Lavoro e sicurezza, patente a punti nei cantieri e più ispettori

Economia
Simone Spina

Simone Spina

Via libera del governo a nuove regole per cercare di frenare gli infortuni ed evitare tragedie come quelle del crollo di Firenze. Da ottobre le imprese edili avranno una "pagella" a crediti, col rischio di sospensione delle attività in caso di morti sul cantiere. Annunciato poi l'aumento del numero degli ispettori e sanzioni più severe per le aziende irregolari. Insoddisfatti i sindacati

ascolta articolo

Il meccanismo è simile a quello che conoscono bene gli automobilisti: chi non rispetta le regole perde i punti; i virtuosi – invece – li guadagnano. Con questo schema da ottobre arriva la patente per le ditte edili, che si vedranno decurtare i crediti di partenza (trenta) se si verificano infortuni.

Dubbi e critiche di sindacati e imprese

E’ questa una delle misure pensate dal governo per cercare di frenare le morti sul lavoro dopo la tragedia del crollo di Firenze (IL VIDEO). Un intervento che fa discutere perché gli imprenditori lo trovano troppo penalizzante mentre per la maggior parte dei sindacati è insufficiente.

Patente nei cantieri: come funzionerà

Per tenere aperto il cantiere l’azienda dovrà avere almeno 15 punti in pagella e se ne perderanno 20 se un operaio muore, con il rischio di vedersi sospendere l’attività per un anno. Penalità più basse in caso di incidenti gravi ma i punti si potranno recuperare con corsi di formazione e, inoltre, chi è ligio alle regole ne avrà uno in più all’anno (fino a un massimo di dieci).

La promessa: 766 nuovi ispettori

Per rendere concreto il meccanismo serviranno più controlli, ora carenti per mancanza di personale a fronte di una diffusa illegalità. Palazzo Chigi annuncia, quindi, l’arrivo di 766 nuovi ispettori del lavoro, dei quali 466 grazie allo sblocco delle graduatorie di un vecchio concorso e il resto con un nuovo bando. “E’ un’operazione che ci permetterà, praticamente, di raddoppiare il numero degli ispettori tecnici”, ha detto la ministra del Lavoro Marina Calderone.

Sanzioni più severe per chi non rispetta le regole

Fra le altre misure, il divieto per le aziende che hanno commesso gravi violazioni di partecipare fino a cinque anni alle gare pubbliche, taglio dei benefici fiscali alle imprese fuorilegge, maggiori controlli per capire se il costo della manodopera è adeguato a quello dell’appalto e sanzioni più severe, anche penali, per limitare il caporalato e l’impiego in nero. Che nel nostro Paese, si stima, riguarda tre milioni di persone a fronte degli oltre mille morti sul lavoro.

Economia: I più letti