Rc Auto, l’obbligo di assicurazione riguarda anche i veicoli fermi. Ma rimangono dubbi
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Dallo scorso 23 dicembre la Responsabilità civile auto è necessaria anche per le macchine inutilizzate e che non circolano, come quelle parcheggiate in garage. In questi giorni le compagnie stanno mandando dei promemoria ai loro clienti, ma sull’interpretazione delle nuove norme rimangono dei dubbi. Sna chiede chiarezza al ministero e propone una soluzione per far risparmiare soldi ai proprietari
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- Dallo scorso 23 dicembre l’Rc Auto è obbligatoria anche per i veicoli fermi. Le macchine inutilizzate e che non circolano, come quelle parcheggiate in garage, sono quindi obbligate ad attivare la copertura assicurativa. In questi giorni le compagnie stanno mandando dei promemoria ai loro clienti, ma sull’interpretazione delle nuove norme rimangono dei dubbi
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- La Responsabilità civile auto, conosciuta anche come Rca o Rc Auto, è una copertura assicurativa obbligatoria utilizzata per risarcire gli eventuali danni causati a terzi dalla circolazione del proprio veicolo. Quando si guida una macchina, sia in aree pubbliche sia private, è quindi indispensabile avere una polizza attiva. Per chi circola senza copertura, l’articolo 193 del Codice della strada prevede sanzioni che vanno da circa 800 euro a oltre 3mila. Possibile anche il sequestro dell’auto, il fermo amministrativo, la sospensione della patente
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- Di recente la normativa sui veicoli obbligati ad avere l’Rc Auto è stata modificata. Il 23 dicembre 2023, infatti, è entrato in vigore in Italia il Decreto Legislativo n. 184/2023, che ha recepito la direttiva europea 2021/2118. Il Decreto modifica alcune disposizioni del Codice delle Assicurazioni Private e prevede che la polizza sia necessaria anche per i veicoli fermi, come un’auto parcheggiata in garage o un furgone fermo in strada che non circola da mesi
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- Il ragionamento alla base della misura è che, ipoteticamente, anche un veicolo fermo potrebbe provocare danni a terzi. Per esempio, potrebbe esserci un guasto al freno a mano o un incendio. Per questo si è deciso di prevedere la copertura di una polizza assicurativa per la responsabilità civile, al di là della circolazione o meno del mezzo
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- L’obbligo assicurativo, come ha precisato la giurisprudenza della Corte di Giustizia europea, non è più legato alla “circolazione” del veicolo, ma alla “funzione” del veicolo, cioè “all’utilizzo quale mezzo di trasporto al momento del sinistro”. È stato precisato, poi, che l’obbligo di assicurazione prescinde dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui il veicolo è utilizzato e dal fatto - appunto - che sia fermo o in movimento
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- L'assicurazione Rc Auto, quindi, è diventata obbligatoria anche per i veicoli inutilizzati e fermi in zone private, ad esempio quelli parcheggiati in garage o cortili oppure custoditi in aree private non accessibili
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- Per le auto ferme che vengono trovate senza polizza sono previste sanzioni che sono uguali a quelle in vigore per chi circola senza assicurazione: multa che può andare da circa 800 euro a oltre 3mila, possibile sequestro del mezzo o fermo amministrativo, decurtazione di 5 punti dalla patente. Non è ancora chiaro come le autorità identificheranno i veicoli fermi senza copertura: se un’auto è parcheggiata in garage o cortile, infatti, non c’è pericolo che venga fermata a un posto di blocco. In casi di controlli, comunque, scatteranno le sanzioni
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- Per alcuni veicoli fermi, comunque, non serve l’assicurazione. Le esenzioni sono poche. In particolare, un veicolo può non avere la polizza se viene fatta una richiesta formale di sospensione all’impresa di assicurazione, indicando la data di inizio e di fine sospensione. Tale sospensione, però, non può durare più di 10 mesi. All’interno di questi 10 mesi il periodo di sospensione può essere prorogato più volte, sempre con comunicazione formale alla compagnia che deve essere fatta almeno 10 giorni prima della scadenza
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- Su queste nuove norme, però rimangono dei dubbi. Secondo Sna, il Sindacato nazionale Agenti di assicurazione, nel testo del Decreto ci sarebbe punti poco chiari e apparenti contraddizioni che produrrebbero oneri eccessivi per i consumatori e incertezze per gli intermediari. Il presidente Claudio Demozzi, così, ha inviato un interpello al ministero delle Imprese e del Made in Italy per chiedere che venga fatta chiarezza, soprattutto su quali veicoli sono effettivamente esenti dall’obbligo assicurativo
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- Secondo Sna, se confermato che la norma riguarda anche veicoli fermi e ricoverati in luoghi privati, “l’obbligo assicurativo impegnerebbe i proprietari a stipulare delle polizze Rc auto complete del rischio di circolazione, con costi anche di qualche migliaio di euro, per coprire un rischio assai inferiore rispetto a quello di incidenti da circolazione”. La soluzione proposta da Sna è evitare l’obbligo di assicurare il rischio da circolazione e prevedere la copertura del semplice “rischio statico”, con costi che si riducono a poche decine di euro