Istat, cala produzione industriale a marzo: -3,2% su base annua

Economia

Quasi tutti i principali settori di attività decrescono sia su base mensile sia in termini annui con l'eccezione i beni strumentali

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Marzo vede la terza flessione consecutiva della produzione industriale, con una riduzione dello 0,6% dell'indice destagionalizzato rispetto a febbraio, nei dati Istat. Rispetto all'anno precedente c'è un calo dello 3,2% e anche il primo trimestre risulta "in lieve calo", dello 0,1%, rispetto ai tre mesi precedenti. Quasi tutti i principali settori di attività decrescono sia su base mensile sia in termini annui con l'eccezione i beni strumentali. È "ampia la caduta dell'energia rispetto all'anno precedente" (-11,2%). Tra i settori di attività economica in crescita spicca la fabbricazione di mezzi di trasporto (+12,4% su anno).

Codacons: "Un crollo verticale"

 

"Crollo verticale per l'industria italiana, con la produzione che a marzo segna un calo del -0,6% rispetto al mese precedente, e del -3,2% su base annua". Lo afferma il Codacons, commentando in una nota i dati forniti dall'Istat.   "A marzo la produzione registra il terzo calo consecutivo, un dato che oramai non è più solo un segnale allarmante, ma una prova tangibile delle difficoltà che interessano il comparto industriale", spiega il presidente Carlo Rienzi. "Preoccupano in particolare i beni di consumo che registrano una discesa senza freni, con una contrazione del -4,7% su base annua, un dato su cui incide in modo evidente l'emergenza prezzi che attanaglia da mesi il nostro paese", continua Rienzi che indica come "a pesare come un macigno sull'industria italiana" sia proprio l'inflazione. Per questo il Codacons chiede di intervenire sui prezzi al dettaglio, nella convinzione che "solo calmierando i listini sarà possibile tutelare la capacità di acquisto delle famiglie, sostenere i consumi e aiutare industria, commercio ed economia". 

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