Eni e Var Energi acquisiscono Neptune Energy Group Limited

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Si tratta di una società indipendente leader nell'esplorazione e produzione, con attività a basse emissioni e focalizzate sul gas in Europa occidentale, Nord Africa, Indonesia e Australia. “L'operazione aggiungerà circa 4 miliardi di metri cubi di gas da destinare ai consumatori europei", ha detto l'ad di Eni, Claudio Descalzi

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Eni e Var Energi acquisiscono Neptune Energy Group Limited, società indipendente leader nell'esplorazione e produzione, con attività a basse emissioni e focalizzate sul gas in Europa occidentale, Nord Africa, Indonesia e Australia.

L'acquisto di Neptune

Lo rende noto Eni ricordando che Neptune ha un portafoglio globale di asset prevalentemente a gas e attività in Europa occidentale, Nord Africa, Indonesia e Australia. Eni acquisirà l'intero portafoglio di Neptune con esclusione delle attività in Germania e in Norvegia. Var è una società quotata alla Borsa di Oslo e detenuta al 63% da Eni. Le attività in Germania, prosegue la nota, saranno scorporate dal perimetro prima dell'operazione, mentre le attività in Norvegia saranno acquisite da Var direttamente da Neptune ai sensi di uno share purchase agreement separato. L'acquisizione Var si perfezionerà immediatamente prima dell'acquisizione Eni, e i proventi derivanti dalla vendita del Neptune Norway Business rimarranno nel Neptune Global Business, acquisito da Eni. Secondo i termini concordati, Neptune Global Business avrà un enterprise value pari a 2,6 miliardi di dollari, mentre quello di Neptune Norway Business sarà di circa 2,3 miliardi. Al 31 dicembre 2022, il debito netto del Neptune Global Business (pro-forma per la vendita del Neptune Norway Business) era pari a circa 0,5 miliardi di dollari. Il corrispettivo netto finale per le operazioni di Eni e Var sarà pagato in contanti al momento del loro completamento. L'acquisizione Eni sarà finanziata attraverso la liquidità disponibile.

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Gli obiettivi

L'operazione, spiega la nota, rappresenta "un'opportunità eccezionale per Eni, consentendole di integrare le proprie attività in aree geografiche chiave, di sostenere l'obiettivo del 60% di produzione di gas naturale e di raggiungere un livello di zero emissioni nette (Scope 1+2) nel business Upstream entro il 2030. L'operazione è in linea con la strategia di Eni di fornire alla società energia accessibile, sicura e a basse emissioni, per la quale il gas naturale rimane una fonte importante". L'acquisizione di Neptune "è coerente con il framework operativo e finanziario di Eni e con gli obiettivi definiti nel Piano 2023-2026, consentendo di incrementare gli utili e i flussi di cassa, nonché di creare valore addizionale per gli azionisti".

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“Attraverso questa operazione Eni acquisisce un portafoglio di elevata qualità e a bassa intensità carbonica, con un'eccezionale complementarità a livello strategico e operativo – ha detto l'ad di Eni, Claudio Descalzi – Riteniamo che il gas sia una fonte energetica ponte cruciale per la transizione energetica globale, e siamo impegnati ad aumentare la nostra quota di produzione di gas naturale al 60% entro il 2030". L'acquisizione con Var di Neptune "contribuirà al nostro portafoglio prevalentemente con risorse gas. L'operazione aggiungerà circa 4 miliardi di metri cubi di gas da destinare ai consumatori europei", ha concluso Descalzi.

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