mila professionisti dell’automotive (con una stima di occupati nel 2028 di 752mila unità), 75mila della moda (stima di occupati nel 2028 è di 483mila unità), 60mila nell’alimentare (stima occupati nel 2028 è di 495mila unità), 32mila dell’ospitalità (stima occupati nel 2028 di 230mila unità) e 29mila del design (stima di occupati nel 2028 di 240mila unità). Sono questi i professionisti di cui ci sarà bisogno secondo quanto illustrato Matteo Lunelli, il presidente della fondazione, alla Giornata Altagamma 2024

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DATI IN AUMENTO

  • Si tratta di dati in crescita rispetto all'ultima rilevazione, nel 2019, secondo cui ci sarebbe stato bisogno di 236mila professionalità. La crescita è dovuta all’espansione economica del comparto, all’impatto positivo atteso delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e che tiene conto delle necessità di turnover

NON SI TROVA PERSONALE

  • Ma di fronte a questi dati di fabbisogno, le imprese saranno in difficoltà nel trovare il personale ricercato nel 45% dei casi, soprattutto per la mancanza di candidati. Nel 2023 i settori che hanno denunciato le maggiori difficoltà sono stati quello del Design (57%) e dei Motori (55.9%), poi Ospitalità (47,7%), Moda (47,5%) e Alimentare (38,9%)

CARENZA NONOSTANTE DISOCCUPAZIONE GIOVANILE

  • "Da tempo - ha aggiunto Lunelli - le imprese hanno difficoltà a trovare giovani che vogliono svolgere queste professioni". Le motivazioni di questo disinteresse, secondo il presidente, sono "mancanza di aspirazione" e "anche assenza di formazione". Un "mismatch tra domanda e offerta di lavoro” che si scontra con una disoccupazione giovanile attorno al 20%, ha proseguito Lunelli

SETTORI FONDAMENTALI PER L’EXPORT

  • All’evento in cui la fondazione che riunisce le imprese di alta manifattura italiana fa il punto del settore, è emerso anche che le eccellenze del made in Italy continuano a trainare l'export anche in momenti difficili, come ha puntualizzato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso. "Siamo l'unico Paese del G7 che negli anni di crisi della globalizzazione, dalla pandemia alla guerra - ha spiegato - sia cresciuto di più sui mercati globali, il 48% in più". Successi che non bastano, però, a convincere i giovani a scegliere questo settore, anzi

IL LICEO MADE IN ITALY

  • La soluzione di Urso è il liceo del Made in Italy. Lo stesso che ha raggiunto appena 506 iscritti al primo anno. "Mi auguro che nel prossimo anno si potrà meglio attivare in ogni luogo produttivo il liceo del Made in Italy", così che "possa contribuire a formare le competenze che servono alle imprese" dell'alta gamma della manifattura italiana, ha detto il ministro. Ai giovani "bisogna far capire che il diploma del made in Italy è una buona scelta per la loro formazione", ha aggiunto, anche perché nei programmi c'è "spazio anche all'innovazione, e-commerce" e così via

LE INIZIATIVE DELLE AZIENDE

  • Intanto, però, le aziende del lusso si sono già attivate. Sono numerosi gli esempi, dai progetti di comunicazione a quelli formativi interni ed esterni. È alla sua terza edizione il progetto di Altagamma “Adotta una scuola”, sviluppato insieme al Mim, che vede le imprese collaborare con gli istituti scolastici del territorio per la realizzazione di percorsi scuola-lavoro in grado di trasformare i ragazzi nei professionisti dell'alta manifattura del futuro. Il programma fino ad oggi ha coinvolto 33 imprese Altagamma, 39 scuole, 120 classi e 2500 studenti, con lo scopo di ridurre il divario tra domanda e offerta di profili tecnici e professionali, grazie a programmi didattici strutturati insieme più in linea con le esigenze delle aziende di alta gamma

L’ACCORDO PER EXPO 2025

  • Intanto Fondazione Altagamma, che rappresenta 119 aziende d'eccellenza del Made in Italy, e il Commissariato Generale per l'Italia a Expo 2025 Osaka, hanno avviato una collaborazione in ambito scientifico e culturale, per la progettazione e diffusione di iniziative da realizzare al Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka. L'obiettivo è promuovere innovazione, crescita e internazionalizzazione delle Industrie Culturali e Creative Italiane che costituiscono il soft power dell'Italia, al fine di rafforzare ulteriormente la notorietà globale dei nostri marchi e la rappresentatività di quello stile italiano famoso nel mondo. Il Giappone è il secondo importatore di Made in Italy in Asia. Expo 2025 Osaka si terrà in Giappone dal 13 aprile al 13 ottobre sull'isola artificiale di Yumeshima. Partecipano 160 Paesi e sono previsti 30 milioni di visitatori provenienti principalmente dal Giappone e dall'Asia, un'area ricca di mercati giovani e in forte crescita economica

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