Obbligo Pos, Zola (SumUp): "Pagamenti senza contanti? Processo irreversibile"

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I dati del SumUp dimostrano l’aumento del numero medio di transazioni effettuate con carta, ma anche la diminuzione dello scontrino medio, a dimostrazione che sempre più italiani sono abituati a usare la carta anche i piccoli importi

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“La crescita dei pagamenti digitali è un processo inarrestabile” ha detto Umberto Zola, capo della strategia di crescita di Sumup, in un’intervista a Repubblica. L’analista ha pochi dubbi sulla norma della legge di Bilancio che elimina l’obbligo del Pos per le transazioni sotto i 60 euro. “Va in controtendenza rispetto al trend degli ultimi anni”, e nega che i pagamenti digitali siano un costo in più per cittadini e esercenti. Sul cashless l’Italia è un Paese “a due velocità”, con margini di resistenza e settori che, viceversa, hanno avuto una rapida accelerazione all’uso dei Pos, come i tassisti.  

Uso della carta anche per piccoli importi

Secondo Zola i dati del Osservatorio Pagamenti Cashless dimostrano l’aumento del numero medio di transazioni effettuate con carta, ma anche la diminuzione dello scontrino medio, a dimostrazione che sempre più gli italiani sono abituati a pagare con la carta anche i piccoli importi. Per l’analista “gli strumenti di pagamento digitale, un tempo percepiti come una spesa, vanno in realtà ad abbattere i costi del denaro contante rispetto ai quali non sempre c’è consapevolezza, ma che sono rilevanti”. Tra questi, il costo del rischio di avere alte cifre di contanti in negozio, ricevere banconote false e i costi di gestione, tra i quali quello logistico di deposito agli sportelli.

 

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Dati in aumento rispetto al 2021

“L’Italia negli ultimi anni ha visto un’importante accelerazione dei pagamenti cashless, derivata in parte dall’emergenza sanitaria, in parte dalla spinta istituzionale. Gli incentivi rivolti agli esercenti come il credito d’imposta e quelli rivolti ai consumatori come il Cashback di Stato e la lotteria degli scontrini hanno consolidato l’abitudine ai pagamenti digitali” ha aggiunto Zola. Nel 2022 a livello nazionale il numero medio di transazioni per esercente è infatti aumentato del 17% rispetto al 2021”.

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