Inflazione, guerra, energia, crescita: come è andata l'economia nel 2022, in sei grafici

Economia

Lorenzo Borga

L'economia globale nel 2022 ha continuato a crescere, ma l'inflazione e la crisi energetica hanno ridimensionato le ambizioni iniziali. I costi energetici sono saliti alle stelle, e i prezzi hanno raggiunto i record degli anni '80. Ma su rinnovabili e crescita italiana arrivano notizie positive. GUARDA IL VIDEO

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Il 2022 è stato un anno che sarà ricordato nei manuali di economia e di storia. Prima di tutto per l'invasione russa in Ucraina, che ha sconvolto un sistema economico che ancora doveva stabilizzarsi dalla pandemia.

L'economia globale rallenta, la Russia va in recessione

Nelle sue ultime previsioni economiche precedenti al conflitto, il Fondo Monetario Internazionale stimava una crescita globale del 4,4 per cento, con gli Usa capofila a +4 seguiti a ruota dall'Eurozona +3,9. Il conflitto ha sconvolto lo scenario, e ad aprile lo stesso Fmi ha rivisto al ribasso le proprie previsioni, di quasi un punto per l'economia globale e l'area Euro, e più di dieci per la Russia, in recessione per le sanzioni internazionali. Nell'ultimo outlook di ottobre, l'Fmi ha registrato una forte frenata per l'economia americana rispetto alle attese di inizio anno, così come per quella tedesca.

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Tutt'altra storia però per la Federazione Russa, che dovrebbe subire un calo del Pil di oltre 3 punti nel 2022, e probabilmente altrettanti nei prossimi dodici mesi. Dopo un primo periodo in cui ha beneficiato degli alti prezzi dell'energia, tra la sostituzione dei contratti di gas da parte dell'Unione Europea e il price cap sul petrolio lo stesso governo russo ha ammesso i primi effetti nefasti sull'economia, con un rapporto deficit/Pil più alto delle previsioni nel 2023.

"La peggior crisi energetica di sempre"

Così l'ha definita l'Agenzia Internazionale dell'Energia, perfino più grave di quelle petrolifere registratesi negli anni '70. L'Italia è tra i paesi che ha subito le peggiori conseguenze, vista l'elevata dipendenza dall'estero per le forniture di idrocarburi.

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La "bolletta nazionale" - calcolata come differenza tra l'import e l'export di energia - del nostro paese ha superato ormai i 100 miliardi di euro, più che raddoppiando rispetto al 2021 sebbene Istat non abbia ancora pubblicato i dati relativi agli ultimi due mesi dell'anno.

 

Per come viene calcolato il Pil nazionale, questo esborso ha causato la perdita di diversi punti di potenziale crescita oltre a portare in deficit la bilancia commerciale italiana contraddistinta invece negli ultimi anni dalla prevalenza dell'export.

Inflazione ai massimi dagli anni '80

La sorpresa economica del 2022 è stata l'inflazione che, già in risalita nella seconda metà del 2021, ha raggiunto livelli che quasi nessuno aveva previsto. Le stesse banche centrali - Fed e Bce in testa - avevano scommesso su un rialzo dei prezzi "temporaneo", dovuto a difficoltà della produzione e della logistica a rispondere all'accelerazione di ordini e acquisti dovuta alle riaperture post-Covid. In realtà l'inflazione è arrivata ai massimi dagli anni '80, superando uno dopo l'altra le previsioni.

inflazione

La reazione delle banche centrali

I banchieri centrali sono dunque stati costretti a correre ai ripari, rialzando i tassi di interesse. Così facendo hanno aumentato il costo dei prestiti per aziende e famiglie e indotto un rallentamento del ciclo economico, e dunque - si spera - anche dei prezzi. Nel corso dell'anno, in Italia come negli Usa, i tassi di interesse dei mutui sono triplicati.

tassi

Il 2022 sarà un anno che sarà ricordato, con la Fed guidata da Jerome Powell che ha portato avanti il più rapido rialzo dei tassi di sempre e la Bce che ha riportato il costo del denaro a livelli che non si vedevano da fine 2008. E non a caso i mercati finanziari, dopo due anni sulle ali dell'entusiasmo, hanno segnato le peggiori performance proprio dalla crisi di Lehman Brothers. Non sembra però ancora finita: Christine Lagarde ha avvisato che seguiranno "altri rialzi" finché l'inflazione non tornerà sotto controllo.

Ci sono anche (poche) buone notizie

La crisi energetica ha indotto gli investimenti sulle fonti rinnovabili a un'accelerazione senza precedenti secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia. Le previsioni di nuova capacità installata sono migliorate in un solo anno di circa il 30 per cento.

 

L'elettricità generata da sole e vento raddoppierà nei prossimi cinque anni, e la capacità installata di pannelli solari dovrebbe superare quella delle centrali a carbone entro il 2027. L'era dei combustibili fossili sembra sempre più segnata.

rinnovabili

Sorpresa Italia

L'economia italiana è continuata a crescere, nonostante il rialzo record dei prezzi e la guerra in Ucraina. Dopo un primo momento in cui pareva che nella seconda metà dell'anno il nostro paese dovesse subire una recessione, nel corso dei mesi il sistema manifatturiero italiano ha retto il colpo continuando a crescere a un buon ritmo. Tanto da registrare la miglior produzione industriale tra le grandi economie europee dall'inizio dell'anno.

Produzione industriale

Un risultato sorprendente, tenuto conto che già nel 2021 l'economia italiana era cresciuta più della media europea e che il settore industriale negli ultimi mesi dell'anno ha risparmiato fino a un quarto di gas rispetto al solito, per far fronte al caro prezzi.

 

Notizie positive per il 2023, che invece secondo gli analisti si appresta a far ripiombare l'Eurozona e l'Italia in recessione, per la terza volta dall'inizio del Millennio.

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