Secondo i documenti programmatici ufficiali, il nostro Paese quest'anno ha riservato l'1,46% alla Difesa e nei prossimi anni la quota scenderà ancora. Siamo tra gli Stati che in questo settore spendono meno. Di questo si è parlato a "Numeri", il programma di Sky TG24 andato in onda il 14 febbraio 2024
L'Italia non spende il 2% del Pil per spese militari richiesto dalla Nato. Quest'anno abbiamo speso l'1,46% e nei prossimi anni, secondo i documenti programmatici ufficiali, spenderemo ancora meno. Nel documento programmatico pluriennale della Difesa, che traccia tutta la strategia italiana per il prossimo triennio, si ricorda quello che dicono i documenti Nato e cioè che quel 2% dovrebbe essere un punto di partenza più che un traguardo. Per quanto riguarda gli investimenti per la difesa, noi siamo tra i Paesi che spendono meno. Di questo si è parlato a "Numeri" su Sky TG24, nella puntata del 14 febbraio.
Il 2% del Pil per la difesa
Jens Stoltenberg, il presidente generale della Nato, ha detto che quest'anno si aspetta "che 18 Paesi riusciranno a spendere almeno il 2% del Pil nella difesa. Sarebbe un record e un aumento di 6 volte rispetto al 2014 quando solo tre Paesi raggiungevano l'obiettivo". Dai dati, però, l'Italia non rientra tra queste nazioni. Attualmente la richiesta viene evasa da quasi tutti i Paesi del blocco orientale, a questi nel 2024 se ne dovrebbero aggiungere altri sette, tra cui Francia e Germania. Rimarrebbero una minoranza quelli che ancora non spendono almeno il 2% del Pil per la Nato, inclusa l'Italia.
I dati sulla spesa per la difesa in Italia
Secondo la classificazione Nato, nel 2023 l'Italia ha speso 28,6 miliardi per la difesa. Nel 2024 dovrebbe riuscire a spenderne 39,2 miliardi per essere in linea con la richiesta del 2% del Pil. Dai dati del documento programmatico pluriennale della Difesa, nel 2023 l'Italia ha speso l'1,46% del Pil, nel 2024 spenderà l'1,43% e nel 2025 l'1,45%. Nel testo si specifica che i documenti Nato dicono che "il 2% del rapporto spese per la difesa/Pil è considerato ora quale base di partenza e non più come traguardo".
Chi spende meno e in cosa spende l'Italia
Guardando al dettaglio di cosa copra la spesa italiana per la difesa, si vede che il 61% viene impiegato per gli stipendi e le pensioni dei soldati Nato e il 39% in altro. La percentuale è molto più alta rispetto alla media Ue, che si ferma al 44% per stipendi e pensioni. Per quanto riguarda la spesa per gli equipaggiamenti e gli armamenti l'Italia è tra i Paesi che spende meno sul totale che viene destinato per la difesa Nato, con il 23%. Ancora sotto c'è il Portogallo con il 22%, il Belgio con il 21,4% e la Danimarca con il 20,8%.
La spesa dei grandi Paesi della Nato
Se si guarda a quella che è la spesa dei grandi Paesi della Nato, l'Italia è quasi un fanalino di coda. Al primo posto ci sono gli Stati Uniti con il 29,3%. seguiti da Francia (29,1%), Regno Unito (28,6%), Spagna (28,6%), Germania (25,3%) e Canada (24,4%).