Crisi energetica, sconti bollette in scadenza a fine marzo

Economia
Simone Spina

Simone Spina

Il governo ha promesso nuovi aiuti. La proroga dipenderà dai costi di gas e luce ma anche dai soldi a disposizione. Per i primi tre mesi del 2023 sono stati stanziati 21 miliardi. Dai contributi alle aziende a quelli per le famiglie, vediamo quali sono i sostegni in vigore

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Ci saranno nuovi aiuti contro il caro energia. L’ha promesso il governo, perché quelli attuali scadono a fine marzo. Non si sa quali di questi sostegni ci sarà ancora in primavera, né la loro entità e, quindi, quanti soldi pubblici serviranno. I bonus in vigore costano 21 miliardi per tre mesi e quello su benzina e diesel - com'è noto - non c'è più da gennaio.

Luce e gas, rincari alleggeriti

Vediamo allora cosa potrebbe ancora esserci, o scomparire, da aprile, ricordando che molto dipenderà dai costi di gas e luce e che nel 2022 sono stati stanziati quasi 68 miliardi per calmierare il caro energia. Partiamo dai cosiddetti oneri di sistema, cioè una serie di voci non legate direttamente ai consumi che non si pagano (o sono stati ridotti) in bolletta e che, insieme, alla riduzione dell’Iva sul gas vale più di 5,5 miliardi.

Bonus sociale rafforzato

Questa misura è per tutti, mentre solo per le famiglie con un Isee fino a 15mila euro (o con gravi problemi di salute) c’è il bonus sociale, che permette a quasi 6 milioni di nuclei (più di un quarto del totale) di azzerare i rincari. Non è detto che tutti i potenziali beneficiari abbiano presentato i documenti sulla propria situazione economica per l'agevolazione, per cui lo Stato forse spenderà meno di quanto messo a bilancio (2,5 miliardi da gennaio per potenziare questo sconto).

Aiuti alle imprese per oltre 9 miliardi

Più corposi gli aiuti alle imprese: in totale valgono 9,8 miliardi, sia per le grandi aziende che utilizzano molta energia, sia per le piccole attività. Si tratta di un rimborso fiscale: lo Stato, in pratica, ridà dal 35 al 45 per cento dei costi energetici aggiuntivi rispetto al 2019, rinunciando a una parte delle imposte. Ci sono, infine, bonus sui carburanti per i camionisti, gli agricoltori e contributi per le spese di elettricità e gas degli enti pubblici.

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