All'evento romano, il presidente della Confederazione ha lanciato un appello contro la "persistente carenza di personale" nel settore terziario. E ha aggiunto: "Pil a livelli pre-Covid ma consumi distrutti da inflazione". Il ministro delle Imprese e del Made in Italy: "Problema dell'Italia sono i 3 milioni di giovani che non studiano e non lavorano. Devono sposarsi e procreare. Reddito di cittadinanza? Un danno al Paese"
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Si è tenuta oggi, mercoledì 7 giugno, all'Auditorium Conciliazione di Roma, l’Assemblea generale di Confcommercio-Imprese per l’Italia. I lavori sono iniziati intorno alle 10.50. Ha preso la parola per primo il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, che ha subito parlato della “persistente carenza di personale” che caratterizza "il terziario di mercato": nel turismo e nel commercio, “mancano, ad esempio, rispetto al 2022, circa 480 mila lavoratori”, soprattutto “per la mancanza di competenze”. Necessario quindi intervenire per colmare “la distanza tra formazione ed esigenze delle imprese, così come per programmare adeguati flussi di lavoratori immigrati". Bene il livello del Pil, “superiore del 2,5% rispetto al quarto trimestre 2019”. Ma, avverte Sangalli, “restano ancora indietro i consumi" - nel 2022 sotto di circa 20 miliardi di euro rispetto al 2019 – a causa di “quell'inflazione che continua a mordere, che erode il potere d'acquisto". A chiudere l’Assemblea, invece, è stato l’intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha sottolineato come le "tematiche" poste da Confcommercio siano "esattamente" quelle che il governo ha messo in cima alle sue priorità: per il ministro tra l'esecutivo e le imprese "si è creata una sintonia perfetta". Quello a cui punta il governo, ha continuato, è "trasformare l'Italia nel paese del fare, nel paese più competitivo dell'economia occidentale".
Urso: "Italia cresce più della media dell'Eurozona"
Urso ha quindi voluto rivendicare i risultati “incoraggianti” del suo esecutivo. “Ancora prima che giungessimo al governo – ha detto - le previsioni per l'Italia erano estremamente negative: con il governo Meloni, si diceva, l'Italia sarebbe stata isolata e gli investitori sarebbero fuggiti, la borsa crollata e lo spread cresciuto". Invece, forte anche delle stime Ocse in rialzo per il futuro dell’economia italiana, “è accaduto esattamente il contrario: l'Italia non è stata isolata ma è un faro nel G7, nell'Ue e degli organismi internazionali. I dati ci dicono che gli investimenti sono in aumento: ogni giorno ricevo delegazioni di imprenditori”. Il ministro ha messo anche in luce come il nostro Paese stia crescendo “più della media dell'Eurozona, dell'Ocse, di Francia e Giappone, il doppio degli Stati Uniti e più della Germania che purtroppo è in recessione".
Urso: "I giovani devono lavorare, sposarsi e procreare"
Secondo Urso, “il problema vero” dell’Italia sono i “tre milioni di giovani che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro”. Problema che il governo ha affrontato “in maniera pragmatica e responsabile” disincentivando il reddito di cittadinanza: “si erano rassegnati a vivere marginalmente la propria esistenza senza essere in condizione di mettere famiglia e procreare perché lo Stato pensava comunque a dargli un sussidio a vita”. Quei tre milioni di giovani, ha aggiunto Urso, vanno incentivati a lavorare e a “sposarsi e procreare".
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Mattarella: “Collaborazione imprese-istituzioni come base ripresa. Pnrr per sviluppo solido e omogeneo”
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio all’Assemblea. "Il commercio, il turismo, i servizi, i trasporti sono comparti che contribuiscono significativamente alla realizzazione di uno sviluppo equilibrato, sostenibile e inclusivo a vantaggio di una società più coesa e delle generazioni presenti e future", ha osservato. Poi ha sottolineato l’importanza della “cooperazione tra gli attori della nostra economia” come base “rilevante” per la ripresa economica. “La sinergia tra imprese, istituzioni nazionali ed europee ha saputo contrastare gli effetti recessivi causati dalla pandemia sanitaria e le conseguenze dell'aggressione della Federazione Russa ai danni dell'Ucraina", ha aggiunto. In un passaggio del suo messaggio ha menzionato i “drammatici eventi alluvionali” che hanno messo in ginocchio “l'Emilia-Romagna e i territori della Toscana e delle Marche”, mettendo “nuovamente in luce quanto sia prezioso il contributo di ogni componente del sistema economico e istituzionale per il rilancio delle aree che versano in condizioni di difficoltà". La collaborazione, ha concluso, è “resa ancor più efficace con l'utilizzo delle risorse” del Pnrr, “per dar vita a uno sviluppo solido e omogeneo nel territorio nazionale".
Presenti diversi ministri
Sono diversi i ministri che erano presenti all’Assemblea, oltre a Urso: Anna Maria Bernini (Università e ricerca), Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento), Daniela Garnero Santanchè (Turismo), Giuseppe Valditara (Istruzione), Paolo Zangrillo (Pubblica amministrazione). In sala anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente del Cnel Renato Brunetta, il presidente di Arera Stefano Besseghini, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, l’amministratore delegato di Enit Ivana Jelinic.