Liquidazione IVA mensile o trimestrale, le scadenze e il calcolo per il versamento

Economia

Il versamento dell'imposta, di norma a cadenza mensile, può essere trimestrale al di sopra di una determinata soglia di fatturato e per certe categorie. Tutte le regole per non incorrere in errore

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Con liquidazione IVA si intende l'operazione che i soggetti titolari dell'omonima partita devono effettuare per determinare il debito di imposta da versare allo Stato o il credito di imposta, che invece viene riportato al periodo successivo.

Tale operazione può essere compiuta mensilmente o ogni tre mesi, con i soggetti passivi IVA che possono scegliere in avvio della loro attività la periodicità della liquidazione dell'imposta a seconda dei fatturati ma anche della categoria a cui appartengono le aziende.

Generalmente il versamento dell'IVA è a cadenza mensile, ma non mancano alcune eccezioni, che possono richiedere di calcolare il debito o il credito di imposta ogni tre mesi. In primis ciò vale per i contribuenti con un volume d'affari non superiore ai 400mila euro nell'anno precedente, per coloro che operano nel settore delle attività di prestazioni e servizi, e non superiore ai 700mila euro per le altre attività. I contribuenti appartenenti a questa categoria dovranno aggiungere alla loro liquidazione anche l'1% di interessi.

A questi si aggiungono i cosiddetti contribuenti trimestrali speciali, categorie che possono compiere la liquidazione IVA ogni tre mesi a prescindere dal fatturato dell'anno precedente. Essi sono i titolari di distributori di carburanti, gli autotrasportatori di merci per conto terzi, gli esercenti di attività di servizi al pubblico e gli esercenti di arti e professioni sanitarie. Per questo tipo di attività non è prevista l'aggiunta degli interessi.

Le scadenze per i versamenti

I contribuenti che effettuano mensilmente la liquidazione IVA devono versare necessariamente entro il 16 del mese successivo. I contribuenti trimestrali invece devono rispettare le scadenze del 16 maggio (primo trimestre), 20 agosto (secondo trimestre) e 16 novembre (terzo trimestre).

Per quanto riguarda il conguaglio degli ultimi tre mesi dell'anno, essi possono decidere se versare entro il 16 marzo dell'anno successivo (16 febbraio per i contribuenti trimestrali speciali) oppure optare per un'ulteriore dilazione dei termini, versando l'IVA insieme alle altre imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi.

Ad ogni tipo di liquidazione corrispondono due diversi codici tributo del modello F24. Per quanto riguarda i versamenti mensili il codice è composto da 60 più il numero del mese cui si fa riferimento (ad esempio 6001 per gennaio). Per quelli trimestrali invece il codice è 603 seguito dal trimestre cui si fa riferimento (6032 per aprile, maggio, giugno).

Il versamento della liquidazione IVA può essere presentato solamente online tramite i canali dell'Agenzia delle Entrate.

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