Gli esperti di SOStariffe.it hanno analizzato quali sono i punti di forza e quanto può far risparmiare una tariffa in cui il costo della componente energia rimane costante per il periodo di tempo indicato nel contratto
Con il ritorno a una stabilità dei costi di luce e gas, i fornitori di energia stanno riproponendo le tariffe a prezzo fisso. Gli esperti di SOStariffe.it hanno analizzato quali sono i punti di forza di queste offerte e quanto conviene sottoscriverle
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Ma come funziona questo tipo di offerta? Nelle tariffe a prezzo fisso il costo della componente energia rimane costante per il periodo di tempo indicato nel contratto, di solito tra i 12 e i 36 mesi. Il prezzo utilizzato per il calcolo della bolletta, quindi, non varia per tutta la durata contrattuale, indipendentemente dall’andamento del prezzo di mercato
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Nelle tariffe a prezzo indicizzato, invece, il costo della componente energia varia mensilmente sulla base dell’andamento dell’indice a cui è agganciato (nella maggior parte dei casi si tratta del PUN per l’energia elettrica e del PSV per il gas). In genere, le tariffe indicizzate prevedono un leggero sovrapprezzo rispetto al valore dell’indice di riferimento
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In pratica, se ad agosto 2023 si dovesse sottoscrivere una tariffa a prezzo bloccato per 12 mesi, in bolletta il costo per la luce e il gas resterebbe invariato fino a luglio 2024, anche se il prezzo delle materie prime dovesse salire o scendere
La convenienza dell’offerta a prezzo fisso sta nella tutela del cliente da possibili rialzi dei costi. In previsione di un aumento delle tariffe, può essere una soluzione per risparmiare. Ma, al contrario, se il costo all’ingrosso della luce e del gas dovesse scendere si rischierebbe di pagare le bollette a un prezzo più alto rispetto a quello di mercato
A luglio 2023 le offerte a prezzo fisso della luce più convenienti sono in linea con quelle indicizzate: il prezzo fisso migliore è di 0,17 €/kWh contro i 0,14 €/kWh delle offerte indicizzate. Per il gas la situazione è abbastanza diversa: la migliore tariffa a prezzo fisso ha un costo di 0,70 €/Smc, mentre la migliore offerta a prezzo variabile costa 0,39 €/Smc
Per valutare la convenienza di un’offerta bisogna quindi tenere conto del possibile andamento futuro dei prezzi e del costo praticato dai fornitori. Per esempio, in periodo estivo l’offerta del gas sembrerebbe essere più conveniente a prezzo variabile, ma il costo fisso potrebbe prevenire l’aumento delle tariffe nel periodo autunnale e invernale
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