Caso Eurovita, possibile accordo a breve ma una soluzione è prevista a settembre
EconomiaLa conferma è arrivata dal presidente dell'Ivass, l'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, Luigi Federico Signorini oltre che dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che aveva disposto il commissariamento della compagnia, finita in amministrazione straordinaria e a cui sono stati bloccati i riscatti delle polizze
Sarebbe ormai solo una questione di giorni per arrivare ad una soluzione definitiva sul caso “Eurovita”, compagnia finita in amministrazione straordinaria e a cui sono stati bloccati i riscatti delle polizze. Con conseguenti difficoltà per migliaia di risparmiatori che sono in attesa, adesso, di una schiarita. Un possibile accordo potrebbe arrivare prima della fine di giugno, finestra nella quale terminerà il blocco dei riscatti. In realtà, anche considerando i tempi tecnici e autorizzativi, una risoluzione definitiva non dovrebbe essere trovata prima di settembre.
A breve previsto un incontro tra le parti
La conferma è arrivata, nelle scorse ore, dal presidente dell'Ivass, l'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, Luigi Federico Signorini nel corso della relazione annuale dell’autorità oltre che dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che aveva disposto il commissariamento di “Eurovita”. Ottimismo è trapelato anche da parte del commissario straordinario, Alessandro Santoliquido, secondo cui "c'è ancora un nodo importante da sciogliere". In quest’ottica tutte le parti in campo, assicurazioni e banche, sono state invitate a manifestare "buona volontà" in un incontro che svolgerà a breve.
Una questione normativa europea e nazionale
Secondo Signorini anche per “Eurovita”, il cui caso è stato definito “patologico”, le difficoltà sono nate a causa dell'aumento dei tassi, emerse poi in seguito ad un'ispezione di vigilanza portata avanti circa un anno fa cui l'azionista non ha dato "tempestivo seguito". Ma di mezzo, ha confermato il presidente di Ivass, c’è anche una questione normativa europea e nazionale. “Sarebbe opportuno valorizzare il ruolo più propriamente assicurativo della polizza rispetto a quello, accentuatosi negli ultimi anni, di un surrogato degli investimenti puramente finanziari", ha riferito Signorini. Nel caso in cui, ha sottolineato, si detengano polizze a scadenza, la minusvalenza può essere riassorbita. Ma "se le polizze consentono riscatti anticipati a valori predeterminati, si pone il problema di garantire congruità tra la liquidità dell'attivo e del passivo”, ha concluso. Oltre che “di coprire il rischio economico-finanziario connesso con il rendimento promesso agli assicurati" per la durata del contratto.