Pnrr, Corte dei Conti: ritardi sul piano per i nuovi asili nido, 4,6 miliardi a rischio

Economia

Lorenzo Borga

Secondo i magistrati contabili sull'investimento da oltre 4,6 miliardi di euro per asili nido e scuole dell'infanzia gravano ritardi e criticità che mettono a rischio il progetto. LO SKYWALL

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L'investimento sugli asili nido e le scuole dell'infanzia è uno dei più importanti previsti dal Pnrr italiano, ma potrebbe non andare a buon fine. La Corte dei Conti in una delibera ha infatti riscontrato il "mancato rispetto dell’obiettivo intermedio nazionale [...] evidenziando il rischio che il ritardo accumulatosi pregiudichi l’obiettivo intermedio europeo di aggiudicazione dei lavori, da raggiungersi entro il secondo trimestre 2023". Uno scenario che causerebbe frizioni con la Commissione europea e la potenziale perdita dei finanziamenti del Recovery Fund.

 

Il piano asili nido poggia infatti su 4,6 miliardi di euro finanziati dall'Europa, a cui si aggiungono circa 100 milioni messi dall'Italia, per aggiungere oltre 264mila nuovi posti all'offerta di asili nido. Il nostro paese garantisce oggi solo al 26,9 per cento dei bambini sotto i 3 anni un posto, a differenza del target europeo del 33 per cento previsto nel 2010.

piano asili

Ritardo di oltre 4 mesi

I magistrati contabili hanno messo nero su bianco i ritardi dell'amministrazione pubblica, da imputare sia ai comuni (che al Sud hanno presentato pochi progetti), responsabili della costruzione dei nuovi asili, sia al Ministero dell'Istruzione, a cui fa capo l'obiettivo del Pnrr. La graduatoria dei progetti comunali ammessi sarebbe dovuta arrivare entro il 31 marzo, ma in realtà - rinvio dopo rinvio - è stata pubblicata solo l'8 settembre.

timeline

La Corte dei Conti scrive infatti che "è stato rilevato un ritardo di 4 mesi e mezzo che ha determinato uno slittamento in avanti delle fasi" di progettazione e aggiudicazione delle gare per le imprese costruttrici, che ora "presentano delle scadenze molto ravvicinate con la milestone europea del 30 giugno 2023 di
aggiudicazione dei lavori con il rischio di pregiudicarne il raggiungimento".

 

In sostanza non si potrà più accumulare alcun ritardo, altrimenti il rischio sarà di non aggiudicare i bandi e aprire i cantieri entro la fine del prossimo giugno come prescritto dal Pnrr. Nonostante ciò, lanciano l'allarme i magistrati, "non risulta alcuna
programmazione di interventi correttivi per recuperare il ritardo accumulato".

Gradutorie "con riserva"

Va inoltre considerato che anche le graduatorie pubblicate in cui è stato stabilito quali sono i comuni a essersi aggiudicati i fondi non sono definitive. I magistrati scrivono infatti che solo il 36 per cento dei progetti nuovi è stato confermato, mentre i restanti sono stati ammessi "con riserva".

graduatorie

Non tutto è perduto

É pur vero però che all'Italia rimane ancora tempo per raggiungere il risultato definitivo definitivo concordato con l'Europa, vale a dire fornire 264.480 nuovi posti in asili nido e scuole per l'infanzia entro il 2025. Secondo l'Ufficio parlamentare di bilancio infatti i "contenuti ritardi nel conseguimento del milestone non dovrebbero pregiudicare i tempi per il raggiungimento" dell'obiettivo finale.

Obiettivo finale

Per riuscirci però la Corte dei Conti dispone al Ministero dell'Istruzione di pubblicare l'elenco aggiornato di tutti i progetti in essere e nuovi selezionati tra quelli presentati dai comuni, entro 30 giorni, "per superare le criticità segnalate". Appuntamento dunque tra un mese, per non perdere i soldi del Pnrr.

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