Secondo quanto ipotizzato nel provvedimento, la società irlandese “farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell'offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio - online e offline - e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi”. La compagnia replica: su siti agenzie prezzi più alti fino al 200%
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento per possibile abuso di posizione dominante di natura escludente da parte di Ryanair DAC. Secondo quanto ipotizzato nel provvedimento, avviato a seguito di varie segnalazioni ricevute a partire dallo scorso mese di maggio, Ryanair - , primo operatore nel trasporto aereo di linea passeggeri nei voli nazionali e da e per l’Italia - "farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio - online e offline - e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi".
La posizione dell'Antitrust
Per l'Antitrust, in particolare, Ryanair "da un lato sembra ostacolare l’acquisto - da parte delle agenzie - dei biglietti aerei direttamente dal proprio sito, dall’altro consente l’acquisto degli stessi alle sole agenzie tradizionali tramite piattaforma GDS a condizioni che risulterebbero di gran lunga peggiorative in termini di prezzo, di ampiezza dell’offerta e di gestione post vendita del biglietto". "La condotta di Ryanair, volta a limitare alle agenzie di viaggio la vendita dei biglietti aerei - che in genere sono il primo acquisto effettuato nell’organizzazione di una vacanza e che rappresentano il 'punto di accesso' per la vendita di ulteriori servizi - avrebbe - si legge nella nota dell'Antitrust - effetti non solo sulle agenzie ma anche sui consumatori finali: si determinerebbero infatti condizioni peggiorative sotto il profilo quantitativo e qualitativo e ingiustificate difficoltà nella gestione della prenotazione".
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La compagnia, da parte sua, commenta che l'indagine dell'Antritrust "chiarirà ai passeggeri di prenotare direttamente su Ryanair.com per ottenere le tariffe più basse". "In questo modo - si legge in una nota - potremo quindi comunicare direttamente con loro per garantire che effettuino le necessarie dichiarazioni di sicurezza e siano informati di tutti i protocolli di sicurezza e regolamenti, come previsto dalla legge". "Siamo tuttavia sorpresi - prosegue il comunicato - che l'Antitrust non abbia mostrato interesse per il fatto che i prezzi dei voli Ryanair e dei servizi opzionali sui siti delle agenzie di viaggio online spesso superano i prezzi di Ryanair.com fino al 200%".
Il commento di Assoutenti
Per Assoutenti l'Autorità deve estendere le indagini alle tariffe praticate dalla compagnia e a tutte le pratiche messe in atto dal vettore per aumentare i propri profitti. "Riteniamo utile accertare se Ryanair abusa della propria posizione per danneggiare le agenzie di viaggio ma al tempo stesso chiediamo di ampliare l'azione dell'Antitrust attraverso una verifica di tutte le pratiche messe in atto dalla compagnia aerea soprattutto sul fronte delle tariffe al pubblico - ha spiegato il vicepresidente Gabriele Melluso - E' necessario capire se algoritmi e politiche tariffarie tese ad aumentare i profitti dell'operatore siano tutte legittime e sanzionare qualsiasi comportamento scorretto a danno degli utenti".
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L'Unione Nazionale Consumatori
La decisione dell'Autorità Antitrust di avviare un'istruttoria nei confronti di Ryanair per possibile abuso di posizione dominante, è una "ottima notizia e un primo punto a favore dei consumatori. Speriamo si faccia presto luce su questa questione" afferma Massimiliano Dona, Presidente di Unione Nazionale Consumatori. "Ora, però - aggiunge - auspichiamo che l'Antitrust consideri anche il nostro esposto che chiede di accertare se vi sia abuso di posizione dominante nell'alzare i prezzi su alcune tratte attraverso gli algoritmi e se questa estate vi sia stata una violazione del decreto legge 10 agosto 2023, n. 104 che vieta, verso le isole, a determinate condizioni, la fissazione dinamica delle tariffe".