Rischio default Usa, cos’è il tetto del debito pubblico e cosa succede se si sfora
C’è tempo fino al primo giugno per innalzare o sospendere il valore, il cui superamento provocherebbe panico sui mercati finanziari e pericoli per la stabilità economica degli Stati Uniti. Secondo la segretaria del Tesoro, Janet Yellen, anche senza arrivare al fallimento, le conseguenze economiche sarebbero piuttosto gravi
L'America comincia a tremare nello sprint finale per evitare un "catastrofico default" dall'inizio di giugno, come profetizzato dalla segretaria al tesoro, Janet Yellen, nel caso non si alzi o non si sospenda il tetto al debito. Una data che potrebbe scatenare un vero terremoto e che costerebbe - secondo la Casa Bianca - 8 milioni di posti di lavoro, drastici tagli alla spesa pubblica e perturbazioni finanziarie globali, dato che finora il mondo ha considerato il debito pubblico Usa l'asset sicuro per eccellenza
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Yellen, in Giappone per una riunione dei ministri finanziari del G7, ha sottolineato che "anche senza arrivare al default, il rischio politico 'calcolato' sul tetto del debito può comportare costi economici gravi" e ha avvertito che se gli Stati Uniti non riescono a soddisfare ai loro obblighi finanziari, sarebbe una "catastrofe economica e finanziaria"
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L'sos di Yellen piove su un Congresso americano dove democratici e repubblicani non riescono a mettersi d'accordo sull'innalzamento del tetto del deficit, mentre si avvicina la scadenza oltre la quale l'America andrebbe in default e non potrebbe pagare i suoi creditori per l'estate. Trump intanto ha addirittura invitato i parlamentari repubblicani a causare il default: "I repubblicani dovrebbero provocare il default sul debito se non ottengono tagli alla spesa", ha detto il tycoon
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"Come abbiamo già sperimentato nel 2011 - ha dichiarato ancora la ministra del Tesoro Usa dal Giappone -, anche la semplice minaccia di defaut può condurre a un declassamento del nostro rating finanziario e a un indebolimento della fiducia dei consumatori" con un innalzamento dei tassi di interesse sui crediti
Il tetto del debito Usa viene fissato dal Congresso Usa (che riunisce Camera e Senato). Sforare questa soglia provoca – appunto – il default, cioè un fallimento. In passato, come ricorda QuotidianoNazionale, il Congresso ha già mutato la soglia del debito: lo ha alzato o sospeso circa 80 volte a partire dal 1960. Sotto la presidenza Trump è successo tre volte e sono stati aggiunti 8mila miliardi al deficit
Nel 2021 il tetto del debito è stato fissato dal Congresso Usa a 31.400 miliardi di dollari. In caso di sforamento verrebbe minacciato lo status del mercato dei bond come rifugio sicuro e lo status del dollaro Usa come valuta di riserva del mondo
I repubblicani hanno di recente acconsentito a un innalzamento del tetto di 1500 miliardi, ma a una condizione: che venga concesso un taglio di 4500 miliardi di dollari in dieci anni. In questo modo, continua QuotidianoNazionale, verrebbero colpiti i progetti del presidente Usa attuale in numerosi settori. Per approvare l’innalzamento c’è appunto tempo fino al primo giugno
Biden ha ipotizzato di invocare il 14esimo emendamento della Costituzione, che gli consentirebbe di ignorare il tetto del debito e continuare a versare denaro nelle casse dello stato. Ma la segretaria del Tesoro non è d’accordo e considera il piano “non solo discutibile da un punto di vista legale, ma anche poco efficace"
Intanto il presidente si prepara a un nuovo incontro con Kevin McCarthy (repubblicano, speaker alla Camera dei Rappresentanti) e gli altri leader sperando di superare l'empasse in questo modo: prima un accordo sul tetto del debito e poi una discussione sui tagli alla spesa
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