Addio a Charles Munger, vice presidente di Berkshire e braccio destro di Warren Buffett
EconomiaStorico numero due della società presieduta dall'imprenditore, economista e filantropo soprannominato "oracolo di Omaha" è morto all’età di 99 anni in California. "Ripensaci per bene e vedrai che concorderai con me, perchè tu sei intelligente, mentre io ho ragione", soleva dire all'amico e socio, in un sodalizio che è durato oltre 50 anni
Wall Street dice addio ad uno dei personaggi più influenti, Charles Munger. Lo storico vicepresidente di Berkshire Hathaway, la holding presieduta da Warren Buffett di cui è stato braccio destro, è morto all’età di 99 anni in California, dove risiedeva.
Con Buffet un sodalizio lungo oltre mezzo secolo
Munger, a cui Forbes ha attribuito un patrimonio personale di 2,6 miliardi di dollari, è stato considerato l'investitore che aiutò proprio Buffett a creare il suo impero finanziario, uno tra i più potenti d'America. I due sono stati amici e soci per oltre 50 anni, protagonisti di uno dei conglomerati maggiormente influenti a Wall Street. Oltre ad essere stato proprietario del gigante assicurativo Geico e della compagnia ferroviaria Burlington Northern Santa Fe, ha avuto quote in Coca Cola, American Express, Ibm e Wells Fargo.
I “mungerismi”
Era diventato celebre anche per la sua arguzia, a tal punto che nell'ambito finanziario si parlava di "mungerismi" per indicare alcune considerazioni particolarmente brillanti. "L'invidia è un peccato davvero stupido perché è l'unico che non ti fa divertire neanche un po'", amava sostenere. "L'etica del non mentire a sé stessi è una delle cose migliori che uno possa avere. E' potente perché molto rara", è stata un’altra delle sue massime. Con Buffett, come riferito dallo stesso magnate, non c’è mai stato un litigio. D’altronde lo stesso Munger era solito riferire al partner in affari: "Ripensaci per bene e vedrai che concorderai con me, perché tu sei intelligente, mentre io ho ragione".