Fra i fondatori di Alleanza nazionale, dal 1994 è stato eletto per cinque legislature consecutive alla Camera dei deputati. Fino a ottobre 2022 è stato alla guida del Copasir
Adolfo Urso è il nuovo ministro dello dello Sviluppo Economico del governo Meloni. Esponente di Fratelli d’Italia, dal 2021 ha ricoperto il ruolo di presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir). È stato rieletto con FdI con le ultime elezioni (LO SPECIALE DI SKY TG24).
Dal Fronte della Gioventù ai governi Berlusconi
Nato a Padova il 12 luglio 1957, si è laureato in sociologia. È giornalista professionista: è stato vice-direttore del quotidiano Roma e caporedattore de L’Italia settimanale. Ha inoltre collaborato con il Secolo d’Italia. La sua carriera politica inizia con la militanza nel Fronte della Gioventù. Urso è inoltre fra i fondatori di Alleanza nazionale. Dal 1994 è stato eletto per cinque legislature consecutive alla Camera dei deputati. Nel corso del IV governo Berlusconi ha ricoperto il ruolo di sottosegretario di Stato allo Sviluppo economico (dal 12 maggio 2008 al 30 giugno 2009) e di viceministro dello Sviluppo economico (dal 30 giugno 2009 al 17 novembre 2010).
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Fratelli d’Italia e la guida del Copasir
Nel 2018 è stato eletto al Senato con Fratelli d’Italia ed è stato rieletto alle elezioni del 25 settembre 2022 (I RISULTATI). Ha fatto parte della Terza Commissione permanente su Affari esteri e immigrazione dal 21 giugno 2018 al 12 ottobre 2022 e, in precedenza, della Commissione speciale per l’esame degli atti urgenti presentati dal governo, nel 2018. Dal 9 giugno 2021 al 12 ottobre 2022, dopo esserne stato prima membro e poi vicepresidente, ha svolto il ruolo di presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, il Copasir. Ha sostituito il leghista Raffaele Volpi, assente alla votazione per la sua elezione. Nel 2007 è stato fra i fondatori di Farefuturo, una fondazione senza scopo di lucro che – si legge sul sito della stessa - promuove “la cultura delle libertà e dei valori dell’Occidente nel quadro di una rinnovata idea d’Europa”. Ne è il presidente.